Il volto e la voce di Edith Piaf saranno ricreati con l’I.A. in un nuovo biopic

Un nuovo bipoc su Edith Piaf, con l'utilizzo dell'I.A.

Articolo pubblicato il 15 Novembre 2023 da Giovanni Urgnani

Tramite Variety è stato annunciato un nuovo lungometraggio biografico sull’iconica cantautrice francese Edith Piaf; della produzione se ne occuperà la Warner Group Music, in collaborazione con gli eredi dell’artista e la Seriously Happy. Sono stati divulgati alcuni dettagli riguardante la pellicola: avrà una durata di novanta minuti; le vicende si svolgeranno in un arco di circa quarant’anni, precisamente tra gli anni ’20 e gli anni ’60; il titolo ufficiale invece è Edith. Qui sotto le dichiarazioni dei produttori e la prima immagine promozionale:

 

L’animazione offrirà una visione moderna della sua storia, mentre l’inclusione di filmati d’archivio, spettacoli teatrali e televisivi, filmati privati e interviste televisive forniranno al pubblico uno sguardo autentico sui momenti significativi della vita della Piaf.

Un nuovo bipoc su Edith Piaf, con l'utilizzo dell'I.A.

Nel nuovo biopic su Edith Piaf sarà utilizzata l’I.A.

La particolarità di questo progetto sta nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale per ricreare il volto e la voce di Edith Piaf, la cosceneggiatrice Julie Veille ha lasciato le seguenti dichiarazioniÈ stato un grande privilegio lavorare a fianco degli eredi di Edith per contribuire a portare la sua storia nel 21° secolo. Durante la creazione del film, ci siamo chiesti: “Se Edith fosse ancora tra noi, quali messaggi vorrebbe trasmettere alle nuove generazioni?” La sua storia è una storia di incredibile resilienza, di superamento delle lotte e di sfida alle norme sociali per raggiungere la grandezza – ed è rilevante oggi come allora. Il nostro obiettivo è quello di utilizzare i più recenti progressi dell’animazione e della tecnologia per portare questa storia senza tempo al pubblico di tutte le età.


Non è la prima volta che si realizza un film biografico su di lei: risale infatti al 2007 quello interpretato da Marion Cotillard, per la regia di Olivier Dahan, ma chiaramente l’utilizzo della I.A. non solo cambia il modo di fare cinema, ma è destinato a far pesantemente discutere.