Articolo pubblicato il 18 Agosto 2023 da Andrea Barone
Lo sciopero degli attori è attualmente in atto, in attesa che questi ultimi e le major riescano a trovare un punto d’incontro. Tuttavia aumenta la tensione, dal momento che è arrivato un nuovo caso molto scottante per quanto riguarda dei rapporti contrattuali: Bonnie Aarons, attrice divenuta celebre per aver interpretato il demone Vaalak travestito da suora nell’universo di “The Conjuring”, ha fatto causa alla Warner Bros Discovery.
Il contratto di Boonie Aarons per The Nun
Secondo quanto riportato da The Guardian, l’attrice è divenuta più importante per la Warner dal momento che, dopo la grande accoglienza ricevuta con “The Conjuring: Il Caso Enfield“, è divenuta il villain centrale di “The Nun” e dell’imminente sequel. Secondo il contratto, Bonnie Aarons, per il suo lavoro in “The Nun”, è stata pagata 71.000 dollari insieme ad un bonus di 175.000 dollari grazie ai risultati al botteghino del film. Tuttavia, oltre alla percentuale sul botteghino, ad Aarons spettava anche il 5% della metà dei profitti guadagnati dal merchandising, includendo quindi i ricavi di action figures, costumi, magliette, gioielli, poster, etc.
Boonie Aarons fa causa alla Warner per The Nun
Quando Bonnie Aarons ha ricevuto i suoi ricavi tra il 2019 ed il 2022, la cifra che gli è arrivata non corrispondeva a quello che lei pensava che avrebbe dovuto ricevere. Quando ha fatto notare la cosa alla Warner Bros Discovery, quest’ultima ha inviato dei calcoli che, stando alla Aarons, corrispondono soltanto ad una parte dei ricavi. L’attrice ha così deciso di fare causa alla Warner per aver oscurato i reali compensi e per mancanza di trasparenza, violando il contratto. Nella causa, intentata a poche settimane dall’uscita di “The Nun 2“,, Bonnie Aarons specifica che i guadagni del film sono dovuti principalmente a lei, dal momento che il film si vende attraverso un personaggio che non ha bisogno né di CGI e né di trucchi prostetici, legato principalmente alla sua fisicità. La Warner Bros Discovery non ha rilasciato alcuna dichiarazione sulla vicenda.