Articolo pubblicato il 4 Gennaio 2024 da Emanuela Di Pinto
Essere un regista non assicura che tu abbia gusti omologati alla maggior parte dei colleghi. Quentin Tarantino è sempre stato un autore che non ha mai trattenuto in alcun modo le sue opinioni riguardo particolari pellicole. Le influenze del suo cinema sono principalmente legate alle realtà di genere, film di serie B e prodotti ispirati al mondo indipendente. Nel corso della sua lunga carriera Tarantino ha reso più volte noti i film che hanno realmente influenzato il suo lavoro come regista, dichiarando come, molto spesso, si fosse trovato totalmente in disaccordo rispetto ai suoi colleghi riguardo gusti cinematografici e film preferiti. Una delle più grandi battaglie portate avanti dal cineasta è contro quei film definiti “artificiosi”, “eccessivamente pretenziosi” e freddi nel loro modo di raccontare le storie. In alcuni casi ha addirittura detto di averne abbandonato la visione dopo pochi minuti o di non averli visti. Non ha mai nascosto quando detesti il “fetore del cinema anni cinquanta” che, secondo lui, è un modo artefatto e poco veritiero di concepire l’oggetto cinema.
Quentin Tarantino e la sua lista controversa
Nel suo ultimo libro, Cinema Speculation edito da La Casa di Teseo, il regista ha raccontato come il suo obiettivo come cineasta sia quello di replicare quella sensazione di meraviglia che vedeva negli occhi delle persone quando, da bambino, andava al cinema con sua madre. La sala è sempre stata una costante nella vita di Tarantino e nel modo in cui, nel corso degli anni, si sono sviluppati i suoi gusti in fatto di film. Oltre all’enorme passione per il western in generale (in particolare Sergio Leone) e per le pellicole di serie B, il regista ha sempre dichiarato di amare quei prodotti capaci di esprimere meraviglia, lasciare il pubblico soddisfatto dopo la visione e, soprattutto, capaci di essere “sporche” e “reali”.
Il cinema classico non risponderebbe, secondo il cineasta, a questi criteri base usando solo ad un tipo di narrazione patinata, stantia e, in alcuni risvolti, vecchia persino per l’epoca in cui è ambientata. Parlando del suo approccio con il cinema e delle emozioni che la sala dovrebbe trasmettere, Tarantino ha svelato la classifica dei suoi 20 film inguardabili, pellicole che, mai e poi mai, dovrebbero essere amate da un appassionato di cinema. Nell’elenco sono presenti film che il regista ritiene “troppo pretenziosi”, che non ha visto per principio o che non ha mai neanche finito di guardare per avere un parere più completo.

Quali sono i 20 film più brutti di sempre secondo Tarantino?
La classifica è sicuramente molto controversa, in particolare per due titoli definiti in maniera unanime, tra i più grandi film della storia del cinema. La presenza nell’elenco de La Donna che visse due volte (1958) e Intrigo Internazionale (1959) ha fatto inalberare non poco gli esperti di tutto il mondo. La visione controcorrente della storia del cinema di Quentin Tarantino può essere vista semplicemente come una enorme provocazione o, ancor più semplicemente, un modo per vedere questo mondo da un punto di vista differente e che riesca ad aprire un dialogo su un modo di vedere la cinefilia diverso e meno standardizzato agli stilemi “obbligati” dallo studio e dalla cultura cinematografica mainstream. Non è un mistero che Tarantino sia un provocatore e un grande showman, in particolare dal punto di vista mediatico. Conosce se stesso e l’impatto che le sue parole hanno nell’ambiente cinefilo. Lanciare una provocazione di questo tipo potrebbe rivelarsi un modo per puntare l’attenzione su un modo di fare cinema “diverso” e che potrebbe ispirare anche i cineasti del futuro. Ecco la classifica completa:
- La donna che visse due volte (1958) di Alfred Hitchcock
- Intrigo internazionale (1959) di Alfred Hitchcock
- Le notti di Salem (1979) di Tobe Hooper
- Anche gli uccelli uccidono (1970) di Robert Altman
- Stripes (1981) di Ivan Reitman
- Halloween II (1981) di Rick Rosenthal
- S.O.S Fantasmi (1988) di Richard Donner
- Indiana Jones e l’ultima crociata (1989) di Steven Spielberg
- Twin Peaks: Fuoco cammina con me (1992) di David Lynch
- Ricomincio da capo (1993) di Harold Ramis
- Natural Born Killers (1994) di Oliver Stone
- Scream (1996) di Wes Craven
- Rushmore (1998) di Wes Anderson
- Matrix Reloaded (2003) di Lana Wachowski e Lilly Wachowski
- The Matrix Revolutions (2003) di Lana Wachowski e Lilly Wachowski
- The Hunger Games ( 2012) di Gary Ross
- Operazione U.N.C.L.E (2015) di Guy Ritchie
- Star Wars: Il risveglio della forza (2015) di J.J Abrams
- Atomica bionda (2017) di David Leitch
- Tenet (2020) di Christopher Nolan