Presentato dalle risate e dallo scalpore dell’Academy, oltre che dal commento di Riz Amhed che, dopo averlo presentato, ha aggiunto un lapidario “No comment”, My Year Of Dicks è sicuramente il prodotto più irriverente che giunge agli Oscar 2023, nonché parte dei candidati al premio di miglior cortometraggio animato, rispetto a The Boy, The Mole, The Fox and The Horse e al più breve The Flying Sailor. Il corto in questione rappresenta una trasposizione animata di Notes to Boys: And Other Things I Shouldn’t Share in Public, il libro comico di Pamela Ribon che viene raccontata nei 25 minuti del prodotto. Di seguito, viene indicata la trama e la recensione di My Year Of Dicks.
La trama di My Year Of Dicks, il cortometraggio di Sara Gunnarsdóttir candidato agli Oscar 2023
Diretto da Sara Gunnarsdóttir, My Year Of Dicks racconta – in cinque capitoli – l’adolescenza di Pamela Ribon e, soprattutto, i complessi anni della perdita della verginità; a partire dagli anni ’90, la ragazza sperimenta il sesso e la masturbazione, avvicinandosi al mondo maschile e cercando di trovare dapprima una persona che sappia soddisfarla, così come da eco di film e video che gelosamente conserva, poi un uomo che possa farle perdere la verginità. Lungo il suo percorso, che viene descritto attraverso un certo tipo di estremizzazione visiva, Pamela incontra numerosi ragazzi che, per ritrosia di fronte al suo essere ancora vergine o per atteggiamenti disgustosi, lasciano la protagonista in uno stato di profondo imbarazzo, soprattutto quando arriva il momento del confronto con suo padre, che decide di parlarne di sesso.

La recensione di My Year Of Dicks
My Year Of Dicks, rispetto a quanto osservato per altri lavori nel campo dell’animazione presentata agli Oscar 2023 sotto forma di cortometraggio (è il caso di The Flying Sailor), presenta sicuramente un enorme passo in avanti sia a proposito dell’animazione, sia relativamente al tema su cui si struttura il prodotto, pur con difetti che si intravedono soprattutto nella gestione dell’effetto irriverenza lungo il cortometraggio stesso. Pur scegliendo un confezionamento adeguato – cinque capitoli dalla durata di circa cinque minuti ognuno – il prodotto perde gradualmente d’intensità, dopo un inizio sicuramente molto incoraggiante e un prosieguo, nel capitolo 2, enormemente convincente.
Purtroppo, gli elementi positivi si fermano a un quarto del cortometraggio, con una narrazione che cerca di trasformarsi, passando da rappresentazione irriverente a modello pedagogico/comportamentale; quello di Pamela Ribon sembra essere uno spiccato senso dell’umorismo che perde di intensità, alla ricerca di una situazione estrema (per quanto la scrittrice assicuri di aver vissuto quanto raccontato) non tanto nella sua rappresentazione, quanto nella resa animata. Il risultato è quello di non riuscire a percepire la narrazione come coerente o scorrevole, per mezzo di una prodotto che sembra voler esercitare costantemente il salto di qualità, ergendosi a cortometraggio dagli intenti femministi, pur non riuscendo nella sua volontà: il risultato è uno sgradevole ceiling capper, che sta nel mezzo essendo un po’ più di un semplice racconto e decisamente meno di un manifesto di gioventù. Eppure, alcuni elementi – tra cui il dialogo con il padre, che viene rappresentato in tutta la sua inconsistenza per mezzo di una splendida resa estetica e di posizionamento – suggeriscono che c’è grande, potenziale, qualità: il cortometraggio avrebbe potuto godere di uno sviluppo meglio basato sul conflitto interiore (metaforicamente rappresentato per mezzo del cromatismo evidente) della protagonista, oltre che sul porre l’accento su quanto gli uomini rappresentati siano effettivamente “dicks”, imbecilli. Manca il coraggio per fare il salto di qualità, per un corto che risente sicuramente della sua produzione stentata – animato principalmente con videochiamate su Meet – e manca dei mezzi adatti per offrire qualcosa di più.

Dove vedere My Year Of Dicks
Dopo l’annuncio di Riz Amhed agli Oscar 2023, My Year Of Dicks ha guadagnato immediatamente 15mila visualizzazioni, che ne fanno sicuramente uno dei cortometraggi maggiormente oggetto di attenzione, se si considera il contesto dell’Academy. Il prodotto è gratuito ed è stato accolto dall’Academy grazie alla categoria For Your Consideration. Caricato su Vimeo, si può vedere My Year Of Dicks dalla piattaforma o dal sito ufficiale del cortometraggio. In alternativa, basterà far riferimento al link seguente.