Together è un originalissimo body horror sentimentale

Together è un film horror diretto da Michael Shanks, interpretato da Alison Brie e Dave Franco, distribuito nelle sale cinematografiche italiane da mercoledì 1 ottobre 2025. Di cosa si tratta e, più nello specifico, com’è Together? La recensione.
Recensione Together, film horror del 2025

Together è un nuovo film horror che ha destato l’interesse di critica e pubblico, dato che è stato anche presentato in anteprima in occasione della 78esima edizione del Locarno Film Festival. Si tratta di un lungometraggio che segna l’esordio alla regia di Michael Shanks, mentre la coppia di protagonisti è interpretata da Alison Brie e Dave Franco. Together è stato distribuito al cinema in Italia da I Wonder Pictures a partire da mercoledì 1 ottobre 2025, e ha una durata di circa 102 minuti. Inoltre, siccome il film è una produzione statunitense con co-produzione australiana, ancor prima della proiezione al Festival di Locarno c’è stata quella di apertura alla 72esima edizione del Sydney Film Festival, precisamente il 15 giugno 2025.

Prima di arrivare in sala, Together ha preso parte a dei festival e ha fatto parlare di sé, anche per la sua particolare e intricata trama. Il film d’esordio di Shanks ha come protagonisti la coppia formata da Millie (Alison Brie) e Tim (Dave Franco), che si ritrova a dover affrontare vari problemi in seguito al trasferimento in una nuova casa situata tra i boschi di una remota campagna. I due fanno infatti fatica ad adattarsi, ma ciò che li sconvolgerà del tutto, mentalmente e soprattutto fisicamente, saranno le conseguenze dell’incontro con una misteriosa forza soprannaturale.

Alla luce di ciò, com’è allora Together? Di seguito la recensione del film horror diretto da Michael Shanks e con Alison Brie e Dave Franco protagonisti.

Recensione Together, film horror del 2025
Frame tratto dal film horror Together (Michael Shanks, 2025), distribuito in Italia da I Wonder Pictures

La recensione di Together: l’originalità si muove tra il sentimentale e il body horror

Con Together, Michael Shanks segna il suo (folgorante) esordio alla regia e realizza un body horror dalle immagini fortemente suggestive. Sin dalle primissime scene, lo sguardo non si stacca mai dal corpo e dalla mente della coppia protagonista, Millie e Tim, mostrando da subito un certo distacco emotivo tra i due, anche di fronte un ampio gruppo di amici e familiari. Pochi scambi di sguardi e alcune battute caratterizzano velocemente entrambi, permettendo di conseguenza allo spettatore di ricavare diverse informazioni su di loro sia in quanto individui che in quanto coppia, in medias res, e senza ricorrere ad altri strumenti come per esempio i flashback. Il trasferimento in campagna è lo step che porta Millie e Tim ad isolarsi completamente, e di fatto, a parte un altro paio di personaggi di contorno, si assisterà senza poterne fare a meno all’evoluzione della loro storia d’amore.

Le immagini del film pulsano di vita, raccontano in totale autonomia, e questa sua forza era già stata evidenziata dal trailer, stranamente privato di dialoghi e formato soltanto da immagini e musica. Il primo ingresso nella nuova casa, infatti, viene percepito come un momento di falsa felicità, poiché la coppia sembra già distante, lasciando presagire come il nuovo ambiente sarà terreno di incontro-scontro, una “gabbia” contraddistinta dalla tensione invisibile. Non a caso, durante l’ultima notte nel vecchio appartamento si manifestano insieme l’insicurezza e la paura acutizzati dal trauma di Tim, e poi con uno stacco si passa direttamente al risveglio nella nuova abitazione, rimarcando quindi una spaventosa continuità.

Inoltre, l’incipit di Together e lo scenario di campagna evocano rispettivamente La cosa (1982) e Blob – Fluido mortale (1958), oltre a dialogare con Brood – La covata malefica (1979) – e David Cronenberg in generale, ovviamente – e i recenti Il colore venuto dallo spazio (2019) e The Substance (2024), ma Shanks è comunque in grado di generare una sua personalissima formula, muovendosi con originalità tra il sentimentale e il body horror. Il contatto tra Millie e Tim e la forza soprannaturale presente nella grotta, nello specifico in una pozza d’acqua, è il passo successivo alla situazione iniziale, rappresenta cioè il conflitto che paradossalmente rianima una relazione in apparenza destinata a morire, o che è addirittura già morta. La grotta infatti si fonde con i protagonisti attraverso l’acqua, facendo le veci del loro inconscio e mostrando il desiderio di “ritorno al grembo” e di fusione primordiale; quando Tim si sveglia nel cuore della notte, ciò che vede sembra un enorme utero dal quale lui e Millie usciranno in una nuova condizione fisica.

A far risaltare l’idea di pericolo non ci sono soltanto i corpi premonitori degli animali (cani e ratti), poiché Shanks si affida poi all’utilizzo del colore rosso, il quale non è soltanto simbolo della passione, ma diventa un segnale di allerta ogni qualvolta viene chiamato in causa – anche attraverso il sangue -, suggerendo lo sconfinamento dell’amore in ossessione. In Together il body horror è l’espediente attraverso cui il regista decide di mettere in scena i pericoli della co-dipendenza, dell’amore come attrazione che consuma e della perdita del sé, ma anche il desiderio di completezza seguito dalla paura dell’abbandono. Questi aspetti invisibili diventano visibili tramite la fusione dei corpi, un’unione impossibile da sciogliere, perciò il body horror diventa qui metaforico e non più soltanto un impianto visivo.

Together è un horror raro: non spaventa abbondando con il sangue, ma con un concetto esistenziale

Curioso notare come i protagonisti di Together siano anche specchio l’uno dell’altro, ragion per la quale i rispettivi corpi vogliono – con determinazione – unirsi tra loro, accennando all’amore con una connotazione narcisistica. Le scene più agghiaccianti consistono proprio nella forza magnetica tangibile e pericolosissima, caratteristica accentuata dalla (non?)volontà di assorbire l’altro sia fisicamente (mangiandone i capelli) che sessualmente (la scena del bagno), rinvigorendo ciò che in precedenza sembrava perduto, una sete implacabile provata reciprocamente.

Millie e Tim si dicono che il corpo non risponde più alla mente, eppure il cortocircuito di cui parlano non regge perché tutti e due temono di essere lasciati e dimenticati, si sentono asfissiati, ma non riescono a trovare un equilibrio. Ciò che ne consegue è esagerato, grottesco, perturbante, come dimostra l’aggiunta dell’ironia, positivamente spiazzante, nei momenti di tensione. L’orrore, dunque, è innescato dalla loro immaturità sia individuale che in quanto coppia, sul piano emotivo (il dirsi “ti amo” in automatico; il voler stare sempre insieme in ogni situazione) e su quello fisico (non vanno a letto insieme per mesi; Tim non prende nemmeno la patente; invadono continuamente lo spazio dell’altro).

Il finale di Together viene preceduto da un elemento folk horror: la scoperta del culto basato sulla scelta di fondersi non fa altro che incarnare il conformismo emotivo e l’illusione di aver trovato la soluzione definitiva. Questo elemento è l’esasperazione della pressione sociale di essere “uno” senza dover preservare spazi separati, come intuito quando ci si è trovati di fronte i banali post su Facebook delle coppie. Infatti, la relazione sentimentale nel film viene rappresentata come una sorta di malattia psicosomatica, tanto che l’ultimo abbraccio sottolinea l’arrendevolezza di Millie e Tim, i quali si fondono e hanno una “nuova nascita” senza soggetto.

Potrebbe sembrare una cornice da lieto fine, poiché l’amore assoluto ha portato due individui a diventarne uno gender fluid, eppure in un finale così poetico riecheggia il terribile paradosso di non avere più nulla da condividere con l’altro. In Together, Shanks palesa il mito platonico dell’androgino e mostra il lato oscuro del ritrovare la propria metà perduta, senza sentire il bisogno di spaventare abbondando con il sangue, confezionando un body horror dalle molteplici declinazioni, dalla psicologia alla filosofia, mostrando fluidamente l’ambiguità esistenziale dell’amore e dell’identità che non hanno più confini.

Recensione Together, film horror del 2025
Together
Together

Together è un film horror del 2025 la cui storia ruota attorno alla "inseparabile" coppia composta da Tim e Millie. I due si ritrovano in una strana situazione dopo essersi trasferiti in una casa in campagna, lontani da tutti e tutto, anche perché sono entrati in contatto con una misteriosa forza soprannaturale.

Voto del redattore:

9 / 10

Data di rilascio:

01/10/2025

Regia:

Michael Shanks

Cast:

Alison Brie, Dave Franco, Damon Herriman, Sunny S. Walia, Jack Kenny, Mia Morrissey, Sarah Lang, Karl Richmond, MJ Dorning, Tom Considine, Charlie Lees, Melanie Beddie, Rob Brown

Genere:

Horror

PRO

Lo stile visivo maturo: le immagini parlano da sé
Il body horror come metafora dell’amore, della dipendenza e della perdita del sé
Shanks si muove con originalità tra il sentimentale e il body horror: non spaventa abbondando con il sangue, ma con una particolare condizione psicofisica
La riflessione sull’identità: la storia della coppia innesca un ampio discorso esistenziale
Nessuno