Articolo pubblicato il 30 Novembre 2022 da Bruno Santini
Chainsaw Man giunge al suo ottavo episodio sulla piattaforma di streaming Crunchyroll; ancora una volta, l’anime continua con la sua ascesa e il miglioramento dei suoi caratteri narrativi e strutturali. Nell’episodio 1×08, infatti, la storia rappresentata viene completamente sconvolta, per mezzo di una serie di espedienti narrativi che hanno sorpreso ogni spettatore. Per questo motivo, si immagina che Chainsaw Man giunga finalmente verso una sana narrativa più complessa, che permetterà di comprendere le sorti dei personaggi. Di seguito, viene presentata la trama e la recensione dell’ottavo episodio di Chainsaw Man.

La trama dell’episodio 1×08 di Chainsaw Man
L’ottavo episodio di Chainsaw Man ripercorre quanto osservato al termine della puntata 1×07 dell’anime, con una prospettiva differente. Se in quest’ultimo era stato Denji a osservare la proposta di Himeno, all’inizio dell’ottavo viene evidenziato il POV della donna. A seguito del rifiuto del “motosega”, i due decidono di stringere un pazzo: Denji aiuterà Himeno a conquistare Aki, la donna permetterà al ragazzo di far sì che Makima si innamori di lui.
La vita dell’intera Divisione di Pubblica Sicurezza viene improvvisamente sconvolta: Makima, in treno verso Kyoto, viene colpita alla testa da un colpo di pistola sferrato da ignoti, così come tutti gli altri membri della Divisione. Aki, Himeno, Denji e Power vengono attaccati da un uomo che, dopo aver mostrato la foto di suo nonno al protagonista dell’anime (membro della Yakuza che commissionava lavori a Denji), attacca tutti colpendo sia il ragazzo che Himeno. Aki utilizza per la prima volta la katana contro l’uomo, che si rivela essere il Diavolo maledizione: con tre colpi mortali, che avrebbero dovuto sconfiggere l’avversario, Aki sembra uscire apparentemente vincitore. Tuttavia, il Diavolo maledizione viene raggiunto da una misteriosa donna, che lo rianima e gli chiede di non sottovalutare l’avversario: l’uomo, dalla struttura visivamente simile a quella di Chainsaw (con chiodi al posto delle motoseghe), dimostra una velocità incredibile, colpendo Aki e portandolo quasi alla morte. Himeno tenta di difendere il senpai, affidando il suo intero corpo al Ghost, ma viene sconfitto dal serpente della misteriosa ragazza.
La recensione dell’ottavo episodio di Chainsaw Man
Come nella più concreta delle tradizioni anime, Chainsaw Man sa far valere la legge secondo la quale – a seguito dei primi 5 episodi – la narrazione inizia a diventare concentrata e ricca di un pathos crescente in termini di climax: l’ottavo episodio rappresenta il culmine di quanto osservato in un ideale prologo della serie, inaugurando i caratteri di una saga che vedrà sicuramente impegnati i protagonisti con il Diavolo pistola. Per quanto le loro identità non siano state ancora chiarite, gli uomini che colpiscono i membri della Divisione di Pubblica Sicurezza sembrano essere scagnozzi del Diavolo, ordinati su livelli di forza differenti (chi spara semplicemente, chi si trasforma in demone, chi controlla un Diavolo come Aki e Himeno); dal punto di vista narrativo, al di là di questo aspetto, sorprende quella che sembra essere la probabile morte di tutti i personaggi – Makima è stata colpita alla testa, Denji e Himeno al cuore -, un espediente che era stato utilizzato anche di recente in Attack On Titan, in cui il protagonista Eren sembrava essere morto per mano di un gigante all’inizio dell’anime: in quel caso, la trasformazione del ragazzo in Gigante d’Attacco era apparsa piuttosto improvvisa, per chi non avesse letto il manga, dunque ci si attende che anche in questo caso almeno Denji e Makima sopravvivano, attraverso alcuni espedienti che verranno mostrati sul piccolo schermo.
Indisturbati, ancora, i continui rimandi ad un certo tipo di cinematografia moderna che viene citata – con riferimenti particolarmente espliciti – attraverso alcune scelte stilistiche: in questo caso, l’inquadratura del piede di Himeno ricorda molto lo stile tarantiniano, soprattutto nel momento in cui quest’ultimo acquisisce connotazioni puramente sessuali. Stesso dicasi dei POV alla Gaspar Noè, che inquadrano quest’ultima intenta a bere una birra mentre flirta con il giovane motosega. Abbandonato l’ambito soft-porn dell’inizio della puntata, l’azione è diventata poi protagonista per mezzo di uno sconvolgimento da cui è difficile riprendersi: le prossime puntate si immaginano essere di transizione verso una fase che dovrà essere introdotta al meglio.