Articolo pubblicato il 25 Ottobre 2024 da Arianna Casaburi
Presentato in anteprima al Fantasia International Film Festival 2024 di Montréal, come l’altro titolo Frankie Freako, entrambi proiettati nella sezione Freakshow della 24esima edizione del TOHorror Fantastic Film Fest 2024 di Torino, RATS! è un film poliziesco-commedia del 2023 scritto e diretto a quattro mani dal duo di texani Maxwell Nalevansky e Carl Fry. Quest’ultimo alla sua seconda collaborazione con il collega dopo il cortometraggio del 2020 With Pleasure, che dà il nome alla compagnia di registi nella quale lavorano insieme. Seguono la trama e la recensione di RATS!, il film del 2023 di Maxwell Nalevansky e Carl Fry.
La trama di RATS!: di che parla il film di Maxwell Nalevansky e Carl Fry?
Alla loro seconda collaborazione, la coppia formata dal regista Maxwell Nalevansky e dal suo assistente di regia nonché curatore degli effetti speciali Carl Fry, con RATS! si porta sullo schermo una vera commedia dell’assurdo in cui ogni ruolo viene messo in discussione e ribaltato e si arriva a chiedersi se ciò che si sta vedendo è reale o se si è immersi in una follia esistenzialista. Prima di passare alla recensione, occorre soffermarsi sulla sinossi di RATS! e dunque su di che parla il film del 2023 co-scritto e co-diretto da Maxwell Nalevansky e Carl Fry. Segue la trama di RATS!:
2007, Fresno, Texas. Rapahel, 19 anni, è in cella dopo un arresto per graffiti. Sono solo graffiti: non lo si può incolpare anche dell’operazione, del suicidio, del mixtape di Flophouse, dei deliranti sospetti dell’agente Williams, della metanfetamina, dell’FBI a caccia di arti umani, dei ragazzi ricchi senza nulla da perdere, di Mateo, di Larry il maiale, di tutti quei coltelli, dell’affare del plutonio andato a rotoli o di chiunque possa o meno morire a causa di quell’affare andato a rotoli.
La recensione di RATS! o come fare un buon frullato-parodia del genere hardboiled
Inizia come poliziesco dalle atmosfere hardboiled, continua come dark comedy, spiazza con elementi escatologici da blue comedy e momenti splatter inaspettati: tutto questo e altro ancora è RATS!, il primo lungometraggio del 2023 realizzato a quattro mani da Maxwell Nalevansky e Carl Fry. Il film è stato definito “uno Scott Pilgrim girato da Quentin Dupieux”, in quanto la caratteristica preponderante che salta all’occhio è il fatto che RATS! vive per essere un’opera dell’assurdo impiantata su un teen movie. RATS! prende come punto di partenza i modelli dell’hardboiled decostruendoli in modo parodistico dall’interno, trasformando i personaggi duri, tosti tipici del genere in dei veri rammolliti, succubi del loro destino, dei veri freaks, sia nel senso di strampalati che di diversi, emarginati dalla società. Così, facendo un esempio, il personaggio della poliziotta lesbica che incarna uno stereotipo caricaturale delle forze dell’ordine si fa portavoce di abbattere ogni sorta di tabù, sessuale o escatologico, mostrandola in atteggiamenti o in situazioni molto scomode per il suo ruolo.
Il tutto è accentuato da un’onnipresenza di black humor, che crea il giusto clima da dark comedy del film, portato in scena dalle numerose battute inopportune e fuori luogo dei personaggi ma che non stonano affatto con il tono generale, in quanto fin dall’inizio si comprende l’intento parodistico e satirico che il lungometraggio mette in piedi contro un paese pieno di contraddizioni come gli Stati Uniti. Quale miglior modo di far salire in superficie tutti i difetti e i grandi mali americani se non rappresentandoli nella loro semplice quotidianità ma come se fossero eseguiti sul palcoscenico nel loro parossismo, in una vera e propria commedia dell’assurdo. Tra inserzioni in sovraimpressione di elementi decorativi glitterati, riquadri con nuvolette, altri esempi di tecniche di montaggio atipiche e una colonna sonora revival degli anni 2000 che ha segnato generazioni e generazioni, RATS! si svela allo spettatore in tutta la sua strampalata stranezza, come un frullato di ingredienti che a priori sembrerebbero accozzare tremendamente ma che una volta servito in bicchiere, si può gustare in tutti i suoi mille sapori.