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Non è un Paese per Vecchi: la spiegazione del finale del film dei Fratelli Coen

Tra i titoli più conosciuti del cinema di Joel ed Ethan Coen c’è senz’altro “Non è un Paese per Vecchi”, ma qual è la spiegazione ed il significato del finale del film?
Non è un Paese per Vecchi di Joel ed Ethan Coen

Non è un Paese per Vecchi” è uno dei titoli di maggior successo e popolarità della filmografia di Joel ed Ethan Coen, due fratelli di St. Louis Park che dal 1984 al 2018 hanno collaborato e realizzato una serie di grandi film come “Fargo” (1996), “Il Grande Lebowski” (1998) e “L’uomo che non c’era” (2001) che hanno permesso ai due cineasti di affermarsi in quel di Hollywood. Proprio come lo stesso “Non è un Paese per Vecchi”, l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Cormac McCarthy, con protagonisti Tommy Lee Jones, Javier Bardem e Josh Brolin. Ma qual è la spiegazione ed il significato del finale del film dei Fratelli Coen

Il finale di Non è un Paese per Vecchi dei Fratelli Coen

Ambientato in Texas, Stati Uniti, negli anni ’80, “Non è un Paese per Vecchi” racconta la storia di Llewelyn Moss, un reduce della guerra in Vietnam interpretato da Josh Brolin, il quale entra in possesso di una valigetta contenente una grande somma di denaro, dando vita inaspettatamente ad un lungo inseguimento da parte di un spietato sicario, Anton Chigurh (Javier Bardem), mentre lo sceriffo Ed Tom Bell, interpretato da Tommy Lee Jones, segue le loro tracce con l’obiettivo di salvare Llewelyn prima che sia troppo tardi. 

Dopo una lunga caccia all’uomo la pellicola si conclude prima con la morte del veterano, ma per mano di un gruppo di killer messicani, anch’essi interessati al contenuto della valigetta ritrovata da Moss, mentre Anton, il sicario, finisce per concludere il suo percorso in maniera differente: nonostante un tremendo incidente d’auto dove si procura una grave ferita al braccio, l’uomo malconcio si allontana verso l’orizzonte, mentre sullo sfondo si avvicinano sempre di più le sirene delle ambulanze. Infine, lo sceriffo, scosso dagli andamenti e le conseguenze della vicenda, decide di andare in pensione, consapevole di sentirsi ancora una volta inadeguato per il ruolo ricoperto per anni, dopo aver rivisto in sogno suo padre deceduto oramai da diverso tempo. 

Non è un Paese per Vecchi di Joel ed Ethan Coen

Il significato del monologo finale di Non è un Paese per Vecchi 

Il film dei Fratelli Coen, nel suo mescolare e giocare con i generi, termina con un significativo monologo dello sceriffo Bell: un confronto tra la vecchia e le nuove generazioni attraverso un profondo senso di colpa che il personaggio interpretato da Tommy Lee Jones avverte da tempo. Nella convinzione di offrire un continuo progresso, l’uomo non può far altro che accorgersi di quanto il mondo in realtà stia finendo in rovina, un luogo intriso di violenza e pessimismo da cui sembra quasi impossibile uscirne indenni. Sottolineare a più riprese la banalità del male e le sue insidie è tipico del cinema dei Coen, una delle tematiche più ricorrenti della loro filmografia. Film e storie dove il divario tra buoni e cattivi è quasi invisibile, dove la violenza e la sopravvivenza la fanno da padrone, analizzando, come in “Non è un Paese per Vecchi”, la natura dell’essere umano.

Tutto quello che lo sceriffo Bell finisce per raccontare al pubblico è la storia di un Paese e della sua umanità ricca di fragilità, moralità ed ingiustizia. I due registi portano sullo schermo l’adattamento di un romanzo considerato quasi impossibile da trasporre attraverso la perseveranza del mostrare quanto scritto da McCarthy, una società intrisa di male e bramosa di denaro portando anche chi osserva a provare quella sensazione di inadeguatezza, tanto da non riconoscersi in quello che li circonda, proprio come viene sottolineato da Ed (Tommy Lee Jones), colui che rappresenta quella voce e ricordo di una generazione passata, piena di tristezza e malinconia. 

Speravo che con la vecchiaia Dio sarebbe entrato nella mia vita, ma non è successo… Non lo biasimo, probabilmente io al suo posto avrei fatto lo stesso…

Cit. Lo sceriffo Ed Tom Bell (Tommy Lee Jones)