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Recensione – BlackBerry: la storia del primo smartphone

Dal 2 maggio su Paramount+ è disponibile “BlackBerry” film biografico diretto da Matt Johnson con Jay Baruchel e Glenn Howerton.
BlackBerry il nuovo film di Matt Johnson

BlackBerry” è il nuovo film biografico diretto dal cineasta canadese Matt Johnson, l’adattamento cinematografico del romanzo “Losing the Signal: The Untold Story Behind the Extraordinary Rise and Spectacular Fall of BlackBerry” scritto dai giornalisti Jacquie McNish e Sean Silcoff, che racconta l’intera parabola del primo smartphone messo sul mercato della nota azienda Research in Motion (RIM). L’iconico telefonino ideato da due ingegneri canadesi che, dopo aver raggiunto un successo inimmaginabile, ha affrontato una tremenda concorrenza che ne ha causato un terribile fallimento. Di seguito la trama e la recensione del film “BlackBerry” di Matt Johnson, disponibile dal 2 maggio su Sky Cinema e Paramount+

La trama di “BlackBerry” di Matt Johnson 

Tutto comincia a Waterloo, Canada, quando nel 1996 il CEO ed il co-fondatore della Research in Motion, Mike Lazaridis e Douglas Fregin interpretati rispettivamente da Jay Baruchel e lo stesso regista Matt Johnson, presentano il loro dispositivo cellulare, il “PocketLink”, all’investitore Jim Balsillie (Glenn Howerton). L’incontro non si rivela di grande successo, ma, quando l’uomo d’affari perde il suo impiego, decide di contattare nuovamente i due ingegneri canadesi proponendogli una serie di investimenti a patto di diventare lui stesso co-CEO dell’azienda. 

Una scelta che porta la RIM a rimettere a posto il bilancio e presentare il loro cellulare sul mercato, rinominandolo “BlackBerry”, ottenendo un incredibile successo. Nonostante, però, un picco delle vendite, nel giro di pochi anni entrano in gioco diverse problematiche: nel 2003, infatti, il CEO di Palm Carl Yankowski (Cary Elwes) pianifica un’acquisizione ostile della RIM, costringendo Balsillie ad aumentare il prezzo delle azioni, vendendo fin troppi telefoni e causando un terribile crash della rete. 

La vera e propria crisi avviene, però, nel 2007 quando la Apple presenta il loro primo iPhone, uno smartphone rivoluzionario e molto diverso dal BlackBerry, balza agli occhi ovviamente lo schermo touch screen e quindi l’assenza dell’iconica tastiera “qwerty”, simbolo del cellulare ideato da Lazaridis. Una concorrenza che comporta un profondo fallimento della RIM che, dopo aver rappresentato per anni il 45% del mercato telefonico, ad oggi ha raggiunto uno storico 0%, costringendo l’azienda a concentrarsi sulla produzione di software. 

BlackBerry il nuovo film di Matt Johnson

La recensione del biopic “BlackBerry”

BlackBerry” è una trasposizione cinematografica che fin dal primo istante pone l’attenzione sulla storia, spesso tralasciando il destino dei vari personaggi, l’autore predilige concentrarsi sull’intera parabola del noto marchio canadese. Una storia che si sviluppa principalmente tra fine anni ’90 ed i primi anni 2000, un percorso inizialmente di grande successo che si è concluso nel peggiore dei modi con un tracollo completo per lo storico smartphone. Nonostante la pellicola resta a tutti gli effetti una versione adattata per il cinema di un romanzo, alcuni dettagli degli eventi realmente accaduti sono stati tralasciati e in parte romanzati, ci sono elementi non risultano particolarmente evidenti per coloro che non conoscono a menadito la storia del famoso marchio telefonico

Se da un lato il cast corale propone delle performance equilibrate che tentano di emulare i reali protagonisti del racconto, dall’altro lato il film soffre di un ritmo parecchio altalenante che appare quasi come disconnesso e poco coinvolgente per lo spettatore. Jay Baruchel, Glenn Howerton e lo stesso regista Matt Johnson, i quali interpretano rispettivamente Mike Lazaridis, Jim Balsillie e Douglas Fregin, regalano dell’ottime prove di fronte alla macchina da presa, ma la componente di trucco e costumi appare totalmente slegata, creando quell’effetto cosplay che a lungo andare risulta essere sempre più pesante. 

Il film vuole essere una grande metafora del cambiamento, di un mondo e di una società che si rinnova velocemente, lasciandosi alle spalle chi non riesce a stare al passo. Proprio come la RIM con i suoi BlackBerry e le diverse operazioni errate, accordi poco funzionali e problemi legati ad uno sguardo considerato retrogrado verso il futuro. Qui entrano in gioco i vari competitor, da Samsung a Apple, le quali si adeguano alle esigenze del mercato e propongono qualcosa di realmente nuovo, come aveva fatto l’azienda canadese nel 1999 con il primo BlackBerry. 

Il racconto e la storia presentata in questo film è lineare e non presenta chissà quali grandi colpi di scena oppure quella curiosità tipica di quei titoli biografici che approfondiscono eventi realmente accaduti. Una scelta che, tra scioperi e pandemia, non è risultata vincente ed alla fine non è nemmeno uscito nelle sale italiane, mentre negli States la produzione ha tentato un piccola distribuzione anche sotto forma di serie televisiva. Il grande utilizzo di macchina a mano risulta fuori contesto, tentando di trasporre sullo schermo quel caos e confusione che ha caratterizzato il percorso della RIM nel corso degli anni. Il risultato finale dimostra come, anche sotto il punto di vista tecnico, la pellicola incappi in diverse problematiche: dal prologo infinito e prolisso al finale schematico e ridondante

BlackBerry il nuovo film di Matt Johnson

Dal successo al fallimento, la storia del BlackBerry 

BlackBerry” resta il classico adattamento cinematografico che si limita a raccontare un storia priva di qualsivoglia emozione, la parabola del famoso BlackBerry, dal sorprendente ed inaspettato successo al terribile quanto dirompente fallimento. Sfortunatamente il pubblico finisce per restare totalmente indifferente nei confronti delle sorti dei protagonisti che, nonostante alcune buone performance, non risultano avvincenti o caratterizzati a dovere. Quello che viene a mancare maggiormente è quella curiosità che lo spettatore dovrebbe provare di fronte all’approfondimento di una storia popolare, mostrando quel lato più nascosto, quel dietro le quinte della creazione del primo storico smartphone. 

Tutto questo, però, non si avverte mai, manca quell’empatia verso i protagonisti, dall’emozione per i grandi traguardi raggiunti alla tristezza e drammaticità di un epilogo che pareva già scritto. Se ad esempio David Fincher con il meraviglioso “The Social Network” (2010) è riuscito a trasporre alla grande la storia di un social media proprio grazie alla forza di una sceneggiatura e di un’ottima scrittura dei personaggi, Matt Johnson e Matthew Miller nel tentare un’operazione dai tratti simili si perdono nella costruzione della confezione tralasciando l’elemento più importante: il contenuto, senza fare quel passo in più proprio come il loro protagonista, il quale resta fermamente convinto che una tastiera non verrà mai rimpiazzata da uno schermo privo di tasti

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BlackBerry il nuovo film di Matt Johnson
BlackBerry
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Voto del redattore:

5 / 10

Data di rilascio:

02/05/2024

Regia:

Matt Johnson

Cast:

Jay Baruchel, Glenn Howerton, Matt Johnson, Rich Sommer, Michael Ironside e Martin Donovan

Genere:

Commedia, Drammatico, Biografico

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