Sinners – I Peccatori di Ryan Coogler sarà agli Oscar 2026? Perché il film ha chance di vincere una statuetta

Sinners – I Peccatori di Ryan Coogler sta ottenendo un grandissimo successo al botteghino e fa tanto parlare i fan a proposito della sua possibile presenza agli Oscar 2026. Ma quanto c’è di vero?
Sinners - I Peccatori di Ryan Coogler sarà agli Oscar 2026? Perché il film ha chance di vincere una statuetta

Articolo pubblicato il 29 Aprile 2025 da Bruno Santini

Passato assolutamente in sordina, soprattutto dal punto di vista pubblicitario e immerso in un contesto particolarmente vasto di film che si attendevano in questo 2025, Sinners – I Peccatori sta conquistando un successo incredibile che non può non essere notato. Lontano dagli atteggiamenti tipici del franchise e da quei dettami tipici di Casa Marvel, Ryan Coogler è tornato a esprimere tutta la sua libertà artistica in un progetto che non tutti hanno apprezzato, ma che di sicuro ha messo d’accordo critica, addetti ai lavori e spettatori nel dare grande credito al progetto con Michael B. Jordan protagonista; tanto che, di fatto, si parla già della possibilità che il film vada agli Oscar 2026 e ottenga una candidatura nelle principali categorie della competizione: ma di quali parliamo e, soprattutto, perché il film di Ryan Coogler ha chance di vincere una statuetta?

L’importanza di Ryan Coogler per la comunità nera

Al fine di considerare perché Sinners di Ryan Coogler ha grandi speranze di arrivare agli Oscar e di vincere anche una statuetta, iniziamo citando il valore ideologico che spesso questa manifestazione cinematografica assume per determinate minoranze, gruppi sociali e specifiche ricorrenze. Ryan Coogler ha dimostrato già, nel corso della sua carriera, di essere un regista particolarmente rappresentativo, e per la comunità nera corrisponde ad uno dei nomi più in vista nel mondo della settima arte: basti pensare alle recenti dichiarazioni di Denzel Washington, che tra gli ultimi suoi ruoli ne avrà anche uno in un film di Ryan Coogler proprio per la sua grande vicinanza ideologica al regista dei due Black Panther. Coogler è da sempre un nome di punta per la comunità nera, e la sua presenza agli Oscar (specie con un lavoro meritevole come Sinners per l’Academy, e anche di grande successo al botteghino) costituirebbe un motivo in più di rappresentanza.

Il successo dei due film di Black Panther agli Oscar

Tre statuette ottenute per migliori costumi, migliore scenografia e migliore colonna sonora (a fronte di 7 nomination totali, tra cui anche quella a miglior film) e un Oscar vinto per i migliori costumi su cinque candidature totali, per cui spicca sicuramente il caso della mancata vittoria di Angela Bassett a cui è andato comunque un Golden Globe e un Oscar alla carriera nell’anno successivo. Se c’è un prodotto Marvel in grado di ottenere rappresentanza agli Oscar, questo è proprio Black Panther, per cui vale la fortissima presenza di Ryan Coogler in cabina di regia, ma non soltanto.

L’intero comparto tecnico che il regista assicura (e gestisce) anche in Sinners – I Peccatori è un elemento in più per assicurare che il film sia presente agli Oscar. Del resto, il regista ha sempre portato i suoi prodotti ad essere presenti nel contesto degli Academy Awards, direttamente – con la nomina come produttore per Judas and the Black Messiah e quella per la miglior canzone con Lift Me Up – e indirettamente; impossibile pensare che Sinners non riceva, a fronte del suo enorme successo, un trattamento simile. Quella come miglior regista, del resto, sarebbe la prima nomination in carriera in questa cinquina per Ryan Coogler.

Il lavoro tecnico presente all’interno di Sinners – I Peccatori

A proposito di elementi tecnici, tra i motivi per cui Sinners – I Peccatori di Ryan Coogler potrebbe essere presente agli Oscar riguarda proprio l’incredibile comparto generale del film che può contare su alcuni dei nomi più riconoscibili anche in ambito Academy. Parlavamo precedentemente della colonna sonora vinta da Black Panther, il cui compositore era Ludwig Göransson. Lo svedese, vincitore anche nel 2024 per Oppenheimer, potrebbe portare a casa la sua terza statuetta proprio per il lavoro in Sinners ma, indipendentemente dalla vittoria, dovrebbe essere scontata una sua presenza in cinquina.

Sarebbe una terza volta anche per Ruth E. Carter, che con Ryan Coogler ha vinto i due Oscar per i migliori costumi dati a Black Panther e Black Panther: Wakanda Forever, e ricevuto due nomination per Malcom X e Amistad; certo è che la statistica sarebbe interessante e quasi unica nel suo campo, considerando anche che Paul Tazewell torna con i suoi costumi di Wicked: For Good, ma una sfida tra due volti di questo genere immaginiamo sia molto attesa (e anche meritevole) agli Oscar 2026. Concludiamo, per quanto riguarda le possibili candidature agli Oscar in campo tecnico con quelle di Hannah Beachler per la scenografia e Autumn Durald Arkapaw per la fotografia: quest’ultima sarebbe, dopo Rachel Morrison, Ari Wegner e Mendy Walker, la quarta donna ad essere nominata per la migliore fotografia e la prima di sempre a vincere.

Il doppio ruolo di Michael B. Jordan

Tra le possibili statuette che potrebbero vedere Sinners presente agli Oscar, anche soltanto attraverso una candidatura, non possiamo trascurare quella per Michael B. Jordan. Il suo doppio ruolo all’interno del film, con i ruoli dei gemelli Smoke e Stack, offre il destro non soltanto per una collocazione maggiormente versatile – attore protagonista o non protagonista, semplice da posizionare in maniera strategica – ma anche un pretesto per premiare un attore che lega indissolubilmente la sua carriera a quella di Ryan Coogler; insomma, se si vuole premiare il regista, allora perché non farlo anche con il suo attore-feticcio, qui al ruolo della carriera?

Il doppio ruolo di Michael B. Jordan in Sinners – I Peccatori di Ryan Coogler

La data di uscita al cinema (non più) un tabù

Concludiamo con un’ultima valutazione che ha a che fare con la data di uscita del film di Ryan Coogler, con Michael B. Jordan protagonista. Fino a qualche anno fa, si pensava – e i risultati dell’Academy lo dimostravano – che la data di uscita di un film potesse essere l’aspetto più determinante da valutare nell’ambito della nomina e della vittoria di un prodotto nel contesto degli Oscar. Gli ultimi anni hanno dimostrato, però, che per quanto esistano delle finestre privilegiate, ormai la data di uscita non ha più così tanto valore; un film come Nosferatu, uscito praticamente alla vigilia delle nomination, ha ottenuto quattro candidature agli Oscar, così come Dune: Parte 2, distribuito al cinema molto presto nel 2024, ha comunque portato a casa due statuette per il miglior sonoro e i migliori effetti speciali; insomma, se casi limite di questo genere non hanno fatto testo, per un’uscita al cinema ad aprile per Sinners non ci aspettiamo una valutazione differente.