Articolo pubblicato il 15 Gennaio 2025 da Bruno Santini
La nuova serie televisiva ACAB ha riportato su Netflix le ambientazioni e le componenti principali del film di Stefano Sollima, che nel 2012 conquistava gli spettatori con la sua rappresentazione cruda e violenta della città, attraverso lo sguardo delle forze di polizia. A distanza di diversi anni, la nuova serie televisiva – ancora una volta con Marco Giallini nei panni di Mazinga – presenta tante novità, sia per quanto riguarda il senso narrativo che viene espresso al suo interno, sia per quel che concerne gli attori e la caratterizzazione dei personaggi. Tra i nuovi volti di ACAB c’è anche quello di Valentina Bellè, che nella serie interpreta il complesso personaggio di Marta, colto nella sua fallibilità e nel difficile rapporto con la figlia e l’ex marito. Ma chi è l’attrice che la interpreta? Tutto ciò che c’è da sapere su Valentina Bellè, a proposito di biografia, carriera, film e tanto altro.
Chi è Valentina Bellè: biografia, età, altezza e vita privata dell’attrice italiana
Per molti potrebbe essere un volto totalmente nuovo, nell’ambito della televisione e della serialità italiana, ma Valentina Bellè si era già fatta notare nel contesto del film Principe Libero, che racconta di Fabrizio De André con l’interpretazione da protagonista di Luca Marinelli; se nel film l’attrice veste i panni di Dori Ghezzi, ottenendo una grande importanza soprattutto nella seconda parte del lungometraggio sul cantautore italiano, in ACAB il lavoro è totalmente diverso e la porta a interpretare Marta, una delle pochissime donne presente nelle forze di polizia rappresentate.
L’attrice è nata a Verona, il 16 aprile del 1992, ha l’età di 32 anni ed è figlia di padre italiano e madre tedesca; la sua affermazione nel mondo del cinema e della televisione è stata consequenziale rispetto alla passione per la recitazione, che l’ha portata fin da subito ad interessarsi al palcoscenico e all’arte in generale. In un primo momento della sua vita, a seguito del suo percorso liceale, l’attrice ha preso parte a diverse sfilate e servizi fotografici, lavorando come modella, esordendo nel mondo della recitazione nel videoclip Arriverà dei Modà con Emma Marrone, che le permette di focalizzare la sua attenzione tanto da trasferirsi a New York, dove studia allo Strasberg Theatre and Film Institute. La sua altezza è di 176 centimetri.

La carriera di Valentina Bellè e i film in cui ha recitato
A seguito del suo percorso internazionale, Valentina Bellè ha esordito definitivamente nel mondo della televisione e del cinema, prendendo parte al laboratorio di Robert Castle a Vienna e al seminario di Michael Margotta a Roma, esordendo prima come traduttrice per uno spettacolo teatrale, poi trasferendosi a Londra alla Royal Academy of Dramatic Art per imparare definitivamente l’inglese per il mondo della recitazione. Il suo esordio c’è nel 2014 nel mondo del cinema con La vita oscena, a seguito del successo ottenuto nella web-serie Under di Ivan Silvestrini; uno dei primi successi c’è nel 2015 con la sua interpretazione di Lucrezia Tornabuoni, madre di Lorenzo de’ Medici, i I Medici, per poi accumulare ruoli anche in Il permesso – 48 ore dopo, Amori che non sanno stare al mondo, Una questione privata, Dolceroma, L’uomo del labirinto, Il Divin Codino; nel 2023 arriva la doppia partecipazione al Festival di Venezia con i ruoli in Ferrari e Lubo, mentre nel 2024 ci sono le sue interpretazioni in Sei fratelli e La vita accanto. Nel contesto televisivo, al di là delle interpretazioni in Fabrizio De André – Principe libero e I Medici, ci sono ruoli anche in Genius, Catch-22, Volevo fare la rockstar, Romulus e The Good Mothers.
Nella serie ACAB veste i panni di Marta, dimostrando una grande abilità nella sua resa e, soprattutto, nel lavoro di sottrazione realizzato per tentare di ottenere sullo schermo una persona devastata dal proprio lavoro, che vive anche la complessità del rapporto con sua figlia e il suo ex marito. Ovviamente, la resa di Marta nella serie permette anche di ragionare a proposito di stereotipi e maschilismi insiti nelle forze di polizia (ma più in generale nella società) italiana.