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Recensione – It’s Impossible to Learn to Plow by Reading Books: l’opera prima di Richard Linklater

It's Impossible to Learn to Plow by Reading Books di Richard Linklater

SCHEDA DEL FILM

Titolo del film: It’s Impossible to Learn to Plow by Reading Books
Genere: Sperimentale 
Anno: 1988
Durata: 85′
Regia: Richard Linklater
Sceneggiatura: Richard Linklater
Cast: Richard Linklater
Fotografia: Richard Linklater 
Montaggio: Richard Linklater 
Colonna Sonora: -. 
Paese di produzione: Stati Uniti d’America 

Tra i diversi autori figli del cinema indipendente statunitense Richard Stuart Linklater, anche se è poco conosciuto a livello popolare, è sicuramente tra i più significativi. Nato nel 1960 a Houston, in Texas, dopo aver iniziato a frequentare, e successivamente abbandonato, l’università decide di cominciare a lavorare su una piattaforma petrolifera. Una volta rientrato dopo questa prima esperienza, sviluppa un grande amore per la settima arte e realizza diversi cortometraggi. Nel 1985 fonda la Austin Film Society assieme a Lee Daniel, Louis Black, Charles Ramirez-Berg e Chale Nafus, un mix di collaboratori di Richard, professori e critici del mondo del cinema. Qualche anno più avanti, precisamente nel 1988, realizza il suo primo lungometraggio: “It’s Impossible to Learn to Plow by Reading Books”. Di seguito la trama e la recensione dell’opera prima di Linklater.

La trama di “It’s Impossible to Learn to Plow by Reading Books”, il primo film di Linklater

Il protagonista, interpretato dallo stesso Richard Linklater, decide di viaggiare per il Paese senza uno scopo ben preciso, non c’è, infatti, una meta specifica di questo suo percorso. Una serie d’incontri e nuove attività plasmano questo road movie tra diversi luoghi degli Stati Uniti. Non c’è un obiettivo da raggiungere oppure una destinazione, tutto si sviluppa lungo questo particolare viaggio in automobile. Il racconto di un Paese e della sua popolazione attraverso gli occhi e lo sguardo di un ragazzo.

It's Impossible to Learn to Plow by Reading Books di Richard Linklater

La recensione di “It’s Impossible to Learn to Plow by Reading Books” (1988)

It’s Impossible to Learn to Plow by Reading Books” è così che si intitola la particolare e bizzarra opera prima di Richard Linklater. Il cineasta statunitense affronta in prima persona un vero e proprio viaggio attraverso e lungo gli States, realizzando uno spaccato sul suo Paese e sulle diverse culture e persone che lo popolano. Oltre a ricoprire il ruolo di protagonista, Linklater realizza ovviamente anche la regia e la sceneggiatura, ma anche la fotografia ed il montaggio, lavorando al film per circa due anni tra riprese e post produzione. Una prima opera realizzata a tutto tondo in solitaria che tenta di regalare allo spettatore uno sguardo diverso di certi luoghi, un punto di vista nuovo e meno canonico. Si tratta ovviamente di un’esperimento che prende vita grazie alla magia del cinema e alle già incredibili capacità narrative di un futuro grande autore. Questo esordio, non solo dietro la macchina da presa, mostra la nascita di un vero e proprio talento della settima arte, pronto a sbocciare solo qualche anno dopo ed una paio di primi progetti molto interessanti.

 

Se per quel pubblico meno cinefilo la carriera dell’autore texano comincia con “Prima dell’Alba” o “Before Sunrise” (2004), il primo capitolo della trilogia sentimentale con protagonista la coppia Ethan Hawke e Julie Delpy, in realtà Linklater realizza prima ben tre lungometraggi considerabili dei manifesti del suo cinema. Tre progetti indipendenti che pongono le basi di una filmografia ricca di piccoli capolavori, per lo più poco conosciuti. Quello che il regista riesce ogni volta a portare sul grande schermo sono una serie di storie molto terrene, che al loro interno spesso propongono delle critiche verso il capitalismo, il consumismo ed un Paese nato dalla violenza ed in continuo conflitto anche con sé stesso. Una scelta che spesso lo ha portato lontano dal mondo dell’industria hollywoodiana, anche se più di una volta l’autore si è affacciato e portato a casa successivamente anche qualche candidatura agli ambiti Academy Awards.

 

Tutto è partito dal lontano 1988 e da questa sua prima opera cinematografica sconosciuta ai più che, assieme ai due film successivi “Slacker” (1991) e “La Vita è un Sogno” (1993), segna l’inizio della storia di un autore indipendente che non ha mai dimenticato le sue origini ed ha sempre perseguito la sua visione, senza il bisogno di “vendersi” o di snaturarsi per il grande pubblico. “It’s Impossible to Learn to Plow by Reading Books” è un racconto fatto di pochissimi dialoghi che lascia maggior spazio alle immagini e alle situazioni che si vengono a creare incontrando i vari personaggi. Un film grezzo e sporco, girato interamente in Super 8, che tenta di creare un certo tipo di connessione tra il protagonista ed i relativi incontri in cui si imbatte lungo il suo percorso. Nonostante tutto da questa storia non fa altro che trasparire una purezza quasi invadente, ma perfettamente coerente con il messaggio che Linklater tenta di trasmettere allo spettatore.

It's Impossible to Learn to Plow by Reading Books di Richard Linklater

L’opera prima di Richard Linklater

It’s Impossible to Learn to Plow by Reading Books” è una sorta di bizzarro esperimento sociale anti-convenzionale e minimalista che mostra una serie di situazioni, senza un vero filo conduttore, attraverso gli occhi di un ragazzo alle prese con un lungo viaggio senza una meta. L’opera prima di Richard Linklater è quel progetto dal quale prenderà il via una lunga e prolifica carriera, anche se poco conosciuta oltreoceano e fuori dai confini degli Stati Uniti, almeno per quella parte di pubblico abituata a vivere ed andare al cinema per il grande film evento o blockbuster del mese o dell’anno. Un vero peccato per un autore a tutto tondo che fin dall’esordio è stato capace di portare in scena il suo stile ed il suo incredibile quanto unico sguardo verso il mondo e la società contemporanea. Non aiuta il fatto che questo primo lungometraggio, come molti altri del regista e sceneggiatore, risulti ancora oggi quasi introvabile, ma è disponibile unicamente nel formato home video sotto forma di contenuto speciale nel dvd del già citato “Slacker”, il suo film successivo e prossimo appuntamento della retrospettiva dedicata al regista americano.

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