Da Joker: Folie à Deux a Deadpool & Wolverine: i peggiori film del 2024

In un anno particolarmente ricco di film, ritorni dietro la macchina da presa e sequel, il peggio è dietro l’angolo: ma quali sono i peggiori film del 2024 e perché?
Da Joker: Folie à Deux a Deadpool & Wolverine: i peggiori film del 2024

Articolo pubblicato il 30 Dicembre 2024 da Bruno Santini

È stato un anno sicuramente molto interessante non soltanto per quanto riguarda il meglio della stagione cinematografica, ma anche per il peggio. In un anno in cui tanti registi storici sono tornati dietro la macchina da presa e in cui diverse uscite al cinema hanno mostrato una tendenza piuttosto radicata di sequel e materie derivative, la redazione di Quarta Parete ha scelto quali sono i peggiori film del 2024. Al di là della funzione puramente ludica di scelte di questo genere, si ribadisce che la classifica non sottintende il gusto di un solo redattore o di chi scrive, ma la somma di quelli di tutta la redazione, seguendo le indicazioni fornite a margine della lista che segue.

1) Joker: Folie à Deux (Todd Phillips)

Il primo posto praticamente indiscutibile, nella classifica dei peggiori film dell’anno, viene conquistato da Joker: Folie à Deux. Il primo film con Joaquin Phoenix protagonista, in grado di determinare una vittoria agli Oscar per l’attore, aveva sorpreso il mondo cinematografico e gli spettatori, in grado di confrontarsi con atmosfere e realtà estremamente differenti rispetto a ciò che la grande abbondanza di cinecomic aveva offerto negli ultimi anni. Una rivalutazione del cinefumetto tradizionale, con rimandi volti a omaggiare la filmografia di Martin Scorsese, calata in un contesto urbano di orrore e disgregazione.

C’era, allora, decisamente grande attesa per il secondo film che fin da subito si è posto nelle condizioni di sfidare il pubblico con il suo genere musical e con una struttura totalmente differente rispetto al successo precedente. Il risultato, presentato in anteprima a Venezia 2024, è a dir poco disastroso su tutta la linea: una visione di chi tenta di difendere questo film porterebbe a pensare ad un’opera di sabotaggio a priori, di dissoluzione del mito e di negazione del fascino della figura del Joker. Ma appare decisamente poca cosa rispetto a ciò che, tecnicamente o narrativamente che sia, il film offre: uno spettacolo sonoro e canoro rasentante il ridicolo, con canzoni non soltanto dimenticabili ma anche concepite male e sviluppate peggio. Il tutto, entro un delirio inverosimile e posticcio che non ha nulla a che fare col senso della psicologia (anche questa ridotta a mo’ di barzelletta) che invece il primo film aveva tentato di sviluppare

2) Kinds of Kindness (Yorgos Lanthimos)

È un anno sicuramente molto particolare, quello di Yorgos Lanthimos, che appare per tre volte nelle sale cinematografiche italiane: con Povere Creature!, Kinds of Kindness e con il riscoperto cortometraggio Nimic che mostra parte della sua poetica anche se in forma ridotta. Il secondo dei tre prodotti, presentato in anteprima al Festival di Cannes 2024, appartiene sicuramente al peggio che il regista greco abbia avuto modo di portare con sé: la sua posizione nella classifica dei peggiori film del 2024 è (come del resto lo era quella di Joker: Folie à Deux) da contestualizzare non pensando soltanto al meglio o al peggio per definizione, ma facendo rientrare il film in un’ottica globale di attese e delusioni. Lanthimos paga lo scotto di realizzare quest’opera esattamente dopo aver presentato al pubblico un manifesto di rara bellezza, un capolavoro come Povere Creature!

Schiavo dei suoi meccanismi di esagerazione e violenza, che vengono qui strutturati in forma di possesso e prostrazione, Lanthimos si impantana in un racconto a tre atti tra loro distinti, in cui non si comprende mai davvero il fine ultimo della creazione ottenuta. Tutti gli aspetti anche tecnici del film, tra le riprese che tagliano idealmente il volto degli attori e le componenti tecniche (tra cui la colonna sonora di Jerskin Fendrix) ereditate da Povere Creature!, sembrano fini a se stesse, con il peggio che si riscontra in termini di sceneggiatura. Il prossimo lavoro di Yorgos Lanthimos, Bugonia, mostrerà davvero quali sono i possibili esiti futuri della carriera del regista greco, ancora una volta con il cambiamento nel team di sceneggiatori.

3) Maxxxine (Ti West)

La meraviglia degli anni ’80, le luci al neon, sesso e sangue ed una Mia Goth sempre più mattatrice delle pellicole di Ti West. Peccato che, dopo i già difettosi X e Pearl, il regista statunitense abbia messo da parte ogni velleità artistica e di originalità a servizio di una pellicola che non fa altro che aggrapparsi alla malinconia e nostalgia per un periodo storico che viene, però, sempre raccontati attraverso una lente differente da quella della realtà, facendo così leva solamente sugli aspetti più ludici del periodo, sul glam che sovrasta l’orrore, sulla forma priva di sostanza. Maxxxine chiude così una trilogia mediocre che non ha dato nulla alla cinematografia mondiale se non, come detto, la conferma del talento di Goth, nonostante qui sia comunque non espresso al 100%.

Poteva essere un lungometraggio semplicemente non riuscito, eppure il vero problema di questo film e di Ti West in generale è che il successo ha sporcato la sua verve registica, il passaggio da underground a mainstream gli ha fatto perdere la bussola e, se da un lato (in primis) le sue sceneggiature si sono indebolite, dall’altro il suo ego si è ingigantito, trasformando così Maxxxine in un film estremamente pretestuoso e, di conseguenza, irritante. La sua presenza in classifica tra i peggiori film del 2024 era inevitabile e l’unica speranza che resta è che, distaccandosi da questa trilogia, egli possa tornare a dimostrare un talento fino a questo momento solo abbozzato ma che sembra presente. Ad oggi però, questa resta però una mera sensazione.

4) Succede anche nelle migliori famiglie (Alessandro Siani)

Tra i tanti nomi che hanno interessato, nel meglio e nel peggio, il cinema italiano del 2024, il più ridondante è quello di Alessandro Siani. Il comico, attore e regista napoletano ha presentato due film al cinema in due slot non certamente casuali, Capodanno e Natale successivo. Succede anche nelle migliori famiglie è il primo dei due: un film evidentemente brutto, che fa parte sì della classifica dei peggiori film del 2024 ma che, a dirla tutta, potrebbe anche esserne estraneo, poiché gioca evidentemente un campionato a parte in termini di orrori visivi, narrativi, morali e non solo. Si parla di tutto nei poco più di 75 minuti di film, che vuole far ridere prendendo in giro i gay, gli etero, le famiglie, i padri, le madri e i figli, riuscendo soltanto ad apparire profondamente sbagliato e categoricamente razzista e intollerante verso ciò di cui parla. Tutto ciò non fa ridere, in nessun punto e in nessun momento, con l’aggravante di un Alessandro Siani ormai sempre più caricatura e macchietta di sé stesso che finisce per occupare (abusivamente, come il suo Principe) la sala nei momenti catartici dell’anno.

5) Tutti tranne te (Will Gluck)

A proposito di comicità andata a male, la lista dei peggiori film del 2024 non potrebbe dirsi realmente tale in assenza di Tutti tranne te, film che sfrutta fino al midollo lo star system del momento non soltanto coinvolgendo gli attori più chiacchierati dell’ultima stagione cinematografica – Sydney Sweeney e Glen Powell -, ma li porta addirittura a fingere che tra i due ci sia una vera relazione anche al di fuori del set. Il cinema, che non è più cinema, si trasforma allora in un focoso gioco gossipparo, in cui scoprire qualcosa che abbia poco a che fare con l’oggetto che transita davanti alla macchina da presa e che si concentra piuttosto sull’elemento del trash: ecco, l’età contemporanea sta portando anche alla rivalutazione di questo aspetto, quasi come se conservasse una sorta di aura dimentica del fatto che trash, tradotto, vuol dire spazzatura. Riferimenti ai genitali, palpatine qua e là e la solita rom com né rom, né com per un prodotto decisamente respingente e sgradevole per la maturità che il pubblico contemporaneo dovrebbe ricercare.

6) Oceania 2 (Dave G. Derrick Jr., Jason Hand e Dana Ledoux Miller)

Se il buongiorno si vede dal mattino, questo è il caso di Oceania 2, il sequel del film d’animazione Disney che già dall’uscita del suo trailer aveva suscitato qualche dubbio. Il grande e stucchevole difetto di questo secondo capitolo è una caratteristica opposta rispetto al grande pregio che possedeva il suo precedente: la noia. La totale mancanza di intrattenimento, di sforzo di trovare nella sua sceneggiature battute innovative con tanto di dialoghi triti e ritriti, di originalità nel suo contenuto sentimentale ora soffocato da canzoni insulse e poco memorabili, saltano agli occhi come un grande flop. Inoltre, l’inserzione di una marea di personaggi secondari e inutili allo sviluppo della narrazione provoca una dispersione dell’attenzione, soprattutto in un pubblico di bambini a cui il film sarebbe rivolto in primis, che accentua ancora di più la sensazione di noia. Infine, nella sua totalità Oceania 2 risulta essere un grande buco nell’acqua per la sua involontaria presentazione, non tanto come un capitolo successivo di un film d’animazione come sarebbe dovuto essere, quanto di una narrazione orizzontale destinata piuttosto a un prodotto seriale.

7) Memory (Michel Franco)

Prima di tornare dietro la macchina da presa per Memory, Michel Franco aveva diretto un film certamente pieno di errori tecnici e strutturali, addirittura con delle ridondanze e delle dimenticanze al montaggio quasi scolastiche; eppure, c’era una certa intelligenza nel mostrare il mondo di Sundown in modo particolarmente compassato e distaccato, con quella passività del protagonista (interpretato da Tim Roth) che permetteva di fornire uno sguardo sul reale senza necessariamente una volontà di giudizio da parte del regista. Si dice ciò, nell’inserire Memory tra i peggiori film del 2024, proprio perché è esattamente ciò che manca nell’ultimo lavoro dietro la macchina da presa per il regista, che è stato presentato al Festival di Venezia 2023 e che è arrivato nel nostro paese soltanto un anno dopo.

Il lavoro, che tenta di porre l’accento su problematiche di natura fisica e psicologica, si risolve in una serie di cliché di dubbio gusto, in cui non soltanto si finisce per essere autocommiserativi e profondamente banali nel trattamento delle difficoltà, ma anche moralmente sbagliati quando si mostra l’oggetto sessuale. Si parla tanto di come la donna venga rappresentata al cinema, negli ultimi anni, e anche il sesso merita una rappresentazione rispettosa della persona e dell’essere umano posto davanti alla macchina da presa: tutto ciò, in un film evidentemente vergognoso moralmente parlando, in Memory non c’è.

8) Rebel Moon: La sfregiatrice (Zack Snyder)

Un voto che vale piuttosto un atteggiamento, una parte per il tutto: come con le migliori figure retoriche, la scelta di Rebel Moon: La sfregiatrice è piuttosto un modo per parlare di altro; di una tendenza, di un atteggiamento e di un modo di fare che appare francamente impossibile da credersi e che non ha il minimo senso, neanche per uno snyderiano. La prima parte del sontuoso progetto del regista di 300 era già stata parte di una flop, e ci si ripete con il secondo film che viene così introdotto tra i peggiori del 2024. Non soltanto, in effetti, c’è da sottolineare nuovamente quella grandissima abbondanza di difetti che erano stati riscontrati per il primo lungometraggio – impianto tecnico risibile, scimmiottamento dei principali blockbuster che rende il tutto incredibilmente anonimo, assenza di una benché minima profondità dei personaggi o della narrazione, ralenti fini a se stessi e tanto altro -, ma anche da aggiungere un aggravante relativa all’intero progetto di Zack Snyder.

Che, per inciso, è il primo regista di sempre a guadagnare la sua icona cliccabile e utilizzabile come immagine del profilo su Netflix (traguardo non da poco), a dimostrazione di quell’estrema libertà che ha avuto a disposizione nel lavorare sull’intera saga di Rebel Moon; autocostringendosi, de facto, ad una director’s cut che non aveva alcun senso di esistere e che non ha aggiunto assolutamente nulla rispetto ai precedenti progetti osservati sul piccolo schermo.

9) Il Gladiatore 2 (Ridley Scott)

In un anno ricco di sequel e di idee che vengono ripescate dal passato per dar forma ad un qualcosa che metta una pezza, rispetto alla comprensibilissima crisi produttiva dell’industria hollywoodiana, anche Ridley Scott si lancia nel suo personalissimo sequel, a lungo sognato da i fan e concretizzatosi in realtà: Il Gladiatore 2, con Paul Mescal protagonista nell’ereditare la tradizione del Massimo Decimo Meridio di Russel Crowe. Il fatto che questo film figuri tra i peggiori del 2024 è certamente significativo di un momento storico evidentemente molto complicato, in cui anche i progetti che potrebbero poggiare sul fattore nostalgia, dunque riportando gli spettatori al centro di un qualcosa di già conosciuto e calorosamente accettato, non basta per convincere il proprio pubblico.

Il film appare costantemente sciatto e ridondante, nel cercare di ricreare quei meccanismi che avevano reso celebre il primo e che avevano permesso di generare tutto quell’amore che si sfrutta (invano) per ottenere un risultato soddisfacente. Al di là degli errori storici che appaiono quasi un cliché fin troppo sdoganato da Ridley Scott, Il Gladiatore 2 è un film dai personaggi piatti, dalla narrazione anche grossolanamente accelerata e dall’ormai solito montaggio dozzinale del regista.

10) Deadpool & Wolverine (Shawn Levy)

Nel mare magnum dei cinecomic del 2024 – tra prodotti del Sony’s Spider-Man Universe e il remake de Il corvoDeadpool & Wolverine sarebbe anche il meno peggio, ma il film ha maggiormente senso di esistere in questa classifica dei peggiori film del 2024 per una ragione che, a dirla tutta, appare rappresentativa. Negli ultimi anni i cinecomic si sono sempre difesi bene, che si trattasse di prodotti estremamente qualitativi o di innovazioni per il grande o il piccolo schermo: anche la funzione di film-evento, talvolta, ha saputo indirizzare il giudizio verso una valutazione positiva o, comunque, legata ad un mero fattore di intrattenimento.

Che cosa resta, alla fine di questo 2024 di cinecomic? Polvere che si sgretola tra le mani e che vola via in pochissimi minuti a seguito di una visione: Deadpool & Wolverine è l’emblema di tutto ciò che non va, di intrattenimento fine a se stesso, di una sequela senza senso di cameo, di fan-service (che di per sé non è necessariamente un male) amorale, di regie piatte e volte solo a far primeggiare il senso del completismo in termini di fumetto, personaggi o immagini. È tutto estremamente vuoto, come nel film Deadpool & Wolverine che fa ridere, regala canzoni e pure bei balli, ma poi? Una posizione che potrebbe far discutere, questo è certo, ma la si legga come non soltanto legata al film ma a un intero sistema in crisi, se non altro, di idee e di passione.

La tabella di riferimento per i voti della redazione

A margine delle scelte effettuate e inserite tra i peggiori film del 2024, vengono inseriti – come novità rispetto alle classifiche dello stesso genere – i relativi punteggi che hanno portato a tali selezioni. Il metodo della relazione (attribuire un punteggio da 10 per il primo posto a 1 per il decimo posto) porta così a selezionare 10 film ritenuti peggiori dal singolo redattore, ognuno dei quali con un punteggio che viene sommato agli altri. Per intendersi, Joker: Folie à Deux figura nella maggior parte delle classifiche del peggio della relazione e in alcune al primo posto, con 51 punti che costituiscono la somma di tutti i punteggi personali. Naturalmente, questo metodo porta ad attribuire un peso maggiore ai primi posti – e dunque a ciò che viene ritenuto il peggio del peggio per un redattore – con esclusioni che hanno punteggi poco più bassi, come i 12 punti di Argylle o gli 11 di Madame Web.

Joker 251
Kinds of Kindness31
Maxxxine22
Succede anche nelle migliori famiglie18
Tutti tranne te18
Oceania 216
Memory15
Rebel Moon 214
Il Gladiatore 214
Deadpool & Wolverine13