Cerca
Close this search box.

Recensione – Fidanzata in affitto, il film con Jennifer Lawrence

Uscito lo scorso 21 giugno e tuttora nelle sale, Fidanzata in affitto (No hard feelings), co-scritto e diretto da Gene Stupnitsky, sua opera seconda, è un film del 2023, con protagonisti Andrew Barth Feldman e Jennifer Lawrence e in ruoli secondari Matthew Broderick, Laura Benanti e Natalie Morales. Si elenca di seguito la trama e la recensione del film.

Fidanzata in affitto: la trama del film con Jennifer Lawrence

Maddie Barker è un’autista Uber sulla trentina a cui viene requisita l’auto per mancati pagamenti delle tasse. Vive a Mantauk da tutta la vita nella casa della madre, morta qualche tempo prima. Senza la sua principale fonte di guadagno Maddie va incontro all’esproprio dell’abitazione, decide quindi di rispondere a un annuncio online di Laird e Alison Becker, genitori di Percy, un ragazzo timido e introverso: se Maddie riuscirà a far perdere la verginità al giovane prima della sua partenza per il college riceverà in cambio una vecchia Buick, che le consentirà di riprendere a lavorare ed estinguere il suo debito con il fisco.

 

La recensione di Fidanzata in affitto, una screwball comedy contemporanea sull’iniziazione sessuale

Fidanzata in affitto o, preferibilmente, No hard feelings, cioè “nessun rancore” è una moderna screwball comedy, ossia quella commedia sofisticata, contaminata da gag principalmente slapstick (il cui mezzo è il corpo e le sue goffaggini) e tematiche legate alla sfera sessuale. La screwball comedy per eccellenza è certamente Susanna! (Bringing up baby in originale), che vede protagonisti Cary Grant e Katharine Hepburn e Howard Hawkes dietro la macchina da presa, uscito nelle sale nel 1938. Di fondamentale importanza in questi film è il ritmo incalzante, la caratterizzazione dei personaggi e il ribaltamento dei ruoli: la donna è sicura di sé, intraprendente e autonoma, mentre il maschio è una maschera di insicurezza, timidezza e maldestrezza. Chiaramente la narrazione svelerà che spesso, in determinate situazioni, il gioco funzionerà a parti invertite, mostrando lati nascosti e sorprendenti dei protagonisti, le loro insicurezze e il loro completarsi l’uno nell’altra.

 

 

 

Fidanzata in affitto si attiene ai codici del genere, mettendo in scena una relazione sentimentale tra due ragazzi non solo di estrazione sociale differente, ma anche appartenenti a due diverse generazioni: Maddie è una millennial indebitata fino al collo, mentre Percy è uno zoomer e viene da una famiglia ricchissima. Questi contrasti verranno utili per giustificare le scelte dei personaggi e per presentare un tipo di comicità legata agli stereotipi intorno alle nuove generazioniConsideriamo la sequenza del party per le matricole di Princeton: Percy e Maddie hanno appena litigato nella limousine e il ragazzo, con fare risoluto, entra nella villa che ospita la festa: sta per rivedere una sua amica di qualche anno prima e la situazione sembra favorevole per Percy, intento a perdere la verginità quella sera. Maddie si rende conto di dover essere lei a iniziare sessualmente il ragazzo per ottenere la Buick, e decide di andare a cercarlo. Le persone intorno a lei la guardano strano interrogandosi sulla sua presenza (non molto credibile, ma tant’è).

 

 

 

Lei risponde a tono alle provocazioni e invita due ragazzi a “scoparsi tra di loro”. Si accalcano intorno a lei quasi tutti gli invitati, riprendendola col cellulare e con fare di sfida “Che ci sarebbe di male? Sei forse omofoba?”. Maddie li liquida e si rimette in cerca di Percy. Fa riflettere però questa frecciatina alla generazione Z e arriva inaspettata. Sebbene sia una scelta iperbolica e poco credibile mostrare tutti quei ragazzi ipnotizzati dagli schermi degli smartphone alla festa, colpisce nel segno invece la critica a chi è subito pronto a riprendere una frase estrapolata dal contesto, postarla in rete, bollandola di omofobia, insomma a un modo di fare sbrigativo e accusatorio tutto contemporaneo.

 

Guardando il trailer di Fidanzata in affitto, lo spettatore potrebbe essere incuriosito da diversi fattori, tra cui la presenza di Jennifer Lawrence in una commedia, genere che padroneggia con classe, come anche dalla componente erotica suggerita dalle dinamiche della storia. Una sequenza in particolare presenta un nudo integrale di Jennifer Lawrence. Maddie ha deciso di fare il bagno nuda di notte comandando a Percy lo stesso. Tre ragazzi li vedono dalla spiaggia e rubano loro i vestiti. Maddie esce dall’acqua ingaggiando un combattimento corpo a corpo allo scopo di rientrare in possesso del vestiario. 

 

 

Il nudo integrale dell’attrice non è senz’altro problematico all’interno di un film di questo genere: Maddie, essendo molto più a suo agio col proprio corpo rispetto a Percy, non si pone problemi a esibirlo in vestiti attillati o addirittura integralmente, volendo attivare l’eccitazione del ragazzo. Piuttosto l’effetto in computer grafica che oscura il pube dell’attrice e ne sostituisce il seno, presumibilmente con quello del body double di lei, non convince assolutamente. Tutto il combattimento, che vedrà Maddie reimpossessarsi delle sue cose, risulta un po’ confuso, quasi come se ci si vergognasse a mostrare il tuttoLe sequenze illustrate sono forse le più curiose da osservare all’interno di un prodotto di questo tipo: abbastanza convenzionale e per un pubblico generalista, che però inserisce timidamente, qua e là, riferimenti a tematiche contemporanee, all’isolamento e all’inerzia giovanile, all’indecisione che può bloccarti in un luogo per tutta la vita, al confronto inevitabile e continuo con un passato problematico. Il tutto è sicuramente apprezzabile, ma se fosse stato affrontato meno superficialmente, forse, Fidanzata in affitto, sarebbe una commedia decisamente più cupa.

Voto:
3/5
Alessio Minorenti
3/5
Paola Perri
1.5/5
0,0
Rated 0,0 out of 5
0,0 su 5 stelle (basato su 0 recensioni)
Voto del redattore:
Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

PRO