In Guerra: come finisce? La spiegazione del finale del film con Vincent Lindon

In Guerra è un suggestivo film francese datato 2018, la cui conclusione è davvero emblematica: ma come finisce? La spiegazione del finale.
Spiegazione finale film In Guerra

Articolo pubblicato il 25 Giugno 2024 da Christian D’Avanzo

In Guerra è un film del 2018 presentato in concorso per la Palma d’Oro al 71esimo Festival del Cinema di Cannes. Diretto da Stéphane Brizé e interpretato dal gigantesco Vincent Lindon, attore di spessore in ambito internazionale, il lungometraggio francese ha stupito tutti e negli anni non si è smesso di parlarne, tant’è che in molte occasioni è stato e viene ancora trasmetto in televisione in Europa. Siccome il tema crudo che tratta il film raggiunge l’apice nella sua conclusione, come finisce In Guerra? Di seguito la spiegazione del finale.

Come finisce In Guerra?

Siccome per tutto il film si assiste ad un climax costante dove la tensione la fa da padrone, i lavoratori e la dirigenza della fabbrica in chiusura raggiungono un punto di rottura. Il protagonista interpretato da Vincent Lindon, Laurent Amédéo, si sente sotto pressione ed è, per forza di cose, isolato come mai prima d’ora. Gli operai, oramai stanchi e divisi tra loro, perdono la fiducia e accade ciò che non sarebbe dovuto succedere: Laurent avverte un senso di impotenza ed una frustrazione travolgente, per cui decide di ricorrere ad un gesto estremo dandosi fuoco in pubblico in forma di protesta. In Guerra finisce con un evento che avviene con profonda disperazione nel tentativo di attirare l’attenzione sugli operai e la loro causa, chiedendo giustizia davanti alla sede della fabbrica.

In Guerra: la spiegazione del finale del film

Il finale di In Guerra non necessita di spiegazione perché le immagini parlano in maniera chiara, affermando una verità brutale e obbligata. Il suicidio di Laurent è una critica al sistema, alienante, cinico e menefreghista, e serve a mettere in luce la disperazione vissuta dagli operai, ormai traditi dalle istituzioni e abbandonati a se stessi. La situazione raccontata dal film di Brizé è tragica, angosciante, gravissima e di conseguenza merita di essere analizzata, ma trattandosi di un’opera complessa e dal taglio documentaristico non propone alcuna soluzione, bensì sviluppa un ritratto realistico di quelle che sono le lotte operaie e le disumane crisi economiche contemporanee dovute proprio all’opportunismo delle aziende.