Articolo pubblicato il 3 Gennaio 2025 da Bruno Santini
Umberto Riccioni Carteni è dietro la macchina da presa per Mica è Colpa Mia, una nuova commedia napoletana arrivata su Netflix in occasione del 1 gennaio 2025. Con le interpretazioni di Antonio Folletto, Laura Adriani e Vincenzo Nemolato nei panni dei tre protagonisti, il film permette sicuramente di ottenere un risultato molto genuino e soddisfacente, in apertura di anno cinematografico. Tra i dettagli che sono stati sicuramente notati dagli spettatori, a proposito del contesto complessivo della trama del film, c’è anche come finisce Mica è Colpa Mia e qual è la spiegazione del finale.
Come finisce Mica è Colpa Mia? Le ultime scene del film con Antonio Folletto e Vincenzo Nemolato
La commedia napoletana Mica è Colpa Mia, diretta da Umberto Riccioni Carteni e con Antonio Folletto, Laura Adriani e Vincenzo Nemolato, presenta una struttura della trama molto semplice, in cui i due protagonisti Vito e Antonello, per non perdere la propria casa che viene pignorata, tentano di convincere con la menzogna Marina ad effettuare una donazione di 10mila euro affinché possano mantenere la proprietà dell’appartamento e l’affido di Napoleone, figlio di Vito. Ma come finisce Mica è Colpa Mia? In virtù dell’intercedere di Federico, che tenta di portare a termine il suo progetto di costruzione dell’hotel proprio dove si trova l’appartamento dove abitano i due fratelli, Marina scopre la verità su quello che credeva Carlo.
Quest’ultimo, dal suo canto, la incalza spiegando che tutti i trasferimenti avvenuti all’interno del palazzo non sono avvenuti in maniera regolare, così la donna scopre che è effettivamente così: è stato Federico, volendo a tutti i costi completare il suo progetto, a corrompere un funzionario del comune per effettuare dei falsi sopralluoghi e per far sì che tutte le famiglie abbandonassero l’appartamento. Per non macchiare l’onore dell’azienda, il padre di Marina sospende allora i lavori di demolizione proprio prima che questi abbiano inizio.
La spiegazione del finale di Mica è Colpa Mia
Al termine di tutti gli eventi principali della trama di Mica è Colpa Mia, si arriva finalmente alla spiegazione del finale del film napoletano su Netflix. Dopo essere stata oggetto di complimenti, ancora una volta, per le sue qualità in cucina, Marina comprende che il suo destino non è quello di proseguire con il lavoro del padre. Accanto a Vito e Antonello, allora, mette in piedi una nuova idea imprenditoriale proprio nella zona più difficoltosa della città, dove tutti hanno rischiato di perdere la propria casa: una mensa solidale, in cui non ci sono costi fissi per mangiare ma soltanto delle offerte libere che vengono fatte ai tre, affinché possano permettersi la spesa dei prodotti che vengono serviti a tavola. I piatti vengono calati verso il basso grazie a dei panieri e Salvatore (dopo che aveva assunto diverse identità nella menzogna di Vito) si occupa ora di servire ai tavoli.
Al termine del film e durante le ultime scene ci si confronta con alcune novità che interessano i protagonisti: una prima lettera ufficializza l’affido esclusivo a Vito di suo figlio Napoleone, poiché adesso ha nuovamente la casa di proprietà e anche un lavoro stabile; una seconda lettera, invece, arriva direttamente da Tokyo e chiede ad Antonello di recarsi in visita all’interno della città: ma per quale motivo? È presumibile che, per racimolare qualche spicciolo, il fratello di Vito abbia finto di essere qualcun altro e abbia presentato qualche prodotto o servizio fatiscente, per cui è stato notato dal Giappone.