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Recensione – Ted Lasso 3×09: Lo spogliatoio aux folles

Ad una manciata di puntate dalla chiusura della serie “Ted Lasso”, dal 10 Maggio è disponibile il nono episodio intitolato “Lo spogliatoio aux folles”. Questa volta il filo conduttore è il percorso di Colin (Billy Harris), il quale si ritrova in estrema difficoltà dopo che Isaac (Kola Bokinni), capitano e suo compagno di squadra, ha scoperto la sua omosessualità. Ted (Jason Sudeikis) torna un po’ in disparte, lasciando più spazio ai comprimari di cui proseguono le loro storie, ovviamente racconti legati tra loro. La scelta giusta ad un passo del finale di stagione? Di seguito la sinossi e l’analisi dell’episodio. 

La trama del 9° episodio della 3° stagione 

Il focus di questa nuova puntata è senz’altro la presa di posizione di Isaac nei confronti di Colin. Il capitano è venuto a conoscenza del segreto del compagno di squadra e finisce per ignorarlo oppure respingerlo duramente. Durante una partita contro il Brighton, il rapporto tra i due porta la squadra ha sbagliare una serie di azioni, chiudendo il primo tempo sotto 1-0. Mentre il Richmond rientra negli spogliatoi per l’intervallo, dal pubblico un tifoso rivolge insulti omofobi alla squadra. Isaac decide, allora, di scavalcare le transenne dirigendosi verso l’uomo sugli spalti attaccandolo con rabbia e ricevendo un cartellino rosso dall’arbitro. Una presa di posizione che fa credere alla squadra che il loro capitano sia omosessuale, finché Colin decide allora di fare coming out e resta sorpreso dal grande sostegno dei compagni e degli allenatori. 

 

Nel frattempo Rebecca (Hannah Waddingham) si trova costretta a chiedere all’allenatore in seconda Roy (Brett Goldstein) di presenziare alla conferenza stampa, vista l’impossibilità di Ted. Kent non si presenta e la squadra finisce per fare una figuraccia visto che alla fine davanti ai giornalisti si presenta coach Beard (Brendan Hunt). L’ex capitano del Richmond non se la sente e davanti ai microfoni appare visibilmente poco a suo agio. Dopo una sgridata da parte di Rebecca, però, capisce che il suo ruolo all’interno della società prevede delle nuove ed importanti responsabilità. Roy finalmente tiene una conferenza stampa e, grazie a un aneddoto sul suo passato da calciatore, spiega ai giornalisti che la società non perdona il gesto di Isaac, ma allo stesso tempo cercando di far capire che non sempre si può sapere quello che gli altri stanno passando. Infatti è lo stesso Kent che calma i bollori del capitano e riesce a riportarlo sulla retta via. 

 

Su tutt’altro fronte si sviluppa, invece, la storia di Nate e Jade (Nick Mohammed e Edyta Budnik): la ragazza fa visiva all’allenatore del West Ham, ma vengono interrotti da Rupert (Anthony Head) che invita il suo “ragazzo prestigio” ad una serata in un bar. Una volta arrivato all’appuntamento Nathan scopre che il suo datore di lavoro non è solo, ma è in compagnia di due giovani ragazze. Questa volta, però, il giovane allenatore non cade nel tranello, preferisce rifiutare l’invito per tornare dalla sua Jade. 

“Devi gestire questa parte di te o finirai per mandare all’aria qualsiasi cosa a cui tu tenga davvero.”

La recensione di Ted Lasso: “Lo spogliatoio aux folles”

Lo spogliatoio aux folles” è, forse, uno degli episodi migliori di questa terza stagione. Manca ancora una volta la figura centrale di Ted Lasso, ma questa volta, nonostante il protagonista si trovi più in disparte, sono i comprimari che danno il meglio di loro. Per una delle prime volte è palese quanto il bizzarro allenatore statunitense abbia influenzato tutti coloro che lo circondano. Da Roy a Rebecca, passando per Colin e Isaac, senza dimenticare di quanto ha aiutato Nate a credere di più in se stesso. Ogni singolo personaggio deve molto a Ted, un uomo semplice che ha fatto della sua spensieratezza un marchio di fabbrica inconfondibile. Il suo carisma pervade ogni posto in cui passa e si riflette nel comportamento degli altri, i quali non fanno altro che crescere proprio grazie a lui. 

 

Le storie che compongono questa nona puntata sono ancora tante, forse troppe, ma per la prima volta all’interno di questa nuova stagione, lo stacco tra un passaggio all’altro si fa sentire di meno e la narrazione finisce per risultare più fluida e lineare. Un dettaglio dettato da una visibile crescita di affiatamento tra i membri del cast, una vera e propria famiglia sia all’interno della serie, ma probabilmente anche al di fuori. Si tratta per lo più di attori e attrici sconosciuti ai più, tranne qualche rara eccezione oltre al protagonista che da il titolo alla serie tv. Molti di loro sono già considerati stelle emergenti e senz’ombra di dubbio nel giro di qualche anno calcheranno i palcoscenici più famosi. 

 

Un altro episodio che finisce di diritto tra i più memorabili del prodotto targato Apple TV+. Nonostante i diversi punti di vista, le tante situazioni che si svolgono all’interno di ogni singola puntata oppure il ritmo altalenante visto fin qui non fanno altro che successivamente esaltare i pregi di gusta serie. Dall’incredibile capacità di emozionare il proprio pubblico attraverso una leggerezza disarmante, ma senza scadere nel puro e semplice stereotipo. La prova di forza della squadra, il Richmond, dopo il rientro dagli spogliatoi è la perfetta cornice che contiene tutti quei valori che “Ted Lasso” tenta di passare agli spettatori fin dal primo episodio della prima stagione.

“Meglio o peggio di quanto pensassi?” - “Il secondo miglior modo in cui poteva andare.”

Quanta influenza ha Ted su chi lo circonda?

A differenza dei precedenti episodi, questa volta il pubblico si trova di fronte ad una delle puntate migliori, come scritto in precedenza. Anche se il protagonista e la sua storia vengono messi da parte, in realtà l’influenza di Ted finalmente comincia sempre di più a risplendere anche nei comprimari, i quali si ritrovano ad utilizzare frasi e modi di fare in perfetto stile Lasso. Sapere che questa sarà la chiusura definitiva di queste diverse storie non può che creare dispiacere. Apple TV+, nonostante un catalogo ancora troppo ristretto, ha da sempre abituato il suo pubblico ad un certo tipo di livello di qualità e perdere una serie di questo genere potrebbe far perdere qualche colpo alla piattaforma. L’importante, ovviamente, è che la dodicesima puntata riesca a centrare l’obiettivo di chiudere ogni trama e sotto trama, senza tralasciare nessuno: da Ted, il protaognosita, al giovane Will (Charlie Hiscock), il magazziniere del club. 

 

La storia di Ted sta per volgere alla conclusione ed il pubblico non può far altro che godersi ogni istante dei prossimi tre episodi. Come al solito la speranza è quella di chiudere il cerchio nel migliore dei modi possibile, sicuramente non mancherà un finale dal sapore agrodolce. In fin dei conti “Ted Lasso” racconta una grande storia di vita, giocando sulla quotidianità di persone ordinarie che, in un modo o nell’altro, vivono o finiscono per vivere avventure straordinariamente autentiche. 

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