The Creator – La spiegazione del finale del film di Gareth Edwards

La spiegazione del finale di The Creator, con Ken Watanabe

Articolo pubblicato il 27 Settembre 2023 da Giovanni Urgnani

La nuova fatica cinematografica del regista di Rogue One – A Star Wars story e Godzilla, non ha rispettato appieno le aspettative. Nonostante ciò, è evidente il tentativo di portare all’attenzione del pubblico tematiche importanti e di estrema attualità, mettendo in scena l’orrore della guerra e di quanto l’intera società umana sia ad un passo dall’autodistruzione. Ma c’è ancora speranza per il genere umano? È possibile arrivare ad una vera svolta? Ecco cosa dice il film in proposito, nella seguente spiegazione del finale

Il finale di The Creator, diretto da Gareth Edwards

ATTENZIONE! SPOILER!!!

 

La verità è venuta a galla, a Joshua viene rivelato che lo scoppio della bomba nucleare a Los Angeles non è stata opera dell’Intelligenza Artificiale, ma bensì da un errore umano, utilizzato come pretesto per scatenare la guerra. Insieme ad Alphie si dirige su Nomad per distruggerla una volta per tutte, ma il tempo non gioca a loro favore, dato che l’esercito americano ha localizzato le basi IA ed è pronta a raderle al suolo. Saliti sul velivolo, riescono con fatica a piazzare la carica ad orologeria, ma devono fuggire entro dieci minuti, sulla via di fuga Alphie trova immagazzinati dei simulators con le sembianze di Maya, ne trafuga uno e ne trasferisce i dati di quella originale mediante un dispositivo di memoria portatile. Il tempo stringe e i due devono scappare, ma un intoppo non permette a Joshua di entrare nella capsula di salvataggio insieme alla bambina, così la spedisce da sola lontana dal pericolo imminente, così al soldato, mentre tutto esplode a catena, non rimane altro che incontrare per un’ultima volta l’amore della sua vita, abbracciarla e scambiarle il bacio d’addio, consapevole di aver portato a termine la missione che ella aveva progettato. Infine, uscendo dalla capsula, Alphie può vedere le macerie di Nomad giacere a terra, ormai non può più mietere vittime, le ostilità paiono davvero cessate.

 

 

La spiegazione del finale di The Creator, con Gemma Chan

 

 

La spiegazione del finale di The Creator

Una bambina che sorride: questo è l’ultimo frame con cui si conclude la pellicola, dopo che per tutta la durata si p mostrato solamente dolore e lacrime. Un sorriso scaturito dallo spegnimento delle armi di distruzione di massa, un sorriso che tutti, nella vita reale, vorrebbero veder stampato sul volto di ognuno. L’inquadratura finale è una sorta di investitura delle nuove generazioni, la speranza di cambiamento può essere affidata esclusivamente a loro, gli adulti hanno consegnato un mondo alla deriva, una società violenta e diseguale, spetta a loro dunque raggiungere gli obiettivi che in precedenza sono falliti sotto ogni punto di vista. 


La vicenda può sembrare conclusa, l’obiettivo è stato raggiunto e ormai sembra inevitabile che le forze occidentali possano avanzare una tregua nei confronti della IA e della Nuova Asia. Ma le cose stanno davvero così? La distruzione di Nomad è veramente l’evento definitivo oppure sarà il pretesto per costruite qualcosa di ancora più terribile? Domande di difficile risposta, quantomeno non sono da dare con tanta leggerezza, poiché la Storia ha ampiamente dimostrato che l’essere umano non è veramente mai in grado di cambiare.