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I migliori film tratti da storie vere

Di seguito la lista dei migliori film basati su una storia vera: ecco i titoli selezionati

La potenza immaginifica del cinema sta nelle sue trasposizioni, in quanto numerosi racconti hanno preso vita sul grande schermo nel corso degli anni. Alcune di queste storie non sono da considerarsi propriamente originali, ma provengono direttamente dalla realtà. I film basati sulle storie vere sono molteplici e hanno un ruolo importante agli occhi degli spettatori, perché riescono a trasmettere valori positivi, ispirando le persone con scorci di vita vissuta da altri. Ciò vale anche quando si traspone un evento passato ambientato in un determinato luogo (o una pluralità di questi), circoscritto in un preciso periodo storico. Sullo sfondo ci sono le guerre, i drammi personali, il successo individuale o comunitario, la sopravvivenza e tanti altri temi ancora. Per saperne di più a riguardo: ecco quali sono i migliori film tratti da storie vere.

La lista dei migliori film tratti da storie vere

Si ribadisce come il cinema sia un mezzo capace di trasportare emotivamente gli spettatore all’interno di esperienze umane, così da comprenderne le peculiarità e i risvolti. La messa in scena riesce a travolgere chi guarda tramite la spettacolarità delle sequenze, i dialoghi scritti superbamente, la musica solenne e tanto altro ancora. Gli artifizi enfatizzano e restituiscono il senso stesso della realtà, ricreando una prospettiva quanto più fedele e autentica possibile. Di seguito la lista dei migliori film tratti da storie vere.

Di seguito la lista dei migliori film basati su una storia vera: ecco i titoli selezionati

Tutti gli uomini del presidente (1976), di Alan J. Pakula

Raccontando l’inizio di uno dei più grandi traumi della storia americana, ovvero lo scandalo Watergate, il film comincia con l’arresto di cinque uomini all’interno della sede del Partito Democratico, la quale è collocata a Washington. Analizzando il sotterfugio della rielezione del presidente Richard Nixon, la componente misteriosa di Tutti gli uomini del presidente volge lo sguardo alla figura dell’informatore, che inevitabilmente è legato all’arresto nell’incipit. Il film si basa su di un libro omonimo, la è particolarmente apprezzato per la costante tensione presente e per la fedele rappresentazioni dei giornalisti ‘detective’. Robert Redford e Dustin Hoffman qui sono in stato di grazia. 

Quei bravi ragazzi (1990), di Martin Scorsese

Non tutti sanno o si aspetterebbero che uno dei capolavori di Martin Scorsese, ossia Quei bravi ragazzi, è in realtà tratto da una storia vera. Infatti, il film si basa sulle memorie di un ex criminale italo-americano di nome Henry Hill, e la sua storia viene rappresentata dal noto cineasta con una messa in scena cinica e violenta. Il mondo mafioso sembra essere stato estrapolato dalla vita di tutti i giorni per quanto appare realistico il taglio registico.

Schindler’s List (1993), di Steven Spielberg

Tra i migliori film tratti da storie vere non può che esserci anche Schindler’s List, di Steven Spielberg. Si sta citando una delle trasposizioni più iconiche per ciò che concerne la Seconda Guerra Mondiale, soffermandosi in particolare sulla figura di Oskar Schindler, imprenditore tedesco il quale è riuscito a salvare oltre mille ebrei dall’Olocausto. Liam Neeson dà vita al personaggio con superba espressività, mescolando tenerezza, paura e anche sofferenza. Il film riesce ad essere intenso e immersivo, e tutto il dolore presente lo si avverte.

Erin Brockovich – forte come la verità (2000), di Steven Soderbergh

Erin Brockovich – forte come la verità è un film incentrato su una figura femminile, il cui nome è evocato sin dal titolo, interpretata da Julia Roberts premiata poi con l’Oscar. Mamma single, disoccupata e con tre bambini da crescere, Erin è stata un esempio di riscatto morale e di sfida ai cosiddetti “poteri forti”. La donna quando viene assunta come segretaria da un avvocato, scopre dei sinistri referti medici, e capisce di cosa si tratta: le acque locali sono state contaminate gravemente da una nota ditta fornitrice di gas ed elettricità. 

Il pianista (2002), di Roman Polanski

Il pianista è l’altro lungometraggio sull’Olocausto da citare assolutamente, perché oltre ad essere tratto da una storia vera, è da considerare anche come uno dei migliori film di Roman Polanski. Il racconto si basa su eventi reali vissuti dal pianista ebreo polacco Władysław Szpilman, dove l’uomo ha condiviso con il mondo la tragedia da lui vissuta in quel periodo storico. La sopravvivenza durante l’occupazione tedesca a Varsavia, presenta scene crude e piuttosto esplicite, trasmettendo un dolore senza pari. Adrien Brody interpreta il pianista e per questo ruolo si aggiudica l’Oscar.

Prova a prendermi (2002), di Steven Spielberg

Prova a prendermi è l’altro film di Spielberg presenti in questa classifica. Il regista cita I 400 colpi di Truffaut e mette in scena la vera storia del giovane furfante identificato come Frank Abagnale Jr., un falsario in grado di aggirare il sistema a più riprese e per un periodo di tempo prolungato. Leonardo DiCaprio e Tom Hanks sono una coppia irresistibile e riescono a dare ancor più ritmo di quanto non ci sia già nel film, alternando crimini e fughe. E d’altronde, l’apparenza inganna, e Spielberg lo fa notare dimostrando quanto la società/famiglia americana si possa sfaldare nel momento in cui vengono a mancare i beni materiali

The Social Network (2010), di David Fincher

The Social Network è un film biografico, nonché uno dei migliori tratti da storie vere, basato sull’ambigua quanto geniale figura di Mark Zuckerberg. Lo sguardo proposto da Fincher, il quale trae ispirazione dal libro intitolato The Accidental Billionaires (Ben Mezrich), è sì esplorativo per quanto riguarda la nascita del social network più famoso al mondo, ma è anche riflessivo. Infatti, i dilemmi morali non mancano, così come la dualità espressa nell’estetica e nelle raffigurazioni dei personaggi in scena. Cos’è bene? Cos’è male? I confini non sono più così marcati nell’era della digitalizzazione, e ci si domanda quali siano gli elementi insiti nel successo dell’innovazione. 

Argo (2012), di Ben Affleck

Uno dei film più impattanti tra quelli tratti da storie vere, è senza alcun dubbio Argo, di Ben Affleck. Il lungometraggio tratta gli eventi del 4 novembre 1979, quando gli islamiti iraniani hanno assalito l’ambasciata americana presente a Teheran allo scopo di ribellarsi alla figura di Jimmy Carter. L’allora presidente degli Stati Uniti, era visto dagli islamiti iraniani come colpevole di aver offerto asilo allo scià Reza Pahlavi. L’ambasciata diventa un luogo di violenza, dove 52 persone vengono prese in ostaggio, e soltanto in 6 riescono a fuggire. Questi devono poi fingere di essere dei registi canadesi desiderosi di trovare una location per girare il film Argo. La tensione narrativa e psicologica toglie letteralmente il fiato a chi osserva questi eventi realmente accaduti.

Il caso Spotlight (2015), di Tom McCarthy

Il caso Spotlight è un film che racconta, con un taglio cinematografico da finto documentario, le indagini dei giornalisti del Boston Globe. Questi professionisti si sono riuniti per scoprire la verità riguardo gli abusi da parte di un sacerdote, di cui sono stati insabbiati gli eventi. Tuttavia, con perseveranza e determinazione, i giornalisti riescono a far emergere lo scandalo legato agli abusi sessuali nella Chiesa Cattolica. La narrazione del film è a dir poco meticolosa, ed emerge una riflessione essenziale per la società americana e non solo.

Sully (2016), di Clint Easwtood

Tra i migliori film tratti da storie vere c’è anche Sully, di Clint Eastwood, interpretato da un sempre pregevole Tom Hanks. Il lungometraggio si basa sulla storia vera del pilota Chesley Sullenberger, anche noto con il diminutivo di Sully, il quale è riuscito a tutti gli effetti a svolgere un eroico atterraggio di emergenza sull’Hudson River, salvando tutti i passeggeri presenti. La rappresentazione drammatica è a dir poco realistica, attenta alla cura di ciascun dettaglio filmico e profilmico, ma soprattutto invita a riflettere sul sistema, il quale tende a voler addossare la colpa al singolo piuttosto che prendersi le sue responsabilità. Al contrario, talvolta l’individuo esprime al meglio il suo coraggio e si prende la briga di decidere per il bene collettivo