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Recensione – Drive-Away Dolls: il primo film da solista di Ethan Coen

Dopo Joel Coen anche il fratello Ethan debutta dietro la macchina da presa con il suo primo film da solista: “Drive-Away Dolls”, dal 7 marzo al cinema.
Drive-Away Dolls di Ethan Coen

Nel 2021 è uscito in sala e successivamente su Apple TV+ il primo film da solista di Joel Coen The Tragedy of Macbeth”, l’adattamento della famosa opera letteraria di William Shakespeare, un titolo che al momento segna la fine della collaborazione tra Joel e suo fratello Ethan. I Coen hanno sempre lavorato assieme fin dal loro esordio nel 1984 con “Blood Simple”, realizzando alcuni capolavori della settima arte come “Fargo” (1996), “Il Grande Lebowski” (1998) e “Non è un Paese per Vecchi” (2007), almeno fino al 2018, data dall’ultimo loro lungometraggio. Proprio come il fratello, anche Ethan Coen ha deciso di realizzare il suo primo film da solita: una dark comedy dallo spirito queer intitolata “Drive-Away Dolls” con protagonisti Margaret Qualley, Geraldine Viswanathan, Beanie Feldstein, Colman Domingo, Pedro Pascal, Bill Camp e Matt Damon. Di seguito la trama e la recensione del film in uscita nelle sale il 7 marzo 2024

La trama di Drive-Away Dolls di Ethan Coen 

Filadelfia, 1999. Qualche giorno prima dell’ultimo dell’anno un uomo misterioso e particolarmente nervoso si trova in un bar e stringe a sé una valigetta guardandosi intorno. Ad un tratto, preso dal panico, tenta di fuggire, ma viene inseguito da un terrificante barista. Nel frattempo, altrove in città, Jamie e Marian, interpretate rispettivamente da Margaret Qualley e Geraldine Viswanathan, due ragazze che per un motivo o per un altro si ritrovano allo sbando, decidono di intraprendere un viaggio verso Tallahassee, dove abita la zia di Marian. La mattina seguente si dirigono in un noleggio auto che offre un servizio “drive-away” ovvero l’affitto di un mezzo di trasposto per una corsa di sola andata verso una destinazione precisa. 

Per via di un malinteso le due ragazze noleggiano un auto destinata ad altri e, inconsapevoli dell’accaduto, partono per il loro lungo viaggio. Se Marion per via della sua rigidità e compostezza ha il solo obiettivo di raggiungere una sua parente, l’intraprendente Jamie tenta, invece, fin dall’inizio di “liberare” la sua amica da una pressante frustrazione costringendola ad affrontare nuove esperienze sentimentali. Una scelta che permette ad un gruppo di malfattori, i proprietari del contenuto del portabagagli dell’auto affidata dalle ragazze ovvero la fantomatica valigetta, sulle loro tracce. Prende vita una commedia ricca di equivoci ai limiti della follia, un’avventura che finisce per mettere a dura prova le protagoniste e la loro amicizia. 

Drive-Away Dolls di Ethan Coen

La recensione di “Drive-Away Dolls” (2024)

In realtà Ethan Coen aveva intrapreso la carriera da solista già nel 2022 quando diresse “Jerry Lee Lewis: Trouble in Mind”, un documentario sul famoso cantate statunitense prodotto dalla A24 e composto da solo materiale d’archivio. Il primo film narrativo realizzato da Ethan resta questo “Drive-Away Dolls”, una commedia che mescola più generi e tenta fin dal principio di colpire lo spettatore attraverso tematiche queer e, seppur ambientato sul finire degli anni ’90, anche molto attuali. A differenza del fratello, Ethan, nella sua prima opera da solista, predilige la riproposizione di quello stile che ha reso unico il famoso duo di cineasti: il noir che si unisce al poliziesco con un pizzico di divertimento, quell’umorismo oscuro e perfettamente bilanciato. 

Quello che, però, viene a mancare maggiormente è proprio l’equilibrio: lavorando a stretto contatto con la sua compagna, Tricia Cooke, il regista statunitense realizza un’opera imperfetta, ricca di protagonisti grotteschi e dialoghi spesso ai limiti dell’assurdo. Vengono a mancare, quindi, quelle battute taglienti e quella satira sociale che ha reso iconici personaggi come il Drugo nel già citato “Il Grande Lebowski”. Le uniche note positive sono senz’altro il prologo, decisamente d’impatto e perfettamente in linea con il mood e lo spirito della pellicola, e le protagoniste: Margaret Qualley si rivela estremamente radiosa e autoironica, catturando fin da subito l’attenzione del pubblico, ma anche la meno popolare Geraldine Viswanathan regala una prova interessante ed in perfetta contrapposizione con la sua controparte. 

Tra citazioni, rimandi ed un cast ricco di cameo illustri, da Pedro Pascal, orami sempre più onnipresente in quel di Hollywood, a Matt Damon, ma ci sono anche il neo-candidato all’Oscar Colman Domingo ed i vari Bill Camp e Miley Cyrus, il film si perde in un marasma di situazioni passando spesso di palo in frasca alternando solamente spezzoni psichedelici. Fortunatamente la durata della pellicola resta esigua e perfettamente in linea con quanto vuole raccontare, cercando di chiudere il cerchio quasi il prima possibile. Sicuramente non è uno di quei titoli che punta ad un incasso da capogiro, non aiuta nemmeno la scelta di distribuirlo solo in lingua originale e quindi fruibile quasi esclusivamente da un pubblico più cinefilo e di soli appassionati. Resta, però, che dalla sua l’autore cerca di realizzare un prodotto leggero che alla fine scorre piacevolmente grazie alla forza del sorprendente duo comico protagonista. 

Nel suo essere spesso particolarmente sfrontato, basti pensare alle diverse scene di sesso oppure i riferimenti più espliciti, la pellicola gioca su diversi contrasti che con qualche colpo di scena costruito in maniera più curata e con quel pizzico di originalità avrebbe potuto cogliere nel segno. Sfortunatamente così non è stato e alla fine il risultato finale è quello di una commedia dal sapore agrodolce poco sensazionale e spesso troppo derivativa, con qualche spunto disseminato qua e là, ma a cui manca quell’imprevedibilità e dinamismo che avrebbe giovato ad una storia di questo genere. “Drive-Away Dolls” si lascia sicuramente guardare ed è comunque godibile, resta, però, fin troppo carico di eccessi e del classico fuori dagli schemi che non riesce ad elevare il film verso qualcosa di più memorabile o quantomeno originale, così da portare il pubblico a dover ragionare e sviscerare quanto appena visto, ma così non è stato. 

Drive-Away Dolls di Ethan Coen

Un film on the road dall’animo queer 

Ethan Coen, alla sua prima prova dietro la macchina da presa da solista, con “Drive-Away Dolls” confeziona un film on the road dall’animo queer, una commedia che punta sulla demenzialità e raffigurazione del grottesco attraverso una storia di stampo classico. Un mix che funziona sulla carta, ma che avrebbe avuto bisogno di una messa in scena meno stravagante e più centrata. Quello che i Fratelli Coen hanno saputo realizzare collaborando e dividendosi i vari ruoli sul set ed in fase di pre e post produzione è stato qualcosa di straordinario, ma questa loro divisone, se ha portato Joel ad indagare quel lato più oscuro del loro cinema con ottimi risultati, non ha portato gli stessi frutti ad Ethan. “Drive-Away Dolls” nel protrarsi del lungo viaggio che affrontano le due protagoniste, dopo una partenza lanciata, non fa altro che perdersi sempre di più in un nulla di fatto. 

Non basta quel lato più psichedelico, condito da una buona colonna sonora che, però, non riesce a restituire l’impatto e la forza sperata, senza contare l’inutile susseguirsi di situazioni surreali che portano lo spettatore a non fare quel passo in più e ragionare su possibili sotto testi e critiche sociali che, come sottolineato in precedenza, hanno reso grandi due fratelli che possono vantare una filmografia ancora oggi quasi ineguagliabile. Secondo alcune dichiarazioni di Ethan Coen, pare che “Drive-Away Dolls” sia solo il primo capitolo di un’ipotetica trilogia legata al termine queer, la speranza è che con gli ipotetici sequel l’autore riesca a confezionare un prodotto più interessante e quadrato, riproponendo anche lo spirito dei Coen, magari questa volta riuscendoci per davvero. 

3,0
Rated 3,0 out of 5
3,0 su 5 stelle (basato su 1 recensione)
Drive-Away Dolls
Drive-Away Dolls

Due ragazze, Jamie e Marion, per via di un malinteso noleggiano un'auto contente una valigetta appartenente ad un gruppo di criminali. Il loro viaggio verso Tallahassee finisce per diventare una fuga ricca di equivoci particolarmente bizzarri.

Voto del redattore:

6 / 10

Data di rilascio:

07/03/2024

Regia:

Ethan Coen

Cast:

Margaret Qualley, Geraldine Viswanathan, Beanie Feldstein, Colman Domingo, Pedro Pascal, Bill Camp e Matt Damon

Genere:

Commedia, Azione, Thriller, Noir

PRO

L’idea e l’incipit della storia creata da Ethan Coen e Tricia Cooke
L’improbabile duo comico protagonista composto da Margaret Qualley e Geraldine Viswanathan
Il ritmo particolarmente spedito e la semplicità della narrazione
La scelta di riproporre lo stile e lo spirito che ha reso grandi i Fratelli Coen, ma senza riuscirci appieno
L’abbondanza di elementi psichedelici, surreali e inutilmente bizzarri
La totale assenza di imprevedibilità e dinamismo che finisce per dar vita ad un film scontato