Jafar Panahi bloccato fuori dall’Iran, il regista: “stop alla guerra con Israele, proverò a tornare a casa”

Il regista fresco vincitore della Palma d’oro, bloccato fuori dal paese, ha parlato del conflitto tra Iran e Israele, della volontà di tornare a casa e dei governi attuali in un lungo post su instagram.
Le dichiarazioni di Jafar Panahi sul conflitto tra Iran e Israele in un lungo post su instagram

Articolo pubblicato il 19 Giugno 2025 da Gabriele Maccauro

Neanche un mese fa, con la vittoria della Palma d’oro per Un Simple Accident, diventava l’unico regista nella storia del cinema – insieme all’italiano Michelangelo Antonioni – a vincere i maggiori riconoscimenti di Berlino, Cannes, Locarno e Venezia. Un traguardo straordinario raggiunto grazie ad un talento unico e ad opere sempre attuali che, partendo dal particolare del suo paese, si allargavano all’universale di tutti noi. In meno di 30 giorni però, le cose sono cambiate: dopo quello con la Palestina, Israele ha fatto scoppiare un conflitto anche con il suo Iran e Panahi, uscito dal paese per partecipare al Sydney Film Festival ed attualmente in un luogo ignoto, si è sfogato con un lungo post su instagram, esprimendosi riguardo la guerra, la sua volontà di rientrare al più presto in quella che è e sarà sempre la sua terra e su cosa si auspica per il futuro. Di seguito, le dichiarazioni di Jafar Panahi.

Condanne a Israele e Iran e richiesta di un governo democratico

Da sempre attivo artisticamente e politicamente sul suo territorio iraniano, Jafar Panahi si era recato a Sydney per l’annuale festival del cinema, a neanche un mese di distanza dalla vittoria della Palma d’oro di Cannes78, ma al momento non è dato sapere dove si trovi. Durante la sua permanenza in Australia però, è scoppiato il conflitto tra Israele e Iran e lui, con un lungo post su instagram, si è sfogato, innanzitutto condannando le due nazioni ed auspicandosi l’avvento di un governo democratico:

“Con piena enfasi sul preservare l’integrità territoriale dell’Iran e il diritto alla sovranità della nazione, chiedo la fine immediata della devastante guerra tra Repubblica Islamica e regime israeliano. Una guerra che distrugge vite e infrastrutture vitali da entrambe le parti. Israele ha violato l’Iran e dovrebbe essere processato dalla comunità internazionale come aggressore di guerra. Allo stesso tempo, l’Iran si trova ormai da quarant’anni in un processo di cattiva gestione, corruzione, oppressione, tirannia e incompetenza e l’attuale regime non ha né il potere, né la volontà, né la legittimità necessari per governare il Paese o gestire le crisi. L’unica via d’uscita è lo scioglimento immediato di questo sistema e l’avvio di un governo popolare, reattivo e democratico.”

Scena tratta da Un Simple Accident (2025), diretto da Jafar Panahi vincitore della Palma d'oro al 78esimo Festival di Cannes

Scena tratta da Un Simple Accident (2025), diretto da Jafar Panahi vincitore della Palma d’oro al 78esimo Festival di Cannes

Denuncia dei crimini di guerra e appello all’ONU

Il post di Panahi continua poi citando i crimini di guerra di cui sia Israele che Iran si stanno macchiando, procedendo poi con il formalizzare un appello all’ONU e alla comunità mondiale per arrivare al più presto ad un cessate il fuoco:

“Attacchi missilistici, bombardamenti di aree residenziali e uccisioni mirate di civili sono crimini e morale, politica e sicurezza non sono scuse degne. Invito l’Onu e la comunità mondiale a costringere immediatamente, con fermezza e senza alcun tipo di considerazione o accordo, i due regimi a fermare gli attacchi militari e porre fine alle uccisioni di civili. Continuare a stare in silenzio significa partecipare alla criminalità messa in atto da Israele e Iran”.

Fonte: Variety