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Recensione – Spy x Family: fra fittizio e attuale

Spy-x-Family recensione anime

La storia di Spy x family riesce, un episodio dopo l’altro, a strappare molte risate allo spettatore. L’opera  mostra il genio di Tatsuya Endo, capace di scrivere personaggi contemporaneamente sia quotidiani sia stratificati e fuori dall’ordinario. I protagonisti sono infatti in segreto una spia, un sicario e una esper. Il manga da cui è tratto, serializzato sulla rivista digitale Shonen Jump+, è fra i più popolari del momento, con oltre 20 milioni di copie vendute e 400 milioni di visualizzazioni online. Il mondo e le dinamiche dell’opera sono infatti riusciti a entrare nel cuore degli spettatori, questo non solo grazie a battute e situazioni esilaranti e dalla raffinata scrittura, ma anche grazie ad un’esecuzione che lascia al carisma dei personaggi svolgere un importantissimo ruolo.

La storia di Spy x Family e la trama dell’anime

L’opera è ambientata a Ostania, nazione fittizia in contrapposizione con Westalis, a rappresentare la dualità storica della Germania est e ovest della guerra fredda. Qui vive la spia Twilight, che lavora per Westalis, all’opera con l’operazione Strix, la quale lo costringerà a mettere su una famiglia di facciata in fretta e furia, per potersi avvicinare a un personaggio politico, il signor Desmond, il cui figlio, Damian, frequenta l’Eden college. 

 

Con questo proposito, adotta Anya, una bambina di 6 anni che in realtà è una esper, capace di poter leggere nella mente altrui. Come se ciò non bastasse a causare situazioni fuori dall’ordinario, la donna che sposa, Yor, è in segreto un sicario. Twilight dovrà dunque, sotto il nome di Loid, portare avanti la missione. La storia è un mero pretesto per far legare i personaggi nei contesti più assurdi e divertenti ed è  leggera e spensierata.

Recensione dell’opera Spy x Family 

Spy x Family è un anime divertente e spensierato, capace di attirare gli spettatori in tutte le sue sfaccettature, dai personaggi stratificati all’ambientazione curata e le sotto-trame spassose, capace di far appassionare anche ai comprimari per quanto divertenti siano i contesti in cui sono immersi. L’anime è adatto a tutte le età, sia i più piccoli, che si faranno grosse risate, sia i più grandi, che coglieranno il profondo significato dietro le animazioni dai colori brillanti: non a caso il tutto è ambientato in epoca passata, a quei tempi infatti praticamente tutti avevano una famiglia, con i suoi innumerevoli pregi ma anche i suoi difetti. 

 

Oggi invece sempre più persone intraprendono il viaggio della vita in solitaria, soprattutto, ma non solo, in Giappone. Ciò a causa della sempre più frenetica vita moderna, che ci porta ad essere ora troppo impegnati col lavoro, ora a non avere abbastanza soldi per metter su famiglia, e che, inevitabilmente, fa cadere nella trappola della volpe e l’uva di esopiana memoria, facendo credere che non si ha bisogno di una famiglia, che porta solo problemi, senza invece far vedere quanto possa dare senso alle giornate prendersi cura di persone speciali e, allo stesso, ricevere il loro amore. Non a caso il pubblico ama così tanto Anya, il personaggio di sicuro meglio riuscito proprio perché incarna a pieno non solo il significato dell’opera, ma anche la sua ossatura portante scanzonata e infantile. Uno stile colorato e delle gag esilaranti che rimandano al significato profondo dell’anime: il giudizio non può che essere più che positivo. 

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