Articolo pubblicato il 10 Gennaio 2024 da Bruno Santini
50 km all’ora è il terzo film diretto e interpretato da Fabio De Luigi, che ritorna all’interno di una commedia piuttosto familiare con Stefano Accorsi e che può dirsi riuscita per numerosi elementi. Di sicuro, parte del giudizio positivo di numerosi spettatori riguarda il finale scelto dal regista per comunicare dei temi relativi all’importanza della famiglia e di lasciarsi alle spalle determinati dissapori. Ma qual è il finale del film e che cosa significa? Di seguito, viene indicata la spiegazione del finale di 50 km all’ora.
Il finale di 50 km all’ora di Fabio De Luigi
Nel finale di 50 km all’ora il viaggio di Rocco e Guido si completa con quella che era la richiesta del padre, ormai defunto: spargere le sue ceneri sulla tomba della madre presente in un cimitero di Cervia. Purtroppo, le ceneri erano già state sparse in occasione di un rave party e, per questo, sono state sostituite con del terriccio che profuma di barbecue, come sottolineato ironicamente dai due protagonisti. Nel momento di tornare a casa, dopo che i due fratelli si sono divisi, Guido inizialmente decide di prendere un treno, poi decide di tornare sui suoi passi e di conoscere finalmente il figlio, che comprende tutto quando lo vede alla porta. Nella scena finale del film, invece, si nota Rocco scrivere una lettera destinata al fratello fingendo di essere il padre.
La spiegazione del finale di 50 km all’ora
Nell’offrire una panoramica più vasta della spiegazione del finale di 50 km all’ora si può partire sicuramente dall’ultima scena, che potremo definire buonista rispetto a quell’atteggiamento cinico che il film non ha mancato di sottolineare in alcuni punti, ma che comunque chiude bene il film diretto da Fabio De Luigi. Il road movie, in effetti, parte grazie alla lettera che viene scritta dal padre a Guido, che non vede da 30 anni: sembra una lettera particolare, in cui il risentimento viene messo da parte in nome di una richiesta che Guido decide di rispettare. Si comprende, in effetti, che tale lettera era stata scritta da Rocco: la vera lettera del padre continuava ad essere acida e brutale, non risolvendo nulla di quel grande conflitto che si era protratto per anni. Allo stesso tempo, Rocco si rende anche conto che non c’è differenza tra lui e il fratello, oltre che questo conflitto è assolutamente inutile: per questo motivo, il viaggio sarà motivo di riavvicinamento tra i due.