Articolo pubblicato il 5 Marzo 2025 da Gabriele Maccauro
Forse il più grande colpo di scena di questi 97esimi Academy Awards: Io Sono Ancora Qui, il film di Walter Salles presentato in anteprima all’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – dove Murilo Hauser ed Heitor Lorega si sono aggiudicati il premio Osella per la miglior sceneggiatura – batte lo strafavorito Emilia Pérez e vince l’Oscar per il miglior film internazionale. Un successo insperato, che approfitta evidentemente delle polemiche legate al film francese di Jacques Audiard ma meritatissimo per un film che si è presentato agli Oscar 2025 con altre due candidature di peso per miglior film e miglior attrice protagonista. È il primo nella storia del Brasile alla quinta nomination.
Io Sono Ancora Qui la spunta in una cinquina da sogno
È una vittoria storica quella di Io Sono Ancora Qui. Il film di Walter Salles si porta a casa il primo Oscar per il miglior film internazionale nella storia del Brasile e lo fa nel modo migliore possibile, ovvero battendo una cinquina di altissimo livello. Tra i nominati figurano infatti Il Seme del Fico Sacro (Germania), The Girl with the Needle (Danimarca), Flow (Lettonia) e soprattutto Emilia Pérez (Francia). Come ormai risaputo, l’ultimo lungometraggio di Jacques Audiard è stato riempito di critiche per come dipinge il popolo messicano e per l’accento delle sue protagoniste, oltre che per le polemiche legate a dei vecchi tweet della sua protagonista Karla Sofía Gascón, elementi che ha evidentemente pagato caro e di cui Io Sono Ancora Qui ha approfittato. Nonostante questo, si tratta di una vittoria meritatissima per uno dei film migliori dell’anno, già premiato all’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove fu presentato in anteprima lo scorso settembre.

Selton Mello e Fernanda Torres in Io Sono Ancora Qui (2024), diretto da Walter Salles
Io Sono Ancora Qui e la vittoria del Brasile: tutti i record dell’Oscar al miglior film internazionale (ex straniero)
Per comprendere appieno la portata di questo trionfo, è bene sottolineare come la vittoria dell’Oscar per il miglior film internazionale di Io Sono Ancora Qui non è stata importante solamente perché ha ribaltato il risultato della vigilia che vedeva la Francia ed Emilia Pérez come assoluti favoriti. Nella storia di questo riconoscimento infatti – Nato nel 1948 come premio speciale e poi come premio onorario, diventa l’Oscar al miglior film straniero nel 1957, per poi perdere questa denominazione a partire dal 2019 – sono riusciti ad ottenere una nomination 59 paesi, ma solamente 26 sono stati capaci di trionfare almeno una volta. Nonostante si tratti di una categoria storicamente dominata da Italia e Francia, con Io Sono Ancora Qui arriva la prima vittoria di sempre per il Brasile alla sua quinta candidatura. Un risultato che rende ancora più dolce il successo del film di Walter Salles.