La settima puntata di Dragon Ball Daima è finita con un cliffhanger eccellente, poiché la sua conclusione ha dato spazio all’inizio del combattimento tra Goku ed il Tamagami. Per questo motivo il nuovo episodio era estremamente atteso dagli spettatori e quest’ultimo non solo prepara ad uno scontro molto importante, ma getta anche nuove ombre sulla trama della serie che si fa sempre più intricata. Tuttavia il tutto sarà risultato soddisfacente? A seguire la recensione dell’ottavo episodio di Dragon Ball Daima, intitoltato Il Tamagami ed attualmente disponibile sulla piattaforma streaming Crunchyroll, per poi essere distribuito anche su Netflix la settimana successiva.
La trama di Dragon Ball Daima 1×08
Dragon Ball Daima è un anime che racconta eventi ambientati dopo la sconfitta di Majin Bu in Dragon Ball Z e prima dell’arrivo di Lord Beerus in Dragon Ball Super. La nuova puntata inizia con il primo combattimento realmente importante della storia, ma inserisce anche dei colpi di scena che si collegano al passato. L’episodio infatti presenta la seguente trama:
Goku è pronto per combattere il primo Tamagami, il guardiano di una delle tre sfere del drago del Regno Demoniaco. Nessuno ha mai battuto l’essere e per questo si rivelerà un degno avversario per il saiyan, il quale deve assolutamente ottenere la sfera in modo da poter salvare Dende. Nel frattempo vengono rivelati nuovi dettagli sulle reali intenzioni della dottoressa Arinsu, la quale sta preparando un piano capace di sovvertire l’ordine delle cose mentre Grogu continua segretamente a lavorare per lei.
La recensione dell’ottavo episodio di Dragon Ball Daima
Il combattimento tra Goku ed il Tamagami utilizza un’impostazione eccellente: tale scontro richiama alle origini di Dragon Ball, con il piccolo saiyan che utilizza il suo iconico bastone Nyoi, ma i movimenti attraverso cui viene gestita l’arma richiamano invece al dinamismo tipico delle lotte di Dragon Ball Z. Il risultato è un contrasto pregevole che, aiutato dalle splendide animazioni, ricrea un’unione tra modernità e tradizione concependo, allo stesso tempo, qualcosa di nuovo. La novità è introdotta anche dal modo in cui le armi dei combattenti si toccano a vicenda, attraverso una velocità supersonica che contemporaneamente permette di percepire la pesantezza dei colpi dati e richiamando ad un vero incontro tra due samurai. Il contrasto tra il bastone sottile di Goku ed il gigantesco martello del Tamagami non appare mai ridicolo, anzi, sottolinea la differenza della natura dei due personaggi ed aumenta l’epicità dell’azione.
Nonostante tutti sanno come andrà a finire lo scontro, il Tamagami rappresenta finalmente un avversario che appare pericoloso, poiché la sua potenza è evidente ed è il primo avversario capace di mettere in difficoltà Goku, aumentando la tensione. Inoltre è una bellissima idea quella di aggiungere dettagli della prova per il recupero della sfera che hanno a che fare con il riflesso e l’attenzione, inserendo un po’ di novità e non riducendo il tutto a chi è semplicemente più forte. C’è anche da dire che queste aggiunte della prova potevano essere un’occasione per inserire altre gag riguardanti l’ingenuità di Goku che, in alcuni momenti di Super, eccedono in esagerazioni che fanno apparire il personaggio stupido (si pensi al test per entrare nel torneo di Beerus e Champa), invece stavolta la dignità del saiyan è mantenuta a pieno. Bellissima anche una citazione visiva ad un momento avvenuto durante la saga di Freezer in Dragon Ball Z.
Le rivelazioni dell’ottavo episodio di Dragon Ball Daima
Nell’ottava puntata di Dragon Ball Daima vengono rivelate le vere intenzioni della dottoressa Arinsu, la quale vuole diventare la sovrana del Regno Demoniaco. Il personaggio ha un grande carisma ed è splendido il contrasto tra la sua ambizione apparentemente malvagia e la classe con cui esprime i suoi piani malefici (persino una cosa rozza come lo sputo è espressa con regalità). Affascinante l’idea che il suo piano sia collegato ad elementi che appartengono al passato di Dragon Ball Z, anche se l’inserimento di una retcon riguardante le origini di Majin Bu sembra realizzato soltanto per creare stupore gratuito tra i fan senza che sia veramente necessario. In ogni caso il piano di Arinsu è coerente con l’idea di Toriyama già applicata attraverso la creazione di Cell Max in Dragon Ball Super: Superhero, ovvero quella di realizzare nuovi personaggi imponenti che abbiano anche una base nostalgica.
L’ottavo episodio di Dragon Ball Daima, almeno per quanto riguarda il piano visivo, presenta uno dei combattimenti più belli mai realizzati in tutta la saga. Oltre al grande divertimento offerto dallo scontro, la puntata sovverte le aspettative della storia, aggiungendo nuovi risvolti di trama che trasformano gli avversari di Goku in minacce molto più grandi. In questo modo l’avventura dei protagonisti diventa molto più temibile e rinuncia in parte a quella leggerezza che rischiava di rendere gli ostacoli troppo facili da superare, aumentando la qualità dell’anime.