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Recensione – Rotting in the Sun, il nuovo film di Sebastián Silva distribuito da Mubi

Su Mubi arriva l’ultimo film di Sebastián Silva: Rotting in the Sun.
Il film Rotting in the Sun, diretto da Sebastian Silva

SCHEDA DEL FILM

Titolo del film: Rotting in the Sun
Genere: commedia, satirico
Anno: 2023
Durata: 109 min
Regia: Sebastián Silva
Sceneggiatura:Sebastián Silva, Pedro Peirano
Cast: Sebastián Silva, Jordan Firstman, Catalina Saavedra
Fotografia: Gabriel Diaz Alliende
Montaggio: Gabriel Diaz Alliende, Sofia Subercaseaux, Santiago Cendejas
Colonna Sonora: Nascuy Linares
Paese di produzione: Stati Uniti d’America

Presentato in anteprima al Sundance Film Festival 2023, Rotting in the Sun è il nuovo film del regista cileno Sebastián Silva, una dark-comedy provocatoria e attuale, distribuita in esclusiva da Mubi. Di seguito, ecco trama e recensione del film.

La trama di Rotting in the Sun, diretto da Sebastián Silva

Come sempre, prima di passare alla recensione, è bene spendere due parole sulla trama del film che, in questo caso, è più semplice che mai. Rotting in the Sun segue la storia dello stesso regista, Sebastián Silva, che in una spiagga nudista gay incontra una star dei social, Jordan Firstman, di cui deciderà di dirigere un nuovo progetto. Un giorno però, Sebastián scompare misteriosamente, Jordan inizia a cercarlo ed i sospetti ricadono tutti su Vero, la sua donna delle pulizie.

Il nuovo film di Sebastian Silva, Rotting in the Sun

La recensione di Rotting in the Sun, il nuovo film di Sebastián Silva

Ne sta ormai diventando un habitué assoluto, Sebastián Silva. Il Sundance Film Festival è indubbiamente uno dei festival cinematografici più importanti e conosciuti al mondo ed anche, senza troppi dubbi, il più prestigioso per quanto riguarda il cinema indipendente. Il cinema di Silva è esattamente questo: indipendente, libero. Dopo aver vinto il Grand Jury Prize – World Cinema Dramatic nel 2009 con Affetti & Dispetti (La Nana) ed il premio per la Miglior Regia nel 2013 per Crystal Fairy & The Magical Cactus, Silva torna al Sundance con Rotting in the Sun, la sua ultima pellicola. Una dark-comedy in cui egli stesso recita come protagonista ed in cui riflette sul ruolo del regista al giorno d’oggi ed il rapporto tra cinema e social media, tra settima arte e star system, il tutto attraverso la lente tipica dell’indie, del voyeurismo, con un’aria sempre più rarefatta che accompagna lo spettatore fino al colpo di scena di metà film, in cui vi è un netto ed obbligato cambio di rotta e, dunque, di punto di vista, per guardare alla critica portata avanti da Silva da un’altra angolazione.

 

Una scelta Hitchcockiana, quella di Silva, che attinge a piene mani dallo Psycho del 1960 – non è il primo e di certo non sarà l’ultimo – e, con un espediente, fa scomparire dalla scena un personaggio, cambiando completamente prospettiva non verso il finale, ma a metà dell’opera stessa. Una scelta che qui ha senso in quanto culmine del pensiero da egli stesso portato avanti, un avvenimento quasi inevitabile dopo il quale, però, il film perde mordente, si sfilaccia e finisce per perdere appeal. La prima parte del film è però il cuore stesso della pellicola e del pensiero di Sebastián Silva che, piuttosto che riversare la propria visione all’interno di un personaggio alter-ego, recita egli stesso nei suoi panni, aprendo dunque una riflessione sul ruolo del regista oggi, su quale sia il vero valore del cinema e dell’arte nel 2023, con un filo di malinconia, cinismo e mettendosi a nudo, in tutti i sensi. 

 

Sì perché Sebastián Silva è un regista gay che non ha mai nascosto la propria omosessualità ed anzi, l’ha resa soggetto delle proprie opere, affrontando l’argomento di petto. L’aspetto voyeuristico citato in precedenza è infatti uno dei più interessanti di tutto il film, con Silva che si aggira in modo goffo ed introverso in questa spiaggia nudista gay, dove non c’è censura che tenga – d’altronde, è cinema indipendente, non ci sono limitazioni discutibili come quelle che possiamo vedere nel mondo del mainstream e dei blockbusters – e tutto viene mostrato per quello che è, ovvero naturale. Certo, il film è pieno di eccessi, ma è anche su questo che poggia e su cui gioca, oltre che sul contrasto tra lo stesso Silva e Jordan Firstman, noto influencer che appare come una sorta di sua antitesi e sul quale rapporto fonda le proprie perplessità sul mondo dell’arte e del multimediale. Un film che purtroppo si sgonfia nella seconda parte, con alcune scelte tirate per i capelli e che potevano probabilmente essere asciugate, ma la visione di Rotting in the Sun è consigliata non solo per scoprire il cinema di Sebastián Silva, ma anche e soprattutto per comprendere cos’è effettivamente il cinema indipendente oggi e capire come si tratti di un mondo estremamente diverso rispetto a quello cui siamo abituati e capire inoltre come le due realtà possano tranquillamente convivere a livello artistico, un po’ meno forse nel momento in cui entrano in gioco altri valori, produttivi e non.

Voto:
3/5
Christian D'Avanzo
0/5
Bruno Santini
0/5
0,0
Rated 0,0 out of 5
0,0 su 5 stelle (basato su 0 recensioni)
Voto del redattore:
Data di rilascio:
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Cast:
Genere:

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