Recensione – Dragon Ball Daima 1×13: Sorpresa

La recensione della tredicesima puntata di Dragon Ball Daima, intitolata Sorpresa ed attualmente disponibile su Crunchyroll per poi essere rilasciata su Netflix la settimana successiva.

Articolo pubblicato il 16 Gennaio 2025 da Andrea Barone

La dodicesima puntata di Dragon Ball Daima ha completamente sconvolto gli appassionati, dal momento che, oltre all’evoluzione della trama che si fa sempre più intrigante, ha esaudito un desiderio che moltissimi fan si aspettavano da diverso tempo. Adesso il nuovo episodio decide di aprire un’ulteriore strada alla mitologia del manga di Akira Toriyama, creando situazioni molto particolari. A seguire la recensione dell’episodio 13, intitolato Sorpresa ed attualmente disponibile sulla piattaforma streaming Crunchyroll, per poi essere distribuito su Netflix la settimana successiva.

La trama di Dragon Ball Daima 1×13

Dragon Ball Daima è un anime che, pur facendo parte dell’universo di Dragon Ball, non è tratto da nessun manga scritto in precedenza, anche se è stato definito ufficialmente canonico nella continuity creata da Akira Toriyama. La serie è ambientata dopo la sconfitta di Majin Buu in Dragon Ball Z e prima dell’arrivo di Lord Beerus in Dragon Ball Super. Il tredicesimo episodio mostra i guerrieri Z recarsi nel primo mondo demoniaco per completare la missione delle sfere del Drago, senza sapere ancora che la cosa sta diventando più complicata del previsto. Infatti la puntata presenta la seguente trama:

Come ultima risorsa, Gomah ordina a Degesu di disattivare il Maestro Warp, apparentemente intrappolando Goku, Vegeta, Piccolo, Kaioshin, Bulma, Grogu, Neva e Panzy nel Secondo Mondo Demoniaco. Contemporaneamente, l’aereo dei Guerrieri Z si schianta dopo aver subito un guasto al motore. Mentre Bulma e Panzy completano le riparazioni, gli altri esplorano i dintorni quando Neva si rende conto all’improvviso di essere atterrati su un piccolo pianeta giungla bioluminescente di giganti mostruosi, esortando a fare in fretta le riparazioni.

La recensione di Dragon Ball Daima 1×13

Ormai da Dragon Ball Daima ci si aspetta animazioni spettacolari ed una regia che renda giustizia ad ogni sequenza in cui l’azione entra in atto, entrambi elementi che vengono rispettati a pieno in questo nuovo episodio. La particolarità che però distingue questa vicenda da quelle narrate nelle puntate precedenti è che le nuove minacce non sono né un avversario incredibile e né un mago da eliminare, ma semplicemente le ostilità di un mondo troppo grande per i guerrieri Z. Questi ultimi non trattano più gli ostacoli con sufficienza semplicemente avvertendo la loro aurea prima di iniziare un combattimento, ma si lasciano sconvolgere e trascinare da ciò che capita davanti a loro. In questo mondo le cose più strane e bizzarre come cani e criceti diventano mostri potentissimi, mentre Goku si lascia mettere in difficoltà da un bambino ignaro che sta semplicemente andando a scuola. La superpotenza di chi ha combattuto con Majin Buu viene messa in secondo piano, perché ciò che conta è l’esplorazione, dimostrando che, nonostante Akira Toriyama abbia concepito esseri in grado di distruggere intere galassie con un solo dito, tutto ciò che viene creato può ancora essere una grande fonte di fascino.

Qualcuno ha pensato a Dragon Ball GT con questi giganti che vengono messi sul cammino degli eroi protagonisti, ma è evidente che l’obiettivo va oltre il mero citazionismo. L’inserimento dei giganti è un pretesto per abbandonarsi a qualsiasi situazione bizzarra dalla quale nessuno può sfuggire, nemmeno gli eroi più potenti del mondo. Si sovverte le aspettative dei fan, decidendo di non concentrarsi sugli elementi più classici della serie per dimostrare che c’è spazio anche per altro senza rinunciare al dinamismo ed a tanto divertimento. Per vedere Goku che usa il suo bastone contro un righello di un bambino elementare ci vuole molta creatività: l’azione si unisce alla commedia, al surreale, alla sperimentazione, al coraggio. Tuttavia gli autori non abbandonano l’interesse dei personaggi ed inseriscono, finalmente, delle sfumature a Degesu, ritratto come un servo che è costretto ad ubbidire agli ordini di un dittatore che, pur di non perdere il suo potere, è disposto a sconvolgere gli equilibri del proprio regno.

La tredicesima puntata di Dragon Ball Daima propone elementi spettacolari che omaggiano il passato ed allo stesso tempo propongono qualcosa di nuovo. Ormai si nota che l’intento della serie è quello di sovvertire le aspettative dei fan, portando elementi che scaldino il cuore degli spettatori ma senza rinunciare a scene creative che portino i protagonisti nelle situazioni più bizzarre ed inaspettate.

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