Isabella Rossellini e non solo: le attrici italiane che hanno ricevuto una nomination agli Oscar

Benché gli Oscar non si siano spesso allargati al di fuori delle proprie frontiere nazionali, cinque attrici italiane (tra cui Isabella Rossellini, ultima in ordine di tempo) sono state candidate: ma quali?
Isabella Rossellini e non solo: le attrici italiane che hanno ricevuto una nomination agli Oscar

Articolo pubblicato il 5 Febbraio 2025 da Bruno Santini

Gli Oscar hanno, nel corso della loro storia, destinato delle candidature a film o addetti ai lavori che fossero estranei rispetto al cinema americano, per quanto la tendenza a considerare questi nomi non sia spesso marcatissima. Anche nell’ambito del cinema italiano è capitato di confrontarsi con alcuni nomi di attrici che hanno fatto la storia, che sono considerabili tra le più importanti di sempre e che sono state candidate anche agli Oscar: ma quali? Isabella Rossellini, l’ultima in ordine di arrivo per la sua nomination in Conclave, è una delle cinque attrici italiane candidate agli Oscar. Di seguito, vediamo nel dettaglio quali sono e per quali film.

Marisa Pavan

La prima tra le attrici italiane che hanno ricevuto una nomination agli Oscar è Marisa Pavan, che è stata nominata nel contesto degli Academy Awards nel 1956, nella categoria di miglior attrice non protagonista, per La rosa tatuata. L’attrice italiana naturalizzata francese ha ottenuto una nomination per il film diretto da Daniel Mann e tratto dal dramma omonimo di Tennessee Williams, in cui interpreta Rosa Delle Rose e recita al fianco di Anna Magnani, a cui spetta il ruolo di Serafina Delle Rose, anch’ella (e lo si vedrà meglio di seguito) candidata per lo stesso film. Il lungometraggio del 1955 è un vero mattatore agli Oscar, tanto da ricevere la candidatura a miglior film per Hal B. Walls, quella per migliori costumi a Edith Head, miglior montaggio a Warren Low e migliore colonna sonora ad Alex North. Le vittorie arrivarono per fotografia e scenografia, rispettivamente a James Wong Howe e Hal Pereira, Tambi Larsen, Sam Corner e Arthur Krams.

Anna Magnani

L’abbiamo precedentemente accennata, ma la seconda tra le attrici italiane che hanno ricevuto una nomination agli Oscar è Anna Magnani. Probabilmente, con l’attrice nata a Roma nel 1908 ci ritroviamo di fronte ad uno dei volti e dei nomi più importanti di sempre sul grande schermo, essendo anche una delle poche (se non la prima) italiane ad aver raggiunto un successo planetario, affermandosi nel mondo della settima arte anche al di fuori dei confini nazionali. Per la Magnani le candidature agli Oscar sono state due: quella nel 1956 per La rosa tatuata e quella nel 1958, in cui la candidatura avvenne per Selvaggio è il vento di George Cukor, mentre ai Golden Globe è da annotare anche una candidatura in più per Il segreto di Santa Vittoria nel 1970. Accanto alle nominations c’è anche la vittoria per La rosa tatuata, che si aggiunge ai due premi precedentemente considerati, portando a 3 il numero totale di riconoscimenti per il film che fu tra i più premiati in quell’annata, in cui a trionfare fu Marty, vita di un timido nelle principali categorie.

Sophia Loren

Se andassimo alla ricerca di un ruolo e di un volto che ha segnato la storia del cinema italiano e internazionale, probabilmente dovremmo riferirci necessariamente a quello di Sophia Loren. L’attrice italiana con cittadinanza francese è una delle più celebri di sempre sul grande schermo e i suoi ruoli, tanto nel cinema del nostro paese quanto in quello internazionale, sono diventati parte della storia degli Academy Awards e non solo, essendo tutt’ora parte dell’immenso panorama culturale dei nostri tempi. Quanto alla concretezza, alle nomination e ai premi cui facciamo riferimento, Sophia Loren è stata candidata agli Oscar ben due volte, per La ciociara nel 1962 (quando è stata premiata anche come miglior attrice protagonista) e nel 1965 per Matrimonio all’italiana, ricevendo anche un Oscar onorario nel 1991. Se allarghiamo il discorso ai Golden Globe, i riconoscimenti si sprecano con l’Henrietta Award vinto nel 1964, 1965, 1969 e 1977, mentre nel 1995 (quando è stata candidata anche come miglior attrice non protagonista per Prèt-à-Porter di Robert Altman) ha ricevuto il Golden Globe alla carriera.

Valentina Cortese

Considerata una delle ultime grandi dive del cinema italiano, Valentina Cortese è un’attrice che ha dato tantissimo al mondo della settima arte e del grande schermo del nostro paese, collaborando – naturalmente – anche con numerosi registi internazionali e prendendo parte ad alcune delle pellicole più importanti della storia del cinema. Tra questi c’è evidentemente Effetto notte di François Truffaut, film del 1973 a cui è legato un aneddoto sicuramente meritevole di citazione: Valentina Cortese, infatti, venne candidata all’Oscar come miglior attrice non protagonista, ma solo nel 1975 (poiché il film, che aveva già vinto l’Oscar come miglior film straniero nel 1974) aveva esordito nel mercato statunitense un anno dopo. La vittoria nella categoria che vedeva Valentina Cortese presente andò ad un’intramontabile diva del cinema, nonché madre di Isabella Rossellini: Ingrid Bergman, che spese tutti i minuti del suo discorso di ringraziamento per lodare l’interpretazione di Valentina Cortese e scusarsi per aver vinto al posto suo.

Isabella Rossellini

L’ultima tra le attrici italiane che hanno ricevuto una candidatura agli Oscar è Isabella Rossellini, candidata come miglior attrice non protagonista per Conclave nell’edizione 2025. Una gioia italiana, considerando che l’attrice si ritrova in un contesto tanto caro sia a sua madre Ingrid Bergman, sia a suo padre Roberto Rossellini. Nonostante i pochissimi minuti di presenza in Conclave, l’attrice regala una prova sicuramente importantissima sotto tutti i punti di vista, colpendo nel segno di ciò che l’Academy spesso insegue, in termini di record e nomination particolari: la vittoria non è certamente prevista, ma la presenza in cinquina per Isabella Rossellini è quasi la chiusura del cerchio tanto per i volti del cinema italiano, quanto per la bellezza dei corsi e ricorsi storici che spesso si osservano agli Oscar.