Saga di Jurassic: la classifica di tutti i film dal peggiore al migliore

La classifica di tutti i film della saga di Jurassic, dal peggiore al migliore: quale occuperà il primo posto?
Jurassic, la classifica completa della saga dal peggiore al migliore

È appena arrivato al cinema il settimo capitolo della saga coi dinosauri più redditizia degli ultimi quarant’anni. Tutto è iniziato ben trentadue anni fa grazie ad uno dei registi più importanti della storia recente di Hollywood: Steven Spielberg; capace di dare vita alle pagine dei romanzi di Michael Crichton, creando un autentico immaginario. Un franchise sicuramente condizionato da alti e bassi, più i secondi almeno nell’ultimo periodo, ma aldilà dei giudizi quello che non è mai cambiato è l’enorme successo di pubblico, facendo raggiungere e superare i sei miliardi d’incasso al botteghino internazionale. Quali sono i film più belli? E quelli più brutti? Di seguito la classifica completa, dal peggiore al migliore.

7) Jurassic World – Il dominio

All’ultimo posto in classifica si trova Jurassic World – Il dominio (2022) con di nuovo Colin Trevorrow alla regia, dove Owen e Claire devono difendere la bambina clone Maisie Lockwood mentre uno sciame di locuste geneticamente modificate sta portando il terrore sulla Terra. A posteriori meno male che questo capitolo non è più ufficialmente l’ultimo, perché concludere in questo modo sarebbe stato alquanto deprimente. Centocinquanta minuti di nulla, in cui i personaggi introdotti nel 2015 si dimostrano inconsistenti e sbiaditi; il ritorno della triade originale trasmette la stessa tristezza di quello visto in Star Wars – Il risveglio della Forza (2015) con Leia, Han Solo e Luke. La questione COVID-19 non vale come scusa.

6) Jurassic World – Il regno distrutto

Juan Antonio Bayona dirige il secondo capitolo della seconda trilogia, partendo già con le peggiori premesse inventandosi un vulcano attivo nel modo più pretestuoso possibile. Il resto non muove granché, anzi, la saga prende una piega out of character allontanandosi dalla sua identità e calando costantemente anche dal punto di vista tecnico. Se già la coppia protagonista Owen-Claire non ha mai convinto, figuriamoci l’aggiunta dei nuovi personaggi secondari che rasentano l’antipatia fin dal primo fotogramma. Finale per nulla costruito a dovere e il pietismo nei confronti dei dinosauri trasmesso per tutta la durata è esasperante.

5) Jurassic Park III

Joe Johnstone raccoglie l’eredità di Spielberg dopo quattro anni dal sequel. Dopo Ian Malcolm è la volta di Alan Grant prendersi il ruolo di protagonista assoluto, per una storia scricchiolante e poco avvincente, testimonianza della già scarsità d’idee alla base per portare avanti il franchise. Il paragone coi due predecessori è impietoso, ne esce infatti sconfitto su tutta la linea, sia dal punto di vista visivo sia di sceneggiatura, troppo scarna anche per un film come questo. L’estro del regista è assente e in certe situazioni si cade nel ridicolo, come ad esempio la super sviluppata intelligenza dei raptor manco avessero assunto il siero del Pianeta delle scimmie. Piccolo campanello d’allarme per quello che verrà dopo.

4) Jurassic World

Rilancio firmato da Colin Trevorrow, capace di ridare una svolta commerciale alla saga, il successo di pubblico è stato forse addirittura superiore alle aspettative. Se a livello teorico gli spunti presentati sarebbero anche interessanti (vedasi l’aspetto meta cinematografico), l’insieme appiattisce e penalizza il contenuto, cadendo non poche volte nel trash: dall’interazione dei due nuovi protagonisti Owen (con Chris Pratt in formato Francesco d’Assisi) e Claire alla sottotrama del personaggio di Vincent D’Onofrio. Di fatto un’occasione persa vista l’anche non disprezzabile regia nei momenti più concitati.

3) Jurassic World – La rinascita

Al terzo posto della classifica c’è il nuovo inizio di una potenziale terza trilogia, ovvero Jurassic World – La rinascita (2025), con un nuovo regista (Gareth Edwards) e un cast tutto rinnovato: Scarlett Johansson, Mahershala Ali e Jonathan Bailey. Magari il condizionamento delle brutture precedenti c’è, ma il ritorno alla sceneggiatura di David Koepp è puro ossigeno, riportando finalmente la saga alla sua vera dimensione: un’avventura di sopravvivenza nella terra dei titani. Il prologo fa alquanto sudare freddo per la sua goffaggine, ma fortunatamente la pellicola si alleggerisce in favore di un quieto intrattenimento, non riuscendo comunque ad evitare sciocchezzuole di vario tipo. Della serie: «Piuttosto che niente, meglio piuttosto».

2) Il mondo perduto – Jurassic Park

Sarà pure inferiore al capostipite, ma quantomeno riesce a rivaleggiare come film commerciale grazie alla qualità del suo regista, puntuale nel mostrare la sua capacità di muovere la macchina presa regalando una sequenza meravigliosa come l’attacco del T-Rex a San Diego. Mai banale nemmeno nel contenuto, con un finale dal retrogusto alquanto amaro, in merito principalmente all’impunità generale di cui possono godere i ricchi. Un numero due in tutti i sensi che al giorno d’oggi però si rimpiange di avere, vista la sua intelligenza nel non ripetere pedissequamente le orme del primo.

1) Jurassic Park

Ed infine al primo posto di questa classifica non poteva mancare assolutamente Jurassic Park (1993), film che ha segnato un’epoca cinematografica grazie alla sua ricchezza di spettacolo e alla sua capacità di fornire spunti di riflessione davvero importanti, molto cari al genio registico di Steven Spielberg. L’uomo che sfida la natura giocando a fare Dio, convinto che tutto abbia un prezzo e che si possa comprare, sia la morte sia le persone, può andare incontro solamente alla sua distruzione. La triade protagonista è ben affiatata e ben costruita, su tutti la personalità di Alan Grant la cui avventura servirà a superare il conflitto verso la sua futura potenziale paternità. Il resto è storia, compresa la straordinaria traccia musicale composta dal Maestro John Williams.