Articolo pubblicato il 18 Marzo 2023 da Bruno Santini
Di recente, Ben Affleck ha rilasciato importanti dichiarazioni a proposito del suo futuro in DC, con il quale non vuole più avere punti di contatto, neanche per quanto riguarda la regia. L’attore, che ha vestito i panni di Batman in Batman v Superman, Justice League e Zack Snyder’s Justice League, ha raccontato quanto complessa sia stata la realtà vissuta sul set del film, sia per quel che concerne la macchina strutturale di questi ultimi, determinata dal solo green screen, sia per quanto riguarda il rapporto con alcuni registi, come Joss Whedon. Di seguito, sono riportate le sue dichiarazioni.
Le dichiarazioni shock di Ben Affleck sulla DC
In recenti di dichiarazioni, Ben Affleck ha avuto modo di parlare di Zack Snyder’s Justice League, di Joss Whedon (a cui non ha risparmiato un attacco), del metodo di lavoro utilizzato nel suo ultimo film con la DC e delle difficili situazioni personali vissute, soprattutto dal punto di vista della depressione. Queste le sue dichiarazioni:
“Potreste tenere un seminario sulle ragioni del perché questo non è il modo di farlo. Dalla produzione alle decisioni sbagliate a tragedie personali orribili, finendo con un terribile gusto mostruoso sulla bocca. La cosa positiva e geniale è che, alla fine, Zack Snyder è andato alla AT&T e ha detto loro ‘posso darvi un contenuto da 4 ore’. E mi ha chiamato per girare un giorno nel suo giardino di casa. Gli ho detto ‘ci sono dei sindacati, Zack, credo dovremmo trovare degli accordi’, ma me ne sono infischiato, sono andato lì da lui ed ho girato. Ora la Zack Snyder’s Justice League è il film con il voto più alto su IMDB con me nel cast. Ma guardando indietro, dovevo dirigere Batman e Justice League mi ha fatto capire che non era qualcosa fatto per me, che dovevo abbandonare questa saga. Quella è stata la peggior esperienza della mia carriera in un business fatto di pessime esperienze. Mi ha spezzato il cuore. C’è stata questa idea di chiamare qualcuno [Joss Whedon, nb.] che dicesse ‘vi salverò io girando per 60 giorni, riscrivendo un copione intorno a ciò che avete, ho il segreto’. Ma non c’era alcun segreto. E’ stato difficile ed ho iniziato a bere. Ero in un hotel di Londra e bevevo, ho pensato che o bevevo o mi buttavo già dal balcone. Quella non era più una vita, non avevo i miei figli intorno, ero miserabile. Vuoi fare qualcosa di interessante e ti ritrovi in questo costume di gomma con un green screen dietro a recitare battute sui disastri del mondo. E va bene, nulla contro tutto questo, ma non lo trovato più soddisfacente personalmente creativamente. Ero esausto. Ed ho pensato che non volevo più partecipare a qualcosa di simile nella mia vita”