Il box office è una materia imponderabile e forse la saga che vede coinvolti Godzilla e Kong ne è una delle dimostrazioni più facilmente identificabili. La saga che ha visti coinvolti i due titani è stata caratterizzata da un’altalena di risultati affatto costanti, che l’hanno portata almeno in una occasione vicina alla cancellazione. Dopo gli scarsi risultati di Godzilla: King of the monsters (383 milioni di dollari incassati a fronte di un budget di 170 milioni) la Warner prese seriamente in considerazione l’idea di abbandonare il progetto di questo universo narrativo. Tuttavia il successivo Godzilla v Kong fu in grado, nonostante il difficile periodo pandemico in cui uscì, a totalizzare ben 468 milioni di dollari su un budget di 155 milioni. Questo ha portato la dirigenza della major a produrre e distribuire quest’ultimo Godzilla e Kong: il nuovo impero.
Di seguito i dati al box office statunitense e italiano dell’ultimo weekend.
I numeri al box office USA nel weekend di Pasqua
Il successo di Godzilla e Kong: il nuovo impero ha quasi dell’incredibile se si pensa che l’unico film in grado di far registrare numeri del genere nell’ultimo periodo è stato Dune: parte 2, un’opera che era molto attesa sia dal grande pubblico che dagli appassionati di cinema e che aveva goduto di una tambureggiante campagna marketing. Ovviamente i 135 milioni di dollari di budget non fanno di questo film una rivelazione al botteghino, tuttavia era lecito aspettarsi un risultato più contenuto, invece negli USA ha fatto registrare un risultato di 50 milioni superiore a Godzilla vs Kong, di 33 milioni superiore a Godzilla: King of the monsters, di 20 superiore a Kong: Skull Island e di appena 13 milioni inferiore rispetto a Godzilla di oltre 10 anni fa, un’altra era geologica per il box office. Questi risultati, uniti al grande successo internazionale hanno portato il film già quasi a quota 200 milioni worldwide e già giustificano la messa in produzione di un seguito.
Al secondo posto invece si posiziona una delle delusioni di questo inizio anno, ovvero Ghostbusters: minaccia glaciale, che quasi certamente incasserà meno del suo predecessore. In questo secondo weekend infatti il film è calato drasticamente del 65%, quando invece il primo capitolo nel suo secondo fine settimana calò di appena il 45%, una grande differenza. Visto l’alto budget e gli scarsi risultati ci sono buone possibilità che questo sia l’ultimo capitolo del reboot della saga anni 80.
Dune: parte 2 d’altro canto si proietta deciso verso i 290 milioni di dollari negli USA, un ottimo risultato, quasi triplo rispetto a quello del primo capitolo. A livello globale il film dovrebbe arrestare la sua corsa tra i 700 e i 750 milioni di dollari.
Kung Fu Panda 4 continua a macinare incassi e si proietta verso un risultato globale di oltre 500 milioni di dollari, molto probabilmente la pellicola si collocherà tra i 508 milioni di dollari del terzo film e i 631 milioni di dollari del primo.
I numeri del weekend di Pasqua in Italia
Anche in Italia questo weekend ha fatto registrare numeri molto positivi, superiore del 35% rispetto a quelli dello scorso anno che vedeva Super Mario: il film spadroneggiare. La forza di questo fine settimana è stata dettata dal numero di titoli che hanno ottenuto dei risultati convincenti, alla grande tenuta di Kung Fu Panda 4, ormai lanciato verso i 10 milioni di euro, si sono aggiunti gli esordi di Godzilla e Kong: il nuovo impero e sopratutto di Un mondo a parte. Se da una parte il il risultato del blockbuster hollywoddiano è in linea con il successo che sta ottenendo a livello mondiale, dall’altra quello della commedia diretta da Riccardo Milani rappresenta un’insperata boccata d’ossigeno per le casse degli esercenti e un convincente ritorno della commedia all’italiana al botteghino.
Dune: parte 2 ha perso quota più rapidamente di quanto ci si attendesse all’inizio e può ora aspirare ai 10 milioni di euro totali, mentre sia La zona d’interesse con 4.5 milioni che La sala professori con quasi 2 milioni (miglior risultato del film se si esclude il mercato tedesco) confermano l’ottimo stato di salute di cui gode il cinema d’autore in Italia in questo 2024.