Creed 3 rappresenta il primo film della trilogia ad essere privo di Sylvester Stallone, annoverando il solo Michael B. Jordan al comando sia in termini di regia, sia per quanto riguarda l’interpretazione da protagonista. Dopo aver osservato il grande percorso di ascesa di Adonis Creed, la sua storia prosegue con la rievocazione del passato del personaggio, per mezzo del ruolo di un suo vecchio amico – ora rivale – Dame, interpretato da Jonathan Majors. Ma come finisce Creed 3? Per comprenderlo, si indica tutto sulla spiegazione del finale del film di e con Michael B. Jordan.

Come finisce Creed 3? La trama completa del film di e con Michael B. Jordan

Prima di comprendere quale sia la spiegazione del finale di Creed 3, è importante sottolineare come finisce il film diretto da Michael B. Jordan e con lo stesso attore protagonista, per la prima volta senza la presenza nel cast di Sylverster Stallone; il nucleo del racconto riguarda Adonis Creed che, dopo aver vinto il suo ultimo incontro nel 2020, decide di ritirarsi dalla boxe per dedicarsi completamente alla sua famiglia, pur continuando a gestire la palestra che l’ha reso grande. Il passato del ragazzo, però, torna a tormentarlo quando in città arriva Dame, suo amico d’infanzia che era stato arrestato per proteggerlo, quando Donnie aveva attaccato Leon nel 2002: per la vergogna e il senso di colpa non l’aveva mai contattato e, per questo motivo, Dame – che era stato una grande promessa della boxe – non ha mai potuto affermarsi in questo campo e cerca vendetta. Ma come finisce Creed 3? Per comprenderlo, bisogna superare il momento in cui Dame inizia a diventare sempre più performante e aggressivo sul ring, ottenendo addirittura la possibilità di sfidare Donnie per il titolo mondiale, diffamandolo costantemente.

La spiegazione del finale di Creed 3

Avendo sottolineato come finisce Creed 3, si può proseguire con la spiegazione del finale del film con Michael B. Jordan e Jonathan Majors nel cast. Dame decide di sfidare pubblicamente Donnie che, benché avesse deciso di ritirarsi dal mondo della boxe, ricomincia a lavorare e ad allenarsi: l’avversario che trova di fronte a sé è molto violento e aggressivo, ma tende a stancarsi nel corso delle riprese. Per questo motivo, sfruttando la sua stanchezza e allontanando la paura (in un momento in cui il ring sembra svuotarsi nella percezione dei due pugili) riesce finalmente a sconfiggerlo; i due riusciranno, comunque, a chiarirsi successivamente. Nella scena finale del film si vede Amara, la piccola figlia sorda di Adonis, salire sul ring e simulare un combattimento, prima di essere accolta con affetto dai suoi genitori: sintomo che la saga potrà progredire in futuro con un nuovo combattente sul ring che raccolga le redini di Adonis Creed?