Roast in Peace: a morire è stata la professoressa di inglese

Arriva su Amazon Prime Video una nuova serie tv comica di evidente influenza americana e con volti noti della comicità e della stand up comedy nostrana. Ma Roast in Peace merita davvero la visione?
La recensione della nuova serie tv di Amazon Prime Video, Roast in Peace

Disponibile dal 9 ottobre, Roast in Peace è la nuova serie comedy di Amazon Prime Video, che riprende un format americano e che segue la scia del successo di LOL, altro prodotto di punta della piattaforma streaming. Con episodi della durata di circa 20-35 minuti, a condurre le 6 puntate di questa prima stagione è Michela Giraud, con Corrado Nuzzo, Maria Di Biase, Edoardo Ferrario, Beatrice Arnera, Stefano Rapone e Eleazaro Rossi ad occuparsi dei monologhi e Selvaggia Lucarelli, Roberto Saviano, Elettra Lamborghini e Francesco Totti nel ruolo dei defunti. Ma di cosa si tratta precisamente? A seguire, trama e recensione della prima stagione di Roast in Peace.

Di cosa parla Roast in Peace? La trama della nuova serie di Amazon Prime Video

Dopo il successo di LOL, Amazon Prime Video torna con una nuova serie comedy tratta da un noto format statunitense che cerca di replicarne il successo. La prima stagione di Roast in Peace è disponibile dal 9 ottobre sulla piattaforma streaming ed è formata da 6 episodi con una durata che oscilla tra i 20 e i 35 minuti. Ma di cosa si tratta esattamente? La trama è estremamente semplice: un gruppo di comici si alterna in monologhi dedicati ad un defunto del mondo dello spettacolo, con l’obiettivo però non di esaltarlo o di tesserne le lodi ma di criticarlo, metterlo alla berlina, sottolineandone difetti ed errori e senza che esso abbia l’opportunità di replicare. In questa prima stagione, il ruolo di comici è stato ricoperto da Corrado Nuzzo, Maria Di Biase, Edoardo Ferrario, Beatrice Arnera, Stefano Rapone e Eleazaro Rossi, mentre quello dei defunti da Selvaggia Lucarelli, Roberto Saviano, Elettra Lamborghini e Francesco Totti.

Corrado Nuzzo, Maria Di Biase, Edoardo Ferrario, Beatrice Arnera, Stefano Rapone e Eleazaro Rossi in Roast in Peace (2025), nuova serie di Amazon Prime Video

La recensione di Roast in Peace: quanto ci piacciono gli americani

Di per sé, il verbo to roast significa arrostire, tostare e viene utilizzato più che altro per riferirsi a preparazioni in cucina. Come spesso accade però, alcune parole assumono un significato totalmente diverso rispetto a quello originale e dunque, nello slang statunitense, viene spesso utilizzato per criticare duramente una persona, metterla alla berlina, prendere in giro qualcuno. Da ormai più di 20 anni poi, esiste Comedy Central Roast, una serie di speciali del suddetto canale televisivo che consiste nell’invitare una decina di persone che, a turno, hanno l’obiettivo di “roasting” gli altri, portando così ad una sorta di folle battle royale senza esclusione di colpi. Il primo di sempre è ormai datato 10 agosto 2003, mentre dal 2019 ne sono stati messi in onda addirittura 17. Una spiegazione forse noiosa, ma necessaria per comprendere uno dei più grandi mali che affligge il nostro paese: la sempre più costante incapacità di scrivere e produrre prodotti che siano davvero originali.

Il punto, come verrebbe da pensare, non è che in Italia Roast in Peace arrivi soltanto adesso, con tanti anni di ritardo, ma proprio che ci arrivi: siamo ormai incapaci di capire che non tutto è per tutti e che un programma de genere, in Italia, ha vita breve. Ciò che invece siamo bravissimi a fare è copiare gli americani, da sempre e sempre più un punto di riferimento per noi ma no, negli Stati Uniti non fanno tutto giusto (chi l’avrebbe mai detto) e di certo non facciamo tutto giusto noi. Ecco allora che su Amazon arriva un’altra minestra riscaldata priva d’identità, in cui non credono neanche i concorrenti e che, come LOL, è destinata a morire molto presto. Insomma, un fuoco di paglia.

Ci si poteva limitare ad un prodotto mediocre, sopportabile vista la sua durata minima, ma ovviamente non ci siamo fermati qui ed abbiamo tirato fuori un’arma che, quando vogliamo, sappiamo usare come nessun’altro al mondo: l’ignoranza. Sì perché la lezione fatta poco fa sul significato del verbo “to roast”, su come esso si sia trasformato nel gergo americano e su come Comedy Central lo abbia reso di uso comune grazie ai suoi speciali, non è stata seguita dagli studenti di Roast in Peace, che hanno deciso di lasciare a casa cattiveria, irriverenza ed inventiva per limitarsi ad un compitino spesso e volentieri irritante: il fatto che nessuno abbia avuto addirittura il coraggio di distruggere Francesco Totti, limitandosi a qualche battuta sui congiuntivi sbagliati e sul matrimonio con Ilary Blasi, è un esempio di come questo format, in Italia, non possa funzionare, a maggior ragione se poi questi problemi ce li facciamo per un calciatore: negli Stati Uniti, per intenderci, si è scherzato sul padre di Pete Davidson, pompiere morto l’11 settembre ed ha partecipato anche uno come Barack Obama. Da noi non Jeff Ross non c’è o sta ben attento a non palesarsi, perché un roast di Giorgia Meloni potrebbe leggermente sfuggire di mano.

Qualche battuta piacevole ovviamente è presente ma, se pensiamo al fatto che sono stati presi alcuni tra gli stand up comedians più importanti e bravi d’Italia per questa prima stagione, non possiamo neanche immaginare cosa potrebbe succedere addirittura abbassandone il livello anche perché, altra differenza con gli americani, i nostri pezzi grossi non sono neanche interessati a partecipare ad una carnevalata del genere. Sarà per la prossima volta. Forse.

La locandina ufficiale della nuova serie di Amazon Prime Video, Roast in Peace
Roast in Peace
Roast in Peace

Con la conduzione di Michela Giraud, arriva su Amazon Prime Video Roast in Peace, nuova serie comedy d'ispirazione americana e composta da 6 episodi.

Voto del redattore:

4 / 10

Data di rilascio:

09/10/2025

Regia:

Alessio Pollacci

Cast:

Michela Giraud, Stefano Rapone, Edoardo Ferrario, Beatrice Arnera, Eleazaro Rossi, Corrado Nuzzo, Maria Di Biase, Selvaggia Lucarelli, Roberto Saviano, Elettra Lamborghini e Francesco Totti.

Genere:

Commedia

PRO

Alcune battute azzeccate ma del tutto casuali
L’incapacità di concepire un contenuto che sia per una volta originale
L’evidente incomprensione circa il significato di roasting