Articolo pubblicato il 4 Febbraio 2025 da Bruno Santini
Il Festival di Cannes 2025, che da 3 febbraio 2025 offre a tutti coloro che vogliono farne parte la possibilità di richiedere un accredito ufficiale, ha appena offerto il suo primo grande annuncio: Juliette Binoche sarà Presidente di Giuria della 78esima edizione. Continua così il percorso che nel 2024 aveva portato Greta Gerwig a essere scelta (con un riflesso importante anche sulle selezioni e sui singoli premi, compresa la Palma d’Oro ad Anora di Sean Baker) a presiedere una giuria composta anche dall’attore italiano Pierfrancesco Favino, mentre a Venezia la scelta era ricaduta su Isabelle Huppert. La scelta di Cannes 78, per quanto non appaia rivoluzionaria nella sua assenza, segue a pieno merito la linea adottata dal Festival in questi ultimi anni in termini di selezione e di apertura verso determinate esperienze cinematografiche.
La scelta di Juliette Binoche e il suo rapporto con il Festival di Cannes
Rispetto agli ultimi anni, in cui la scelta del Festival di Cannes relativa a chi avrebbe presieduto la giuria era stata in grado di spiazzare gli spettatori e gli addetti ai lavori, il 2025 porta al Festival una selezione sicuramente più attesa e quasi comoda, ma non per questo meritevole. Da un lato, si prosegue con una scia di Presidenti francesi dopo Isabelle Huppert a Venezia, nonché con la terza scelta femminile considerando anche Greta Gerwig a Cannes77. In secondo luogo, scegliere Juliette Binoche vuol dire anche un po’ omaggiare se stessi e la propria tradizione, con l’attrice che ha iniziato la sua carriera – di fatto – con il primo grande ruolo in Rendez-Vous di André Téchiné’s, prima di allargare i suoi confini al cinema internazionale collaborando con Michael Haneke (Austria), David Cronenberg e Abel Ferrara (USA), Olivier Assayas, Leos Carax e Claire Denis (France), Amos Gitaï (Israel), Naomi Kawase e Hirokazu Kore-eda (Japan), Krzysztof Kieślowski (Poland), e Hou Hsiao-hsien (Taiwan). A Cannes, Juliette Binoche ha vinto il Prix d’interprétation féminine al Festival di Cannes per Copia conforme di Abbas Kiarostami, e di recente si è resa protagonista sia con la sua interpretazione in Il gusto delle cose, sia con un bel momento del 2024 in cui ha condiviso il palco con Greta Gerwig.
Gli ultimi ruoli di Juliette Binoche al cinema
A seguito di una carriera straordinaria, Juliette Binoche continua a far vivere il suo immenso talento con numerose interpretazioni che la vedono protagonista sul grande schermo. Il già citato Il gusto delle cose, film assolutamente delicatissimo che gode dei suoi costanti rapporti con Il pranzo di Babette, è stato candidato dalla Francia come miglior film internazionale, pur tuttavia non riuscendo portare a casa la statuetta: se in questo film la Binoche offre un’interpretazione straordinaria, non si può dire diversamente del coming of age Winter Boy, che vede protagonista il giovane Paul Kircher (vincitore anche a Venezia come attore emergente nell’edizione 2024). Infine, Juliette Binoche è protagonista, accanto a Ralph Fiennes, nel nuovo film di Uberto Pasolini Itaca. Il ritorno, una personale rivisitazione dell’Odissea da parte dell’autore italiano.