In the Hand of Dante è il nuovo film diretto dal regista e pittore statunitense Julian Schnabel presentato in anteprima fuori concorso all’82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Tratto dall’omonimo romanzo di Nick Tosches, esso è un film travagliato, la cui gestazione è durata per oltre un anno e su cui le aspettative si sono rivelate altissime sin dal momento in cui è stata svelata la sua trama. L’opera presenta diversi tratti distintivi, tra cui spicca ovviamente la divisione del racconto in scene a colori e in bianco e nero, portando molti spettatori a chiedersi immediatamente il perché di questa scelta. Ma qual è dunque il loro significato? Di seguito, tutto ciò che c’è da sapere in merito.
Chi è Roman Vas’janov, il Direttore della fotografia di In the Hand of Dante di Julian Schnabel
Prima di proseguire con l’analisi del significato delle scene in bianco e nero presenti nel film In the Hand of Dante di Julian Schnabel, è importante sottolineare innanzitutto chi è il suo Direttore della fotografia: si tratta di Roman Vas’janov, autore russo nato a Mosca il 28 ottobre 1980. Egli si è occupato in carriera di oltre 300 spot pubblicitari per marchi rinomati in tutto il mondo come Budweiser, Pepsi, Philips e Puma. Allo stesso tempo, nel 2005 inizia a lavorare per il cinema ed è proprio grazie alle collaborazioni con Valerij Todorovskij che, nel 2012, David Ayer lo chiama ad Hollywood per lavorare a End of Watch (2012), cui seguiranno anche Fury (2014), Suicide Squad (2016) e Bright (2017). Nel 2024 lavora con Kirill Serebrennikov in Limonov.
Il significato delle scene in bianco e nero di In the Hand of Dante di Julian Schnabel
Dopo aver approfondito la carriera del suo Direttore della fotografia Roman Vas’janov, possiamo adesso chiarire qual è il significato delle scene in bianco e nero di In the Hand of Dante, diretto da Julian Schnabel. In realtà, la spiegazione è molto semplice ed abbastanza intuibile durante la visione del film: il regista e pittore statunitense ha infatti diviso la narrazione del film in due blocchi, uno ambientato nel presente ed uno “alternativo” che ripercorre la vita di Dante Alighieri. Se per le scene ambientate nell’Italia del XIV secolo si è optato per il colore, per quelle ai giorni nostri si è scelto invece il bianco e nero, in modo tale da scindere in maniera netta e chiara i due filoni che, inevitabilmente, risultano comunque legati per via dei ruoli ricoperti dagli attori e la storia raccontata.
La trama di In the Hand of Dante, con Oscar Isaac e Gerard Butler
Dopo aver ottenuto qualche informazione aggiuntiva circa il Direttore della fotografica Roman Vas’janov ed aver scoperto il significato delle scene in bianco e nero, segue la trama di In the Hand of Dante, il nuovo film di Julian Schnabel presentato in anteprima fuori concorso all’82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia:
“In the Hand of Dante segue la storia di un uomo che intraprende un viaggio oscuro e violento, un vero e proprio inferno che lo condurrà fino al suo personale paradiso, guidato dall’ossessione per un amore proibito e impossibile. Lui è Nick, uno studioso solitario e disilluso, chiamato dalla mafia per autenticare un misterioso manoscritto riemerso, nientemeno che l’originale perduto della Divina Commedia. Sconvolto dall’immensa scoperta e spinto dal desiderio di rivalsa, Nick decide di tradire i suoi mandanti e fuggire con il prezioso volume insieme a Giulietta, la donna che ama. Si scatena però una pericolosa caccia all’uomo che dà il via a una cospirazione che intreccia presente e passato. Parallelamente infatti, il film ci conduce nell’Italia del XIV secolo, dove un giovane Dante Alighieri, intrappolato in un matrimonio infelice e in crisi spirituale, fugge in Sicilia per inseguire l’ispirazione e dare forma alla sua visione poetica. Sostenuto da un enigmatico mentore, Dante scrive la Commedia, opera destinata a cambiare il corso della letteratura”.






