Buy Now: L’inganno del consumismo è colorato, irriverente e terribilmente banale

Alla vigilia del Black Friday, su Netflix arriva un nuovo documentario che analizza il tema dei consumi e delle sue conseguenze, Buy Now: L’inganno del consumismo. Ma vale la pena vederlo?
Buy Now: L'inganno del consumismo è colorato, irriverente e terribilmente banale

Articolo pubblicato il 20 Novembre 2024 da Bruno Santini

Alla vigilia dell’arrivo del periodo più caotico dell’anno per quanto riguarda consumi e acquisti, il Black Friday, su Netflix giunge un nuovo documentario dal titolo Buy Now: L’inganno del consumismo, che si inserisce a pieno merito in quella categoria di prodotti legati al fattore etico che, negli ultimi anni, è diventato sempre più protagonista del dialogo culturale, politico e sociale. Con una durata di 84 minuti e un utilizzo sicuramente irriverente delle risorse, il risultato può essere osservato da tutti i possessori di abbonamento a partire dal 20 novembre 2024: ma qual è il risultato del documentario in questione?

La trama di Buy Now: L’inganno del consumismo

Prima di procedere con la recensione di Buy Now: L’inganno del consumismo, il nuovo documentario dalla durata di 84 minuti su Netflix, è sicuramente molto interessante considerare innanzitutto la trama di quest’ultimo. Il tema, relativo alle conseguenze negative dei consumi e dell’acquisto smodato da parte di ogni essere umano nella propria quotidianità, è quanto mai conosciuto e sdoganato, ma il modo in cui lo si affronta è certamente originale; tramite la presenza di un’interfaccia virtuale generata con intelligenza artificiale, si affrontano alcune delle grandi bugie del nostro tempo, prescrivendo una serie di passaggi da seguire per ottenere grande potere e, contemporaneamente, per distruggere il pianeta. In questo modo, anche grazie alla testimonianza di diversi addetti ai lavori (che hanno lavorato con Amazon, Adidas o Apple) è possibile scoprire più da vicino l’insieme delle politiche intensive delle grandi multinazionali che devastano il nostro pianeta.

La recensione di Buy Now: L’inganno del consumismo, Speed è il nuovo Tarkovskij?

Harmony Korine non è tante cose, ma di sicuro riesce ad essere sempre un grande provocatore: le sue recenti dichiarazioni, destinate al noto ishowspeed considerato come il nuovo Tarkovskji, hanno fatto sicuramente molto discutere, ma a ben vedere sottolineano una tendenza che il mondo del cinema e della televisione sta tentando di tracciare; dobbiamo abituarci al fatto che le forme di comunicazione si ibridino tra loro, generando commistioni sempre più impure e, soprattutto, sperimentali nella messa in scena e nella concezione. C’è da considerare, altresì, che il futuro è proprio dell’intelligenza artificiale (o comunque parte del futuro e parte dell’IA generativa), che TikTok può diventare una riserva documentaristica di found footage e che catturare l’attenzione, rendendo i prodotti sempre più catchy, sia una strada perseguibile. Se si unissero tutti questi elementi, il risultato avrebbe probabilmente un nome, Buy Now: L’inganno del consumismo, il nuovo documentario su Netflix dalla durata di 84 minuti e presente in tutti i paesi in cui è attualmente attivo il servizio.

I temi trattati sono oggetto di una valutazione che, negli ultimi anni, è diventata sempre più preponderante: il discorso etico, relativo alla disciplina dei consumi e allo smodato comportamento di acquisto da parte del consumatore, viene unito alla conoscenza di alcuni fenomeni che sono direttamente legati all’azione delle multinazionali, soprattutto per quanto riguarda lo smaltimento dei prodotti, l’assenza di un piano per la fine del ciclo di vita, l’impossibilità di riciclare la maggior parte degli oggetti acquistati, l’obsolescenza programmata e le numerose manovre psicologiche che invogliano all’acquisto. Nel suo indicare problemi senza prescrivere soluzioni (si fa finta di non notare quella sequela di ridicole proposte finali), Netflix diventa vittima del suo essere predatore e – immettendosi in un discorso che tanto piace allo spettatore e che genera allo stesso modo consumo, anche se multimediale – non fa altro che offrire un prodotto smart, veloce e semplicemente consumabile, nella sua durata totale di poco meno di 90 minuti. C’è però un concreto scetticismo nell’osservare tutto questo: la reazione di chi scrive, tendente – c’è da ammetterlo – al benaltrismo, porterebbe a chiedersi quali sono le effettive doti del servizio nel farsi portavoce di un problema di cui è allo stesso modo complice, così come appaiono offuscate anche le ragioni che portano a scegliere volti che ammettono sì di aver sbagliato, ma solo dopo aver salvaguardato portafogli o, nella migliore delle ipotesi, posizioni dirigenziali molto importanti. Il vero problema di Buy Now, però, è quello di lambire soltanto la superficie, accontentandosi di qualche filmato, di puntare il dito contro lo Shein di turno, di utilizzare termini come fast fashion o greenwashing senza mai andare troppo nel dettaglio e lasciando che il discorso sia così reso en passant, fruibile per tutti e mai davvero tecnico.

Certo, poiché il futuro non è (e non dev’essere) lontano, allora è certamente positivo tutto il resto soprattutto nella concezione di cornice: funziona l’idea di un’interazione con un’intelligenza generativa, così come convincono i filmati che sono riprodotti per distrarre lo spettatore – che si tratti di gattini o di persone che si fanno male ai genitali – ottenendo un discorso d’insieme visivamente interessantissimo. Presentato come estremamente irriverente, il documentario di Netflix finisce per essere eccessivamente colorato e luminoso, con green screen che diventano anche orange, purple, red, blue e multicolor screen, superando i confini di quell’arte neoclassica che, forse, anche il cinema non può più permettersi. Proprio come Korine insegna, però, di contenuti vuoti ne esistono tantissimi e anche Buy Now (che avrebbe anche ottime premesse ma che si limita a dire l’ovvio) ne è pregno: che ishowspeed sappia insegnare che si può riuscire a scrivere anche una buona storia?

3,0
3,0 out of 5 stars (based on 1 review)
Buy Now: L'inganno del consumismo
Buy Now: L’inganno del consumismo

Nel periodo più atteso dell'anno per consumatori e addetti ai lavori del Black Friday, arriva su Netflix il documentario Buy Now: L'inganno del consumismi, che studia la dinamica e le conseguenze dei consumi.

Voto del redattore:

6 / 10

Data di rilascio:

20/11/2024

Regia:

Nic Stacey

Cast:
Genere:

Documentario

PRO

L’estetica del prodotto
L’interazione con l’intelligenza artificiale
La banalità del contenuto presentato
La discutibilità degli intervistati
L’assenza di una qualsiasi proposta di soluzione rispetto al problema