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Recensione – Fallout: la nuova serie di Jonathan Nolan su Prime Video

Gli adattamenti videoludici sono spesso deludenti, eppure la serie Fallout su Prime Video, diretta da Jonathan Nolan, potrebbe rappresentare una svolta. Sarà riuscito il regista inglese a rompere questa sequenza di adattamenti deludenti?
Recensione - Fallout_ la nuova serie di Jonathan Nolan su Prime Video

Negli ultimi anni gli adattamenti videoludici in sala o sul piccolo schermo hanno regalato più di qualche conato di vomito. Fra occasioni sprecate e prodotti senza senso, sicuramente in molti all’epoca saranno rimasti stupiti nel sapere che amazon stava adattando Fallout. L’adattamento dell’iconica saga bethesda è uscito, con Jonathan Nolan che firma il progetto alla regia. Un ritorno atteso dopo la disfatta di Westworld e dopo il successo del fratello agli oscar (per i fratelli Nolan è proprio l’anno delle atomiche). Sarà riuscito il regista britannico a spezzare questa infame maledizione che grava su questo sottogenere? Per scoprirlo vi proponiamo la nostra Recensione di Fallout: la nuova serie di Jonathan Nolan su Prime Video.

La trama di Fallout, la nuova serie Amazon Originals

Prima di procedere con la recensione di Fallout è necessario introdurre brevemente il progetto. Vi presentiamo la sinossi ufficiale di Fallout:

Basato su una delle più grandi saghe videoludiche di tutti i tempi, Fallout è una storia di chi ha e chi non ha in un mondo in cui non è rimasto molto da avere. Duecento anni dopo l’apocalisse, una pacifica abitante di uno dei confortevoli rifugi antiatomici è costretta a risalire in superficie. E rimarrà sconvolta nello scoprire la Zona Contaminata che la attende.

La recensione di Fallout : il miglior adattamento di un videogioco mai realizzato

Recensione - Fallout_ la nuova serie di Jonathan Nolan su Prime Video

Un vagabondo solitario, che con un computerino da polso viaggia in un’America post atomica deserta farcita di fazioni in guerra fra loro. Trasformare la trama tipica di un Fallout in una serie poteva essere una vera tragedia, ed i precedenti adattamenti videoludici non facevano ben sperare. Ma un nome, quello alla regia di Jonathan Nolan, faceva ben sperare. Cosa fa la serie di Fallout? Non si limita ad adattare una storia ben precisa, anzi prende il mondo tanto amato dai videogiocatori e ci cuce una storia all’interno. Ad essere onesti fa di più, sfruttando un personaggio che non può invecchiare si spinge dove il videogioco non era mai arrivato: racconta gli eventi prima della grande guerra. La serie inventa, nessun personaggio è un volto noto. Sarà la strada giusta?

Assolutamente si. Nella sua mediocrità Fallout diventa forse l’unico prodotto seriale/cinematografico ispirato ad un videogioco degno di essere definito tale. Ci sono sicuramente dei problemi, dopotutto raccontare un mondo così immenso comporta inevitabilmente dei problemi. Alcune cose si perdono per strada, altre volte il montaggio che segue le quattro storie parallele poteva essere gestito meglio. Qualche lungaggnine la troviamo, e forse i balzi fra passato e futuro potevano essere gestiti meglio. Ma nel complesso Nolan fa un vero e proprio miracolo, e riesce dove i suoi colleghi fallivano miseramente. Questo perché Fallout ogni tanto mostra e non spiega, parla di cinema di politica. Questo condisce un pastiche già tipico della materia originale, che prendeva tanto da tanti e creava qualcosa di nuovo. Qui il risultato è portato a casa, se cercate banalmente un adattamento di Fallout era impossibile pretendere di meglio.

Mettiamo al centro del discorso in questa recensione per un paragrafo una questione fondamentale: fallout è godibile da tutti. Fan o meno dalla saga, la serie introduce tutti i concetti necessari alla narrazione. I fan di vecchia data potranno divertirsi cercando easter egg disseminati praticamente in ogni frame. Per i nuovi invece… beh c’é un mondo incredibile da scoprire ricco di misteri ed intrighi. Forse in qualche situazione specifica lo spettatore più casuale potrebbe percepire un sovraccarico di informazioni, ma nulla di problematico. Raccontando una storia inedita ma inserita nella continuità narrativa l’importante è seguire le vicende dei quattro protagonisti. Un quartetto di storyline tutte interessanti e diverse che ogni tanto si incontrano, e che regalano più di qualche soddisfazione.

Considerazioni finali sulla prima stagione di Fallout

Recensione - Fallout_ la nuova serie di Jonathan Nolan su Prime Video

Jonathan Nolan riesce, nel suo piccolo, a compiere un vero e proprio miracolo. Comprende che per adattare un videogioco non bisogna riproporre blandamente le vicende, al contrario. Fallout incarna perfettamente lo spirito delle opere che hanno influenzato la saga videoludica, e racconta qualcosa di suo. C’é la desolazione di Dmitrij Gluchovskij, la miseria umana di Cormac McCarthy e la moralità ambigua di Philip K. Dick. Nolan poteva accontentarsi di un semplice pastiche, ma al contrario sceglie una strada personale. Tramite il personaggio di Cooper Howard decide di seguire in parte il filo tematico tracciato dal fratello, in salsa sponsorizzata. Non a caso l’intera serie parla di come servano degli “sponsor” e delle fazioni per tirare avanti, con contaminazioni politiche e derive tragicomiche. D’altronde anche un Western può essere l’occasione giusta per ribadire l’odio verso i comunisti.

Il viaggio nella zona contaminata diventa un pellegrinaggio attuale, con una svolta decisamente peculiare: rinnegare la banalità. D’altronde cos’é il finale di questa stagione se non una negazione del binarismo e della “soluzione finale”? In questi tempi di polarizzazioni demoralizzanti, trovare queste semplici ma efficaci riflessioni in un prodotto commerciale… beh non è cosa da poco. I grandi registi lavorano per immagini, e qui succede. I buoni sceneggiatori seminano indizi da unire alla fine, e qui succede. Ci sono anche dei problemi? Sicuramente si, ma ritorna in questi prodotti un’impronta personale che fin ora in questi adattamenti era mancata. Jonathan Nolan ci racconta il suo Fallout, lo fa bene e lo fa per tutti. Crea anche lui un pastiche estremamente personale che si incastra nella sua carriera. D’altronde puoi raccontare una storia interessante anche se sei sponsorizzato dalla nuka cola. Lo dice Cooper Howard nella serie: “gli sponsor servono”.

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locandina fallout
Fallout
Fallout

Duecento anni dopo l'apocalisse, una pacifica abitante di uno dei confortevoli rifugi antiatomici è costretta a risalire in superficie.

Voto del redattore:

7.5 / 10

Data di rilascio:

11/04/2024

Regia:

Jonathan Nolan

Cast:

Ella Purnell, Aaron Moten, Walton Goggins

Genere:

Azione, Avventura, Drammatico, Fantascienza

PRO

Adattamento perfetto
Ottimi interpreti e comparto tecnico
Varietà nelle situazioni e nelle atmosfere
A volte confusionaria nella scrittura
Natura derivativa del progetto e poco innovativa
Molte coincidenze fortuite nella narrazione