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Mission Impossible: la classifica di tutti i film della saga dal peggiore al migliore

La classifica di tutti i film della saga di Mission: Impossible, dal peggiore al migliore.
Tom Cruise nel primo capitolo di Mission Impossible

Impossibile non citare, tra le saghe più amate ed applaudite dell’intera storia del cinema, quella di Mission Impossible. Dal 1996 fino ad oggi, essa ha dato vita a 7 capitoli, con un ottavo previsto già per il 2024, consapevole di avere il potenziale per andare avanti ancora a lungo ed a prescindere dalla figura di Tom Cruise. Una saga che, oltre al fattore qualitativo, è inoltre stata in grado di incassare benissimo con praticamente ogni suo film, divenendo anche una delle saghe più remunerative di sempre.

La classifica dei film di Mission Impossible dal peggiore al migliore

Prima di passare alle sette posizioni che compongono questa classifica, è bene mettere in chiaro una cosa da subito: le classifiche, nel cinema come in tutto il mondo dell’arte, non hanno senso di esistere perché non esiste un algoritmo, un criterio oggettivo che permetta di posizionare le opere nel modo “giusto”. Si tratta di un gioco e come tale va preso, un passatempo per confrontarsi e divertirsi e dove certo, si tenta di mantenere uno spirito critico ed oggettivo nei riguardi delle opere prese in esame, ma ci si lascia anche andare al proprio gusto personale e ad un commento di pancia. D’altronde, è giusto che sia così, perché ogni persona vede le cose a modo proprio, dunque l’auspicio è che questa classifica – come ogni altra – possa servire per creare un dibattito e confronto costruttivo e non distruttivo.

7) Mission Impossible 3 – J.J. Abrams (2006)

Al settimo ed ultimo posto troviamo Mission Impossible 3, diretto da un giovanissimo J.J. Abrams. Si tratta probabilmente dell’unico film della saga a poter essere considerato insufficiente nonostante Abrams – qui alla sua prima regia in assoluto di un lungometraggio – ci metta tutto se stesso. Non a caso, è anche il film di Mission Impossible che ha incassato meno, con 263 milioni di dollari in tutto il mondo a fronte di un budget di 150 milioni di dollari.

 

L’opera segue le orme del secondo capitolo, dando a Mission Impossible una connotazione action ben marcata, ma con un taglio da tipico blockbuster americano e non riprendendo lo stile del precedente film di John Woo, ma pecca da un punto di vista narrativo e soprattutto registico perchè sì, aveva già diretto qualcosa per la televisione, ma dirigere un lungometraggio è un’altra cosa. Non se la cava male, ma la differenza con gli altri capitoli della saga è netta. Si tratta comunque di un film godibile e da recuperare.

6) Mission Impossible – Fallout – Christopher McQuarrie (2018)

Sesta posizione per il sesto film della saga, il secondo diretto da Christopher McQuarrie. Alla sua uscita nel 2018, Mission Impossible – Fallout ha rappresentato una sorta di mosca bianca all’interno della saga, visto che è il primo film dal 1996 diretto da un regista che aveva già precedentemente lavorato a Mission Impossible. La svolta data da McQuarrie alla saga è lodevole, se con la posizione precedente si sottolineava come Mission Impossible stesse prendendo la via del blockbuster action americano, qui la cosa esplode e, almeno da un punto di vista del botteghino, la ragione è tutta dalla sua parte, visto che Fallout è il film della saga che ha incassato di più in assoluto, con 791 milioni di dollari in tutto il mondo su 178 milioni di dollari di budget.

 

Nonostante la buona regia, l’impressione è che però la narrazione venga lasciata un po’ da parte per dare spazio allo spettacolo ed agli stunt di Tom Cruise, vera figura chiave dietro a tutto il Brand, cosa che fa sì che Christopher McQuarrie, nonostante sappia il fatto suo, venga quasi relegato a ruolo di Shooter. Sceneggiatura che poi – oltre a dare vita al peggiore “cattivo” della saga con il personaggio di Henry Cavill – viene costruita per riprendere i fatti del precedente film e quasi creare un universo cinematografico di Mission Impossible ed un lascito per il futuro. 

5) Mission Impossible – Dead Reckoning Parte Uno – Christopher McQuarrie (2023)

Al quinto posto troviamo l’ultimo capitolo uscito nelle sale, il terzo diretto da Christopher McQuarrie. Mission Impossible – Dead Reckoning Parte Uno è un film che probabilmente meritrebbe di stare più in alto in questa classifica, ma ha un problema fondamentale insito nel suo stesso titolo: è una prima parte. Ci sono dei prodotti che, anche e soprattutto in base al materiale di partenza, necessitano di più ore e dunque di più film – basti pensare alla trilogia de Il Signore degli Anelli – ma non è questo il caso. 

 

Mission Impossible non aveva bisogno di questa divisione, soprattutto se si considera che delle due ore e quaranta minuti di durata, svariati minuti potevano tranquillamente essere tagliati e la loro presenza non fa altro che lasciar pensare che si sia allungato il cosiddetto brodo. Nonostante anche questo capitolo intrattenga e diverta, si tratta di un’opera a metà e lo spettatore uscirà dalla sala senza aver visto un finale, dovendo invece aspettare anni – in questo caso, la seconda parte sembra essere prevista per giugno 2024 – per dare una degna conclusione alla storia.

4) Mission Impossible – Rogue Nation – Christopher McQuarrie (2015)

Quarta posizione per Mission Impossible – Rogue Nation, il primo diretto da Christopher McQuarrie. Si tratta sicuramente di un’opera superiore alle precedenti ed in cui McQuarrie sì pone tutti gli elementi che gli torneranno utili nei capitoli successivi da lui diretti, ma che qui si concentra innanzitutto sul regalare allo spettatore una vera esperienza cinematografica e ciò ha anche ripagato perché, con un budget di 150 milioni di dollari, Rogue Nation ne ha incassati oltre 682 in tutto il mondo.

 

Nonostante il buonissimo lavoro di Christopher McQuarrie, questo è anche il film in cui si capisce come, in maniera molto più netta rispetto a prima, il cuore delle pellicole saranno gli stunt di Tom Cruise e, in questo senso, è emblematica la prima sequenza in cui l’attore di Syracuse si appese all’esterno di un Airbus A400M in volo. Spettacolo puro, Mission Impossible resta senza troppi dubbi la saga d’azione e d’intrattenimento migliore di tutti gli Stati Uniti, ma la sensazione è che si potesse comunque fare qualcosa in più, soprattutto dal punto di vista della scrittura. 

3) Mission Impossible 2 – John Woo (2000)

Terzo posto e gradino più basso del podio per Mission Impossible 2. Nonostante abbia incassato oltre 546 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di 125 milioni, di solito il film diretto da John Woo non viene mai considerato come uno dei migliori Mission Impossible e questo è certamente dovuto non tanto alla trama, che è invece perfettamente in linea con lo spirito originale della saga, ma ad una questione registica.

 

Mission Impossible 2 infatti, è il primo film della saga a poter essere definitivo action e, con un regista come John Woo, ogni scena diventa spettacolare, forse anche troppo. Questi eccessi sono probabilmente ciò che frena lo spettatore più casual ed abituato ad un certo tipo di blockbuster – motivo per cui si troverà certamente più in linea con i lavori di Christopher McQuarrie – ma non sono altro che l’eredità di un certo cinema di Hong Kong ed asiatico di cui Woo è maestro assoluto. Un cinema orientale dunque, a cui gli occidentali sono certamente meno avvezzi, ma la regia di questo capitolo è una delle migliori dell’intera saga e va a braccetto con una storia interessante ed efficace, per cui merita una posizione così alta.

2) Mission Impossible – Protocollo Fantasma – Brad Bird (2011)

Al secondo posto troviamo invece Mission Impossible – Protocollo Fantasma, diretto da Brad Bird. Una delle prime cose che colpisce di questo film è proprio il regista, conosciuto principalmente per aver lavorato con la Pixar ed aver diretto film come Ratatouille e Gli Incredibili. Qui Bird si trova a dirigere un film totalmente in Live Action e dimostra le sue incredibili doti in ogni singola inquadratura, sapendo gestire benissimo i ritmi, dirigendo perfettamente le scene d’azione e gli immancabili stunt di Tom Cruise, ricordando inoltre a tutti una cosa fondamentale e che è sempre bene ricordare, ovvero che l’animazione non è un genere ma una tecnica, non a caso Bird sa spaziare alla perfezione in quanto grande autore.

 

Ciò che colpisce di più è però come Brad Bird sia riuscito a rendere un film di Mission Impossible così cupo, negativo, dove fino all’ultimo lo spettatore pensa che Ethan Hunt possa non farcela e la missione fallire. Il film è stato un altro successo, con oltre 694 milioni di dollari incassati in tutto il mondo, a fronte di 140 milioni di budget. Un film eccezionale, con alcune sequenze formidabili ed ancora oggi tra le migliori della saga, con una grande regia qui accompagnata anche da un’ottima sceneggiatura.

1) Mission Impossible – Brian De Palma (1996)

Al primo posto, inevitabilmente, Mission Impossible di Brian De Palma. A prescindere da una questione di gusti, i motivi per cui è questo il miglior film della saga sono molteplici: innanzitutto, è il primo. Sarà banale, ma è questo il film che dà inizio a tutto e sarà anche stato su commissione, ma De Palma gira il film in maniera perfetta e da grande autore qual è, riuscendo a creare un livello di suspense mai ritrovato all’interno della saga e di matrice Hitchcockiana, con una scena d’apertura a Praga che è storia e con alcune sequenze che restano, ancora oggi, una delle cose migliori del Brand. Inoltre, impossibile non citare l’enorme colonna sonora di Danny Elfman e gli incredibili titoli di testa, tutti elementi che verranno ripresi in ogni film successivo e che sono ormai marchi di fabbrica di Mission Impossible.

 

Insomma, questo Mission Impossible potrà anche essere datato visto che è del 1996 e le tecnologie sono cambiate ma, allo stesso, tempo, dà vita ad alcuni stilemi della saga e, a prescindere da questo, è un film girato troppo bene e scritto in maniera troppo avvincente per concentrarsi su questo aspetto. È dunque è il primissimo Mission Impossible il migliore della saga.