Recensione – The Flying Sailor, il cortometraggio candidato Oscar 2023

Recensione di The Flying Sailor cortometraggio Oscar 2023

Articolo pubblicato il 23 Febbraio 2023 da Bruno Santini

Candidato agli Oscar 2023 nella categoria di miglior cortometraggio d’animazione, la stessa occupata dal favoritissimo The Boy, The Mole, The Fox and The Horse, The Flying Sailor è un prodotto particolarmente breve, dalla durata di 8 minuti, che vede la firma di Amanda Forbis e Wendy Tilby, due autori che, per quanto abbiano prodotto relativamente poco nella loro carriera, hanno maturato uno stile piuttosto consapevole e rappresentativo. Il cortometraggio candidato agli Oscar 2023, però, appare terribilmente fuori posto, sia per la sua durata (non di certo il problema principale), sia per la rappresentazione che offre. Per saperne di più, si offre una panoramica a proposito della trama e della recensione di The Flying Sailor. 

L’esplosione di Halifax raccontata nel cortometraggio The Flying Sailor

Per meglio comprendere la trama di The Flying Sailor, cortometraggio d’animazione candidato agli Oscar 2023, è bene partire dall’elemento che determina il corto stesso, che rappresenta l’esplosione di Halifax. Si tratta del più grande disastro artificiale della storia umana che abbia preceduto la bomba atomica, con un’esplosione di 2.9 chilotoni che ha provocato una vera e propria tragedia, determinata dallo scontro di due navi (in una giornata particolarmente trafficata per il porto marittimo di Halifax, il cui ruolo fu fondamentale nell’ambito della Prima Guerra Mondiale). 

 

Le conseguenze furono disastrose: il danno minimo venne avvertito fino a 16 chilometri di distanza, mentre fu di 360 chilometri la distanza da cui fu possibile sentire l’esplosione, che provocò ben 25.000 senzatetto. L’ancora della Mont Blanc, nave che venne spazzata via dall’esplosione, fu ritrovata soltanto a 5.5 chilometri di distanza dall’accaduto. 

Recensione di The Flying Sailor

La trama di The Flying Sailor

Il brevissimo racconto di The Flying Sailor mostra un marinaio che, passeggiando casualmente su un molo mentre fuma una sigaretta, vede due navi (di cui una contenente del TNT) scontrarsi, dando vita ad un’esplosione: quest’ultima spazza via tutto, compreso il marinaio che intraprende – così – un viaggio che lo porta fino allo spazio, per poi tornare a terra e schiantarsi contro il fondale marino, miracolosamente illeso. Nell’ambito del suo viaggio, il marinaio ripensa a tutta la sua vita, che gli scorre davanti agli occhi con enorme velocità.  

La recensione di The Flying Sailor, un cortometraggio banale e fuori posto agli Oscar 2023

Pur muovendo certamente da un intento nobile, la rappresentazione di un evento disastroso nella storia umana attraverso un’esplosione artificiale che, prima dello scoppio della bomba atomica, non aveva avuto pari nella storia, The Flying Sailor esaurisce ogni aspetto positivo nei (seppur pochi) minuti di cortometraggio. A partire dal discorso animazione, che chiama in causa un elemento certamente soggettivo nella valutazione dei disegni del cortometraggio, si incontrano numerosi difetti che rendono il prodotto incredibilmente fuori posto nel contesto degli Oscar 2023, oltre che nella categoria di miglior cortometraggio di animazione. 

 

 

Per quanto lo stile del cortometraggio sia piuttosto rappresentativo della carriera dei due autori, Amanda Forbis e Wendy Tilby, l’animazione presentata appare quasi sgradevole, per quanto – lo si ripete a scanso di equivoci – questo elemento costituisca un semplice giudizio soggettivo da parte di chi scrive. Piuttosto ridondante, addirittura eccessiva se si considera che il cortometraggio ha una durata di soli 7 minuti (non considerando i titoli di coda), la presenza di un fallo in primo piano: il suo intento è chiaro, ottenere l’uomo spoglio di ogni orpello e colto nella sua nudità spezzata soltanto da una sigaretta, il simbolo di quel progresso che produce anche elementi disastrosi; tuttavia, nella resa estetica, si tratta di un elemento distrattivo, che cozza con l’intento del cortometraggio che dovrebbe far riflettere lo spettatore a proposito del senso della vita. Relativamente a ciò che il prodotto vorrebbe comunicare, si incontra – purtroppo – la fiera delle banalità: ogni cosa di quanto raccontato all’interno del cortometraggio è il risultato di una narrazione pluridecennale, in cui prodotti molto più intraprendenti, duraturi e compatti hanno tentato di riflettere a proposito di un tema esistenzialista, trovando in 2001: Odissea nello spazio (che The Flying Sailor vuole anche arrogantemente parafrasare) il capostipite di questo elemento. In poche e spicciole parole, ciò che il prodotto mostra è la vita che scorre davanti agli occhi prima di morire, con una serie di immagini/fotogrammi animati e non. 

 

Persino la colonna sonora appare vuota di significato, introdotta semplicemente per contornare il prodotto senza un reale scopo: poiché di inutilità di tratta, oltre che di errore. The Flying Sailor è un prodotto che sceglie assolutamente il formato e la durata sbagliata per raccontarsi, non approfondendo nessun aspetto e rendendo piuttosto stantio ognuno degli elementi presentati: un cortometraggio di cui non si comprende il senso della presenza agli Oscar 2023. 

Voto:
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Christian D'Avanzo
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Gabriele Maccauro
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