Articolo pubblicato il 7 Gennaio 2025 da Bruno Santini
La notizia relativa all’inclusione di C’è ancora domani in una lista di film eleggibili agli Oscar 2025 ha scaldato l’entusiasmo di numerosi fan, che si aspettano una possibile candidatura del film diretto e interpretato da Paola Cortellesi. Come ben sappiamo, il film non è stato proposto dall’Italia nella categoria di miglior film internazionale in virtù di problematiche tecniche nella distribuzione, dal momento che i film ammessi dovevano avere una distribuzione cinematografica compresa tra il 1 novembre 2023 e il 30 ottobre 2024, mentre C’è ancora domani è uscito al cinema il 26 ottobre 2023. Tuttavia, la presenza del titolo del film tra le liste degli Academy Awards 2025 ha fatto sperare i fan a proposito di una possibile ascesa del film in altre categorie, indipendenti dal miglior film internazionale: ma può davvero essere così? Cerchiamo di comprendere perché gli entusiasmi sono positivi, ma non è giusto farsi troppe illusioni.
C’è ancora domani non può essere candidato come miglior film agli Oscar 2025
Partiamo col dire che, rispetto a quanto dichiarato in più sedi, C’è ancora domani non può essere candidato come miglior film agli Oscar 2025. Le liste che stanno circolando nelle ultime ore fanno riferimento ad una selezione generica degli Oscar, che include tutti quei film che, per motivi generali e senza distinzione tra le categorie, possono essere eleggibili nelle diverse cinquine degli Oscar 2025: la lista comprende più di 300 titoli e tra questi c’è anche C’è ancora domani di Paola Cortellesi. Di sicuro, si tratta di un risultato non da poco, dal momento che il film italiano soddisfa i requisiti generali degli Academy Awards, relativi alla distribuzione cinematografica nelle sale americane del film per più di una settimana consecutiva.

Insomma, si tratta già di un ottimo risultato ma, se andiamo ad effettuare una prima scrematura, che gli Oscar propongono per quanto riguarda la categoria di miglior film, ci rendiamo conto che C’è ancora domani non è più presente. Nei 200 film che possono idealmente essere candidati nella categoria di miglior film, infatti, sono inseriti solo quei titoli che rispettano tutti quei requisiti relativi all’inclusività e alla distribuzione nelle sale cinematografiche americane e, tra questi, il film di Paola Cortellesi non figura.
La lista è consultabile cliccando QUI
Perché C’è ancora domani non ha alcuna speranza di candidatura
C’è un passaggio molto importante, nelle interviste e nei contributi di Gabriele Salvatores a proposito del premio Oscar ottenuto per il miglior film internazionale con Mediterraneo. Questo fa riferimento alle sontuose campagne di promozione del film che sono state realizzate dagli altri prodotti, per tentare di ottenere una vittoria nella categoria dove si trovava anche il film poi vincitore della statuetta. Non è certamente un segreto il fatto che, per riuscire a vincere agli Oscar, bisogna effettuare delle campagne promozionali sontuosissime, anche nelle categorie che sembrano essere più scontate, per avvicinare la critica e i votanti alla percezione dell’intero sistema che ruota intorno al film. Insomma, certamente la qualità è un fattore ma bisogna avere anche delle potenzialità economiche molto elevate.
Si dice tutto questo perché C’è ancora domani non sarà inserito nella categoria dove, probabilmente, avrebbe avuto qualche chances in più, nonostante la presenza di un mostro sacro come Emilia Pérez nel 2025: miglior film internazionale. Riuscire a giungere nelle altre categorie dove il film potrebbe essere candidato, come miglior attrice protagonista, miglior attore protagonista (Valerio Mastandrea) o miglior attrice non protagonista (Romana Maggiora Vergano, Emanuela Fanelli), è pressoché impossibile sia perché ci sono tanti altri film che hanno già ottenuto numerosi premi nella stagione cinematografica che precede gli Oscar, sia perché ciò significherebbe effettuare delle campagne promozionali ingenti, che permettano di cristallizzare il film nell’ambito della considerazione popolare e collettiva americana. Insomma, in linea di massima un film internazionale può essere candidato in categorie differenti da quella di miglior film internazionale, anche se in quella non è presente: un caso recentissimo è quello di Anatomia di una caduta, vincitore della miglior sceneggiatura originale ma non candidato nella categoria di miglior film internazionale. Tuttavia, bisogna avere un tipo di base, anche in termini di premi (Anatomia di una caduta era vincitore della Palma d’Oro a Cannes 2023) e di potenza commerciale.