Articolo pubblicato il 14 Gennaio 2025 da Gabriele Maccauro
Disponibile dal 9 gennaio, arriva su Amazon Prime Video un nuovo prodotto originale italiano. Si tratta di Red Carpet – Vip al Tappeto, serie tv formata da 4 episodi della durata di circa 30 minuti ciascuno che vede Alessia Marcuzzi alla conduzione e la Gialappa’s Band a colorare la direzione delle prove. Tre squadre di guardie del corpo – formate da volti noti della piattaforma streaming – dovranno difendere delle celebrità dagli attacchi degli Haters e superare delle prove a tempo fino ad arrivare all’obiettivo finale, ovvero non far mettere loro piede fuori dal red carpet. Alla squadra vincitrice di questa prima stagione va l’ambito “piccione d’oro”. A seguire, trama e recensione di Red Carpet – Vip al Tappeto.
La trama di Red Carpet – Vip al Tappeto, la nuova serie tv italiana di Amazon Prime Video
Prima di passare all’analisi (per quanto possibile) e recensione della serie tv, è bene spendere due parole riguardo la trama del nuovo prodotto italiano firmato da Amazon Prime Video e che vede alla conduzione Alessia Marcuzzi coadiuvata dalla Gialappa’s Band. Red Carpet – Vip al Tappeto vede tre squadre di comici nel ruolo di guardie del corpo che hanno il compito di scortare una celebrità fino alla destinazione finale, assicurandosi che questa rimanga sempre sul tappeto rosso, dovendo sostenere prove e combattere contro i temibili “haters”.

La recensione di Red Carpet – Vip al Tappeto, con Alessia Marcuzzi e Cristiano Malgioglio
Squadra che vince non si cambia. Il buon vecchio Vujadin Boskov coniò questo aforisma decenni fa ed oggi è ormai di uso comune anche se, va detto, ha certamente più senso se si parla di calcio e sport in generale. Nel momento in cui si parla, per esempio, di televisione, ecco che iniziano ad esserci dei problemi strutturali. Cosa determina che una squadra sia vincente? L’apprezzamento del pubblico e gli incassi – o visualizzazioni, parlando di piattaforme streaming – verrebbe da dire, eppure non si può dire che questi fattori siano sempre presenti riguardo i prodotti originali italiani di Amazon Prime Video. Il tracollo di LOL è solo uno dei tanti esempi di come c’è qualcosa che non funziona nella nostra serialità sul fronte comico e Red Carpet – Vip al Tappeto non è che l’ennesimo esempio di questa caduta, in primis di stile.
Pronti, via e subito siamo dentro al gioco, con una spiegazione delle regole e dei partecipanti talmente abbozzata da essere quasi inesistente e con i soliti volti noti – di Amazon come del web e della televisione italiana in generale – a prenderne parte, per una sfida ai limiti dell’umana concezione, dove anche i partecipanti non hanno evidentemente idea di dove si trovano e sono lì solo per pagarsi le bollette, che è forse l’unica cosa comprensibile del progetto. Un prodotto nato di fretta che non si rende conto di ciò che accade al suo interno, visto che il maldestro montaggio non riesce a nascondere, per esempio, il malcontento di alcuni (vedi Giulia De Lellis). L’unica che sa cosa sta accadendo e non risparmia mezza battuta contro tutto e tutti è Michela Giraud, ma l’ennesimo estremo utilizzo della figura di Cristiano Malgioglio e Valeria Marini o l’inserimento di comici (con alcuni che provengono proprio da LOL) che però non hanno un vero legame con lo spettatore e soprattutto in queste circostanze non hanno il tempo di crearlo.
Ci fa poi interrogare il vero target di questa serie tv: A chi è indirizzata Red Carpet – Vip al Tappeto? Trattandosi di una piattaforma streaming e vedendo Herbert Ballerina o Giulia De Lellis verrebbe da dire i giovani, eppure il prodotto è vecchissimo, con i cattivi delle sfide che sono degli alieni chiamati “haters” e ciò non può non portare alla mente il Signor Burns dei Simpson che prova a fare il giovane. C’è la Gialappa’s Band che dovrebbe attirare quel pubblico di 30enni cresciuto a pane e Mai Dire Gol, ma non hanno uno spazio da protagonisti ed è evidente come non sia un loro format. Viene dunque da pensare che, con i sopracitati Cristiano Malgioglio e Valeria Marini, si provi a prendere quel pubblico tanto legato alla televisione, dunque con un’età ancor più avanzata, ma più si è vicini alla tv e più ci si allontana dallo streaming e di nuovo, non è uno spazio a loro adatto. Red Carpet – Vip al Tappeto resta così nel limbo e, soprattutto, finisce nel dimenticatoio in men che non si dica, così come tanti altri prodotti italiani. Contenti loro, contenti tutti.