Film sull’Odissea: tutti i lungometraggi basati sul celebre poema di Omero

L’Odissea è sempre stata oggetto di grandi adattamenti al cinema, con diverse opere che hanno permesso di portare sullo schermo le celebri rappresentazioni dell’opera omerica: ma quali sono i film sull’Odissea?
Film sull’Odissea: tutti i lungometraggi basati sul celebre poema di Omero

Articolo pubblicato il 2 Febbraio 2025 da Bruno Santini

Da un lato The Odissey di Christopher Nolan, che continua a far parlare di sé soprattutto per la grande abbondanza di attori che si uniscono al cast e che comporranno l’ossatura principale del film del regista britannico; dall’altro Itaca. Il ritorno, titolo italiano con cui viene portato al cinema il nuovo film di Uberto Pasolini che vede Ralph Fiennes e Juliette Binoche protagonisti di una personale rivalutazione del poema omerico per eccellenza. In effetti, il fattore comune è sempre lo stesso: l’Odissea di Omero è uno dei capolavori dell’epica e della letteratura, nonché una delle opere più importanti di sempre nel suo genere, con chiavi di lettura differenti e con un modo di portare al cinema tale opera che varia a seconda del tipo di messaggio che si vuole comunicare, o comunque di portata (epica, mitologica, umana, sociale) a cui ci si affida. Nel corso della storia del cinema i film sull’Odissea sono stati diversi e tutti presentano una serie di caratteristiche in grado di renderli utili: ma di quali film parliamo? Di seguito, vogliamo effettuare una panoramica di tutti i film sull’Odissea realizzati nel corso della storia del cinema

L’Odissea (1911) di Giuseppe De Liguoro, Francesco Bertolini e Adolfo Padovan

Il primo tra i film sull’Odissea che meritano di essere citati, sia per ragioni prettamente cronologiche, sia per un motivo patriottico che ha portato registi italiani a occuparsi della materia epica di Omero, è L’Odissea del 1911, un film diretto da sei mani da Giuseppe De Liguori, Francesco Bertolini e Adolfo Padovan, naturalmente ispirato al poema omerico per eccellenza e muto. Il film venne pensato come parte di un progetto che celebrasse (nel contesto dell’Esposizione Internazionale di Torino dello stesso anno) i 50 anni dall’Unità d’Italia e, nella sua cornice di poco meno di 40 minuti, condensa parte degli elementi tipici della tradizione omerica, compresi alcuni degli episodi più celebri e raccontati anche in contesto scolastico (Polifemo, Sirene, Circe e tanto altro). Ad oggi, il film costituisce una traccia importantissima del funzionamento di un adattamento da formato letterario, nonché il primo contributo di sempre sull’Odissea al cinema. 

Ulisse (1954), di Mario Camerini

Secondo contributo cinematografico, in ordine cronologico, basato sull’epopea omerica è Ulisse del 1954, che vede la regia di Mario Camerini e l’interpretazione da protagonista di Kirk Douglas. Il film dimostra non soltanto la grande attenzione italiana nei confronti del contesto dell’Odissea e dell’opera omerica per eccellenza, ma costituisce anche uno dei più importanti esempi di film italiani che abbiano ragionato a proposito del senso dell’epica riportato sullo schermo. L’intera opera, che adatta l’Odissea di Omero fin dal naufragio di Ulisse e dall’aiuto di Nausicaa così come nell’opera, infatti, è stata realizzata negli Studi Ponti-De Laurentiis di Roma, mentre tutti i contributi in esterna (fatta eccezione per l’incontro tra Ulisse e Nausicaa girato in Toscana) sono stati realizzati nei corrispettivi geografici dei luoghi raccontati da Omero. Il film ottenne un grandissimo successo al botteghino ed è attualmente tra i 10 film italiani più visti di sempre in termini di spettatori paganti accorsi al cinema. 

Immagine da Ulisse, celebre film sull'Odissea del 1954 con Kirk Douglas protagonista

Ulisse contro Ercole (1962), di Mario Caiano

Quando si parla di eventi crossover tutti pensano ai grandi lavori della contemporaneità, soprattutto per quanto riguarda quei cinecomic che portano sullo schermo personaggi di diverso genere, appartenenti magari ad universi cinematografici differenti. A ben vedere, a proposito di film sull’Odissea, ci aveva già pensato Mario Caiano con il suo Ulisse contro Ercole, in cui il protagonista dell’opera era interpretato da Georges Marchal e il dio greco da Michael Lane. Il film rimodula parte della tradizione omerica del viaggio interrotto e ostacolato dalle divinità, con Ercole che viene inviato direttamente da Zeus per fermare Ulisse di ritorno verso Itaca, con il celebre eroe delle fatiche che riporta il nostro da Polifemo, dopo che questi era stato accecato anni prima. Un buon esempio di come il cinema italiano abbia saputo lavorare sull’epica anche in passato, in attesa di scoprire quanti e quali esseri mitologici saranno trattati da Christopher Nolan.

Nostos – Il ritorno (1989), di Franco Piavoli

Come abbiamo osservato in precedenza, i film sull’Odissea possono essere pensati in maniera differente e con elementi in grado di essere ripresi a seconda del pensiero di un regista. Se, in precedenza, è stato possibile notare come l’oggetto principale della ricerca fosse mirato al discorso epico o mitologico, con Nostos – Il ritorno ci ritroviamo di fronte ad un film molto più intimo, cupo e particolarmente evocativo, che vede Franco Piavoli (anche direttore della fotografia, del sonoro e del montaggio) dietro la macchina da presa per un film che in 89 minuti presenta il viaggio nella sua accezione più evocativa, con pochissimi dialoghi quasi incomprensibili che riportano alla memoria antiche lingue del Mediterraneo e che, nell’emblema del ritorno a Itaca, permettono di offrire una narrazione molto più alta ed elegante, non sempre di facile accesso.

Un'immagine di Nostos - Il ritorno, uno dei film sull'Odissea realizzati nella storia del cinema

Fratello, dove sei? (2000), dei Fratelli Coen

A proposito di libere interpretazioni e di modi di portare sullo schermo l’Odissea in un film liberamente tratto da questa, i Fratelli Coen realizzano uno dei film più interessanti, strutturati e rappresentativi della loro carriera. George Clooney, Tim Blake Nelson e John Turturro lavorano da protagonisti in un cast particolarmente variegato, che offre il destro ad una trama ricca di riferimenti all’opera omerica (le Sirene che ammaliano i protagonisti, l’uomo cieco che ricorda Polifemo, il ritorno dalla moglie del protagonista), così come ad elementi tipici della storia e della cultura americana, da Robert Johnson che vende l’anima al diavolo al Ku Klux Klan, con la solita estrema cura di musica e fotografia che contraddistingue i due fratelli registi. Un’opera eccezionale, in cui l’Odissea costituisce non il punto di arrivo, ma il pretesto per mettere in piedi una narrazione libera e anticonvenzionale, con un George Clooney in stato di grazia che, nel cinema dei due fratelli, ha sempre offerto una prova eccezionale di sé.