Il professore e il pinguino, piace vincere facile?

Ispirato a fatti realmente accaduti, il film diretto dal regista Peter Cattaneo esce nei cinema di tutta Italia: qual è il risultato de Il professore e il pinguino?
La recensione de Il professore e il pinguino, con Steve Coogan

Presentato in anteprima mondiale alla quarantanovesima edizione del Toronto International Film Festival e distribuito nelle sale cinematografiche britanniche il 18 aprile 2025, mentre in quelle italiane a partire dal 9 ottobre dello stesso anno grazie al contributo di Notorious Pictures. Diretto dal regista Peter Cattaneo, il biopic ha come protagonista l’attore Steve Coogan (Stanlio & Ollio) con la partecipazione del candidato all’Oscar Jonathan Pryce (I due papi). Ma qual è il risultato del Il professore e il pinguino? Di seguito la recensione e la trama ufficiale del film.

La trama de Il professore e il pinguino, il film di Peter Cattaneo

Oltre ad essere tratto da una storia vera, il lungometraggio è la trasposizione cinematografica dell’autobiografia scritta dallo stesso Tom Mitchell intitolata The Penguin Lessons, pubblicata nel 2015. Ma di cosa parla quindi Il professore e il pinguino? Di seguito la trama ufficiale del film diretto da Peter Cattaneo:

“Il cinico professore inglese di nome Tom Michell si trasferisce in Argentina per insegnare in un prestigioso college. Quando salva un pinguino da morte certa su una spiaggia ricoperta di petrolio, Tom si ritrova, senza volerlo, a fare amicizia con il tenero animaletto e a prendersene cura, arrivando a coinvolgerlo come insolito assistente durante le sue lezioni. Riuscirà un pinguino a trasformare una classe di ragazzi ribelli in studenti modello e a cambiare per sempre la vita del Professor Michell?”

La recensione de "Il professore e il pinguino" (2024), in uscita al cinema in Italia a partire dal 9 ottobre 2025.

La recensione de Il professore e il pinguino, con Steve Coogan

Gli animali al cinema hanno sempre avuto un forte potere attrattivo nei confronti del pubblico, non solo ai più piccoli come sarebbe logico pensare ma anche in quello degli adulti. La sensibilità nei confronti della fauna (selvatica e non) è giustamente aumentata nel corso degli anni e ha portato ad una maggior tutela nei loro riguardi anche in termini legislativi, soprattutto in chiave di salvaguardia, custodia e prevenzione. Per molte persone un animale può diventare l’aiuto di cui ha bisogno, quelli domestici poi sono a ragion veduta considerati parte del nucleo familiare, poiché in grado di dimostrare affetto verso i loro “padroni”. Ne sa qualcosa Tom, il protagonista della storia narrata nel film in questione, un uomo di mezza età che naviga tra l’indifferenza generale e l’insoddisfazione personale, quest’ultima causata da un grave fatto doloroso in grado di segnare definitivamente la sua vita.

Com’è intuibile dal titolo, sarà proprio un pinguino a dare il la ad un percorso di evoluzione del personaggio, indubbiamente interpretato da un bravo Steve Coogan, sbloccandolo dal punto di vista della sensibilità in modo da rapportarsi poi con atteggiamento diverso verso chi gli sta attorno. Fin dalle prime battute è chiaro quanto l’identità della pellicola appartenga alla commedia per famiglie, quelle classiche visioni da domenica pomeriggio la cui attenzione è sollecitata dal fatto che si tratti di fatti realmente accaduti e appunto dalla presenza di un interprete sui generis. Allo stesso modo si capisce benissimo dalla prima inquadratura come l’intento della regia sia di toccare le corde emotive del pubblico ogni volta che il pinguino compare in scena, tutto studiato in vista del finale strappalacrime e commovente, dove il ricatto emotivo è servito su un piatto d’argento.

Di principio non ci sarebbe nulla di male (anzi) nel creare alchimia ed empatia tra l’animale e gli spettatori, qualora però il contesto lo permetterebbe senza causare stridio. Il professore e il pinguino si sviluppa all’interno di un’ambientazione storica ben precisa: il colpo di Stato in Argentina del 1976 e la conseguente dittatura militare; all’interno quindi di un clima teso e caratterizzato da repressioni e sparizioni di ogni tipo. Partendo dal presupposto che la drammaticità della situazione è edulcorata all’estremo e non si percepisce minimamente, il film diretto da Peter Cattaneo ha la colpa di mettere al primo posto la sorte dell’animale rispetto a quella dell’essere umano, rischiando in più di un’occasione di varcare i limiti dello scandalo.

Per essere più specifici, la sorte dei personaggi vittime dei soprusi dittatoriali passa in secondo se non addirittura in terzo piano, messa in disparte per lasciare spazio al sentimentalismo animalista da quattro soldi tipicamente occidentale che non ha nulla a che fare con il genuino interesse e amore nei confronti delle creature a due/quattro zampe. Guardando altrove non si trova di meglio, ad esempio il rapporto insegnante-studenti per nulla accattivante, una parabola narrativa assai scontata in cui la partenza è ostica e diffidente per poi prevedibilmente migliorare nel corso del tempo, senza che vi sia purtroppo vi sia una sola scena capace di rimanere impressa nella mente, nonostante alcune situazioni comiche possano a tratti funzionare.

Trailer ufficiale de Il professore e il pinguino, diretto da Peter Cattaneo
La recensione de Il professore e il pinguino, con Steve Coogan
Il professore e il pinguino (The penguin lessons)
Il professore e il pinguino (The penguin lessons)

"Nel 1976 un inglese disilluso va a lavorare in una scuola in un'Argentina divisa e la sua vita cambia quando salva un pinguino orfano dalla spiaggia."

Voto del redattore:

4 / 10

Data di rilascio:

09/10/2025

Regia:

Peter Cattaneo

Cast:

Steve Coogan, Julia Fossi, Jonathan Pryce, Vivian El Jaber, David Herrero, Björn Gustafsson, Brendan McNamee, Joaquín Lopez, Hugo Fuertes, Aimar Miranda e Florencia Nocetti

Genere:

Biografico

PRO

Alcuni momenti comici tra il protagonista e il pinguino funzionano abbastanza bene
L’intenzione della regia è fin dalla prima inquadratura intenta a provocare il ricatto emotivo
L’atmosfera drammatica della persecuzione dittatoriale è estremamente edulcorata e non si percepisce
Il rapporto tra il professore e i suoi allievi non è mai incisivo e si lascia dimenticare facilmente