Buon intrattenimento e poco altro: la delusione di Mickey 17

In uscita nelle sale italiane il 6marzo 2025, Mickey 17 è l’ultima fatica del regista sudcoreano Bong Joon-ho con protagonista Robert Pattinson . Ma come è questo film di fantascienza?
Recensione di Mickey 17 con Robert Pattinson

Articolo pubblicato il 7 Marzo 2025 da Alessio Minorenti

Distribuito nelle sale italiane a partire dal 6 marzo 2025, Mickey 17 è l’ultimo film del regista premio Oscar Bong Joon-ho. L’opera diretta dal regista sudcoreano vede come protagonista l’attore statunitense Robert Pattinson. Il film sci-fi è il più costoso della carriera del regista di Parasite, il budget è infatti di 118 milioni di dollari. Il film è stato in prima battuta presentato al Festival del cinema di Berlino il 25 febbraio 2025 fuori-concorso. A tal proposito: com’è Mickey 17? Di seguito la recensione del film.

La recensione di Mickey 17, un film di fantascienza molto derivativo e riuscito solo a metà

Mickey 17 è la terza pellicola di produzione americana del regista Bong Joon-ho, che con questa opera segna la chiusura di una possibile trilogia sci-fi. Evidentemente le finanze statunitensi permettono al cineasta sudcoreano di dare forma alle idee più sfrenate della sua immaginazione, senza dover porvi freno in alcun modo. Nonostante in questo caso, per la prima volta, si esca dai confini terrestri. Mentre infatti in Snowpiercer esisteva ancora una flebile speranza di dare una seconda possibilità alla Terra, in questo Mickey 17 il futuro è da rintracciarsi tra le stelle, dal momento che quel poco che viene mostrato pianeta raffigura una landa priva di futuro, tempestata da eventi climatici catastrofici. Pur tuttavia Mickey 17 non è un film pessimista, ma anzi profondamente ottimista e fin dalle sue prime battute lascia trasparire dei barlumi di salvezza per il genere umano.

L’approccio alla fantascienza adottato dal regista sudcoreano in questo caso parte da uno spunto già utilizzato in lungo e largo nel genere di riferimento (non ultimo nel meraviglioso Moon di Duncan Jones), senza tuttavia sapere esattamente dove approdare. Mentre infatti la prima parte della pellicola sembra stabilire le divertenti fondamenta del resto dell’opera, nella seconda parte Bong Joon-ho sembra perdere la bussola e mettere insieme un numero eccessivo di tematiche e istanze da sviluppare nel poco tempo a disposizione. Per essere brevi ma onesti si potrebbe argomentare che non ci si improvvisa Terry Gilliam e in effetti quest’opera sembra suffragare tale osservazione. Sembra che da un certo punto in poi si alternino a schermo delle scene dallo stampo puramente comico con altre che, per bocca dei personaggi, indirizzano la bussola morale dello spettatore. Il che non sarebbe nemmeno un gran problema, se non si stesse parlando con Mickey 17 di un regista tra i più importanti degli 25 anni e reduce da uno dei film più importanti, per una lunga serie di motivi, della storia del cinema. Man mano che ci si appropinqua al finale dell’opera ci si rende conto di aver assistito a una leggere storiella di stampo ambientalista e femminista che, oltre a lanciare messaggi, fa poco altro per scavare in profondità. Mentre con Parasite (o molti altri film coreani del regista) si sente quasi la necessità di visionare nuovamente la pellicola per coglierne tutte le specificità e le suggestioni che non si è riusciti a percepire.

Entrando nello specifico è la parte centrale del film quella in cui tutto comincia a perdere di consistenza. Dal momento in cui Mickey 17 e Mickey 18 si incontrano la pellicola ne mette a contrasto, in modo manicheo, i pregi e i difetti che possono essere riassunto agevolmente in due o tre righe. A questo si somma il dipanarsi di una storia amorosa che prende d’improvviso una svolta che ci si potrebbe attendere in una commedia di bassa di lega, tirando peraltro in ballo un personaggio femminile per scompare in modo ingiustificato nella seconda parte della pellicola. Anche il contatto tra gli esseri umani e le popolazioni indigene del pianeta si rivela essere piuttosto superficiale e adatto a una simpatica novella di formazione più che a un film di fantascienza. Anche i migliori sbagliano e con Mickey 17 Bong Joon-ho ha fatto un mezzo passo falso che sicuramente sarà in grado di recuperare con la sua prossima produzione coreana.

3,0
Rated 3,0 out of 5
3,0 su 5 stelle (basato su 1 recensione)
Poster di Mickey 17
Mickey 17
Mickey 17

Mickey è un sacrificabile, ovvero un individuo che può essere clonato all'infinito e viene utilizzato per sperimentare i limiti umani nel corso di una missione di colonizzazione spaziale, guidata da un politico disperato.

Voto del redattore:

6.5 / 10

Data di rilascio:

06/03/2025

Regia:

Bong Joon-ho

Cast:

Robert Pattinson, Naomi Ackie, Steven Yeun, Toni Collette e Mark Ruffalo

Genere:

Sci-fi, commedia

PRO

La regia di Bong Joon-ho
Il ritmo della narrazione
La brillantezza delle battute
La superficialità delle tematiche trattate
La satira poco graffiante
L’apparato sci-fi molto convenzionale