Articolo pubblicato il 8 Marzo 2025 da Bruno Santini
La doppia candidatura agli Oscar per Sebastian Stan e Jeremy Strong, nelle categorie di miglior attore protagonista e miglior attore non protagonista di The Apprentice, ha portato ufficialmente Ali Abbasi alla ribalta, rendendolo noto nel panorama cinematografico Occidentale, a cui si era affacciato anche attraverso la produzione di The Last of Us, di cui aveva diretto degli episodi. Un film diretto dal regista danese-iraniano e anticipatore di parte delle tematiche e del suo pensiero era Holy Spider, che racconta la storia vera del serial killer iraniano Saeed Hanaei, che ha iniziato a prendere di mira le prostitute tra le strade di Mashhad. Ma come finisce Holy Spider? Di seguito, si indica la spiegazione del finale del film con Zar Emir Ebrahimi protagonista.
Come finisce Holy Spider? La trama completa del film di Ali Abbasi
Prima di procedere con la spiegazione del finale di Holy Spider, è importante sottolineare innanzitutto come finisce il film di Ali Abbasi, per mezzo della sua trama completa. Il film prende le sue mosse dall’arrivo, a Mashhad, della giornalista Arezoo Rahimi, chiamata ad indagare sul serial killer Saeed Hanaei. Questi, soprannominato “Spiker Killer”, punisce le donne della città ritenendole infedeli, adescandole con la sua moto e portandole a casa, prima di strangolarle con il loro stesso velo.
Il clima in cui opera la giornalista è di sessismo e diffidenza, ma la donna riesce comunque a fare squadra con Sharifi, che conosce il killer. Il loro piano è di ottenere una confessione di Saeed Hanaei portando Arezoo a fingersi una prostituta: armata di coltello e registratore e seguita in auto da Sharifi, la donna riesce a salvarsi da Saeed, che riesce a seminare il suo inseguitore e minaccia la donna. Ma come finisce Holy Spider? Qualche giorno successivo, dopo essere stato arrestato, Saeed confessa di aver ucciso 16 donne e che la protagonista del film sarebbe stata la diciassettesima.
La spiegazione del finale di Holy Spider
A questo punto, è possibile procedere con la spiegazione del finale di Holy Spider. Benché venga chiesto a Saeed, che intanto ha ottenuto un grande consenso popolare, di dichiararsi mentalmente infermo per salvarsi, lo Spider Killer afferma di essere soltanto pazzo per i precetti islamici e, per questo, viene condannato a 100 frustate e alla morte.
All’uomo viene assicurato che verranno risparmiate le frustate e la morte e che riuscirà a fuggire di nascosto nel giorno dell’esecuzione ma, quando effettivamente questo arriva, Saeed riesce sì a evitare le frustate, ma nessuno viene a salvarlo. Il killer viene così condannato a morte e Rahimi può fare ritorno a Teheran: durante il viaggio, analizzando le prove, la giornalista ricorda delle parole di Ali (figlio di Saeed) che parla con orgoglio di come suo padre strangolasse le sue vittime, riportando alla memoria la sua drammatica condizione di vita vissuta.