The Toxic Avenger: la classifica di tutti i film dal peggiore al migliore

La classifica di tutti i film della saga di The Toxic Avenger, partendo dal peggiore fino ad arrivare al migliore: quale titolo con questo anti-eroe iconico conquista il podio?

The Toxic Avenger è la saga per eccellenza quando si pensa al cinema indipendente fuori da qualsiasi schema e da qualsiasi logica produttiva tradizionale. Infatti è il franchise che ha lanciato la Troma, la casa di produzione famosa per aver fatto numerosi film a bassissimo budget, ma pieni di soluzioni tecniche e narrative originali e politicamente scorrette, sfidando i tipici canoni di Hollywood. Il celebre Vendicatore Tossico è infatti il personaggio simbolo della troma, ma qual è il suo capitolo più riuscito? In occasione dell’uscita del remake è stata realizzata la classifica di tutti i film di The Toxic Avenger dal peggiore al migliore.

5) The Toxic Avenger (2025) di Macon Blair

Il remake di The Toxic Avenger si prende la responsabilità di voler portare l’iconico eroe deforme nella contemporaneità ed è, attualmente, il film della Troma con il budget più alto di sempre (seppur coprodotto dalla Legendary). Tuttavia, nonostante i maggiori mezzi a disposizione e l’ottimo cast (in particolare Peter Dinklage e Kevin Bacon in forma), la sensazione è quella di vedere un’opera che rinuncia alla propria anarchia per fare qualcosa di più adatto al un pubblico generalista. C’è il black humour ed il sangue non manca, ma è difficile trovare scene esagerate che non siano già state viste in un film per il grande pubblico vietato ai minori. Gli stessi film di James Gunn (allievo della Troma), anche quando quest’ultimo deve rispettare il rating per famiglie nelle opere di Guardiani Della Galassia, appaiono più rivoluzionarie nell’originalità e nell’esagerazione, mentre questo remake sembra avere il freno a mano. L’approfondimento dei temi sociali e dell’outsider all’interno della comunità risultano abbastanza superficiali, ma l’opera si salva grazie a delle gag riuscite e alla spensieratezza dei personaggi, pur rimanendo un filmetto senza infamia e senza lode. Di certo è il film peggiore della saga.

4) The Toxic Avenger – Part II (1989) di Lloyd Kaufman e Michael Herz

La bellezza del secondo capitolo della saga è l’intenzione di essere un cartone animato vivente, con gag scorrette ma anche grottesche e creative. Come non amare il momento in cui Toxie prende un criminale affetto da nanismo e lo trasforma in un pallone da basket? Oppure il momento in cui condisce un uomo con le verdure mentre lo sta ustionando dentro una vasca da bagno. Tante gag alla Tom e Jerry che finiscono anche per rompere la quarta parete, anticipando Deadpool e non solo. Tuttavia il film non riesce a stare dietro alla sua stessa esagerazione, dal momento che rinuncia quasi completamente alla satira che ha reso grande il primo capitolo e l’opera somiglia più ad un gigantesco tour turistico in Giappone piuttosto che un lungometraggio con una struttura narrativa coerente e compatta. Nonostante il suo enorme difetto narrativo, la sua voglia di costruire sequenze fuori dagli schemi lo fanno apparire sicuramente creativo e divertente e decisamente più coraggioso del remake. Il peggior sequel della saga di The Toxic Avenger, ma con tanta voglia di fare.

3) Citizen Toxie: The Toxic Avenger IV (2000) di Lloyd Kaufman e Michael Herz

Se si volesse creare una copia fisica della definizione “Totalmente fuori di testa“, probabilmente non ci sarebbe bisogno perché basterebbe possedere il dvd di questo quarto film. La scorrettezza, tra scene piene di sangue, sperma, budella e diarrea, fa apparire tutti i capitoli precedenti come opere per bambini se si guarda soltanto il tono ed il sangue. Uscito per celebrare l’inizio del nuovo millennio, è una lettera d’amore a tutto il cinema indipendente (infatti ci sono vari omaggi alle opere precedenti della Troma) che ha il coraggio di sperimentare e di provocare. La citazione a Quarto Potere di Orson Welles nel titolo non si limita solo a scomodare un capolavoro per gioco ma lo fa anche per lanciare un messaggio: non c’è differenza tra le opere dei grandi registi e chi ha soltanto una videocamera e un po’ di sangue finto finché la voglia di raccontare qualcosa è sincera. Nel nuovo millennio nasce il digitale, ma l’anarchia e la ribellione della Troma rimane eternamente. Non mancano gag satiriche geniali, come le persone affette da handicap che sono scorrette e spietate come gli altri cittadini, oppure anche sensibili e premurosi, cancellando ogni differenza di classe, oppure le frecciate ai politici e al fanatismo religioso. Durante l’esplorazione della dimensione alternativa (che omaggia Star Trek), il film soffre di cali di ritmo a causa di alcune scene fini a sé stesse, ma la sua anarchia lo rende un’opera unica nel suo genere, anche se non è per tutti.

2) The Toxic Avenger – Part III: Last Temptation Of Toxie (1989) di Lloyd Kaufman e Michael Herz

Che cosa succede se il Vendicatore Tossico combatte contro il Diavolo? E soprattutto, come fare se il budget è molto basso? Lo stesso film scherza esplicitamente sulla mancanza di denaro, eppure ciò non impedisce ai registi di voler creare una pellicola spettacolare in cui i trucchi del mestiere permettono inseguimenti, sparatorie e sequenze body horror accompagnati da gag cartoonesche e demenziali. E in questo concentrato di follia ci sono tanti dettagli notevoli, tra cui l’idea della mostruosità legata non all’aspetto, bensì all’ossessione del capitalismo, denunciato in tutta la sua parte effimera che si aggrappa all’inquinamento e all’oppressione delle coscienze morali ed individualiste. La fede, tirata fuori con molta spensieratezza, si regge sulla comunità e sull’unicità di Toxie, essere deforme ma simbolo di libertà esattamente come il cinema della Troma che si distingue da quello delle grandi major (le quali vengono anche prese in giro all’inizio del film). Un’opera con una comicità graffiante e delirante che sembra realizzata da Sam Raimi se quest’ultimo avesse assunto droghe, ma nel senso più positivo del termine grazie alla sua originalità ed al coraggio di non avere limiti anche nelle condizioni più difficili. Il miglior sequel della saga di The Toxic Avenger.

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1) Il Vendicatore Tossico – The Toxic Avenger (1984) di Lloyd Kaufman e Michael Herz

E al primo posto della classifica non poteva non esserci il capitolo originale, il quale ha un’importanza storica che ha segnato l’inizio della filmografia anarchica della Troma con il suo cinema scorretto a bassissimo budget. Probabilmente il più cattivo della saga che non risparmia nemmeno bambini e animali, messi in pericolo dalla prepotenza dell’uomo che però nasce dall’ideologia reaganiana tanto in vigore nel periodo in cui è uscito. Qui i ragazzi ricchi e muscolosi non sono gli eroi, bensì gli oppressori che si eccitano al pensiero di pestare e massacrare innocenti. Il vero eroe diviene un ragazzo ignorato da tutti che, proprio a causa delle cattiverie, si trasforma in un essere deforme. Anticipando di pochi anni il cinema di Tim Burton, per la prima volta il fascino dell’eroe viene rappresentato da un essere brutto di aspetto ma di buon cuore e capace di essere capito soprattutto da una donna che non può vedere (e che quindi non può giudicare). L’America reaganiana si fonde automaticamente con l’egoismo dei politici, i quali sono ritratti come dei palesi neonazisti che infettano le forze dell’ordine per creare corruzione e regimi dittatoriali. L’outsider è l’unica fonte di salvezza di un paese alla deriva. Ed al di là dell’incredibile profondità, ci sono anche dei forti omaggi al cinema di genere come i film d’arti marziali e lo slasher, senza contare tocchi egregi, tra cui la mutazione del protagonista che si rifà al cinema di David Cronenberg. Il Vendicatore Tossico: The Toxic Avenger non è solo il miglior film della saga, ma è anche una delle più grandi opere degli anni 80.