Recensione – Medusa Deluxe: l’esordio di Thomas Hardiman su MUBI

Recensione - Medusa Deluxe: l'esordio di Thomas Hardiman su MUBI

Articolo pubblicato il 9 Agosto 2023 da Bruno Santini

Distribuito direttamente in streaming su MUBI in 4 agosto 2023, Medusa Deluxe costituisce l’esordio di Thomas Hardiman, che si confronta con un’opera prima sicuramente interessante tanto dal punto di vista visivo quanto per i numerosi, e riusciti, riferimenti presenti all’interno del film. Medusa Deluxe vede impegnati, nel suo cast, Clare Perkins, Anita-Joy Uwajeh, Kae Alexander, Harriet Webb, Darrell D’Silva, Luke Pasqualino e Heider Ali. Di seguito, si presenta la trama e la recensione del film di Thomas Hardiman su MUBI.

La trama di Medusa Deluxe di Thomas Hardiman

Prima di proseguire con la recensione di Medusa Deluxe, si parte innanzitutto con la trama del film diretto da Thomas Hardiman; di seguito, la sinossi del film su MUBI: Medusa Deluxe è un giallo ambientato durante un concorso ad altissimo tasso di competizione. Stravaganza ed eccesso si incontrano e si scontrano, mentre un omicidio semina discordia in una comunità la cui passione per i capelli rasenta l’ossessione.

La recensione di Medusa Deluxe: il film di Thomas Hardiman tra Hitchcock e Iñarritu

L’insegnamento hitchcockiano nella messa in scena di un whodunit convincente e claustrofobico, unito alla capacità di concepire un’opera visivamente coinvolgente e frenetica, grazie all’utilizzo costante del piano sequenza che ricorda molto da vicino l’esempio di Birdman di Alejandro González Iñárritu, oltre che l’esempio di Boiling Point di Philip Barantini. Medusa Deluxe è una grande scoperta che convince innanzitutto per la sua ideale concezione strutturale, capace di immergere lo spettatore grazie a quell’intelligentissimo equilibrio tra gli spazi. Il movimento, ritmato, in costante piano sequenza porta chi guarda ad introdursi lentamente in ogni stanza e anfratto del luogo in cui si svolge l’azione: vittima e assassino condividono lo stesso spazio, pur essendo ordinati in una gerarchia strutturale differente, pregna com’è di ascensori e scale. Per questo motivo, Medusa Deluxe allarga addirittura gli orizzonti rispetto agli esempi precedentemente offerti, introducendo personaggi e spettatori in un’opera quasi videoludica, in cui tutto è esageratamente pomposo e dove i colori dominano nello spazio cupo della narrazione.


Mosca, l’ambizioso parrucchiere che avrebbe vinto il concorso regionale, è stato ucciso, mentre il suo scalpo è andato disperso: chi è l’assassino che si è macchiato di una tale barbarie? Potenzialmente, l’ambiente vorticoso descritto rende tutti assassini: dalla parrucchiera irruenta a quella che trucca la gara per portare a casa una vittoria, passando per l’aspirante moderna hair stylist, il padrone dell’intero locale o il fidanzato geloso di Mosca, che ha perso la vita. La ricerca ossessiva del colpevole interessa tanto i personaggi quanto lo spettatore, rendendo ogni scena pura e carica di una tensione mai banale, che risolve in un climax ascendente che porta verso il plot twist finale. Medusa Deluxe è una chicca da recuperare assolutamente, mai in grado di annoiare e costantemente capace di tenere in bilico lo spettatore, anche grazie all’ingegno di un Thomas Hardiman che, al suo esordio, dimostra sapienti capacità assolutamente non banali. 

La costruzione cromatica di Medusa Deluxe è l’esasperazione del queer 

Come si diceva precedentemente, Medusa Deluxe è un’opera che si sviluppa non soltanto intorno alla sua struttura orizzontale, ma che si serve anche di sali-scendi perpetui, che accompagnano lo spettatore da un volto all’altro e che creano delle geometrie solide, sapendo restituire costantemente l’idea di un’opera sviluppata su più piani, grazie alle sue gerarchie. Ne è un esempio non soltanto la struttura del locale, ma anche quella delle parrucche: relitti storici, torri, acconciature vistose da età vittoriana e colori sgargianti che creano volume, in un film costantemente impegnato nel tentare di rendere l’idea della tridimensionalità, non appiattendo mai le figure anche quando sembrano semplicemente di contorno.

 

In Medusa Deluxe vi è un’intelligente trattazione del tema queer, qui esasperato attraverso acconciature arcobaleno e per mezzo del personaggio di Angel, uno dei migliori sullo schermo. Una scelta certamente audace, da parte di Thomas Hardiman, che comprende il potenziale della sua narrazione e che rende ogni personaggio sia giusto che sbagliato, sporcando non soltanto i volti ma anche le personalità. Nessuno esce vittorioso da Medusa Deluxe, in un coro gospel finale che accompagna le ultime scene in quello che, pur con dei limiti nella trattazione etica volutamente non marcata, si mostra come un enorme e divertentissimo giocattolone.

Voto:
4/5
Christian D'Avanzo
0/5
Gabriele Maccauro
0/5
Giovanni Urgnani
3.5/5
0,0
0,0 out of 5 stars (based on 0 reviews)