Come da tradizione, la prestigiosa e storica rivista dei Cahiers du Cinéma – fondata nel 1951 e che ha visto la collaborazione di artisti quali François Truffaut, Jean-Luc Godard, Éric Rohmer, Jacques Rivette e Claude Chabrol – ha reso nota la classifica dei 10 migliori film dell’anno. Al primo posto troviamo Misericordia, film diretto da Alain Guiraudie, seguito da May December di Todd Haynes – recentemente annunciato come presidente di giuria della Berlinale 2025 – e In Water di Hong Sang-soo, che chiude così il podio. Presenti in classifica anche due titoli premiati con il Grand Prix speciale della giuria al Festival di Cannes, ovvero All we Imagine as Light a Cannes77 e La Zona d’Interesse l’anno prima, titolo che è stato poi in grado di vincere anche il premio Oscar per il miglior film internazionale e per il miglior sonoro, con due statuette su cinque candidature totali. Non sono presenti titoli nostrani, ma l’Italia lo è in un certo senso grazie alla presenza di Il Male non Esiste di Ryūsuke Hamaguchi che, all’80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, vinse il Gran premio della giuria. A seguire, la top10 del 2024 secondo i Cahiers du Cinéma.
I 10 migliori film del 2024 secondo i Cahiers du Cinéma
- Misericordia – Alain Guiraudie
- May December – Todd Haynes
- In Water – Hong Sang-soo
- La Zona d’Interesse – Jonathan Glazer
- All we Imagine as Light – Payal Kapadiya
- I Delinquenti – Rodrigo Moreno
- Il Male non Esiste – Ryūsuke Hamaguchi
- Ma Vie, ma Gueule – Sophie Fillières
- Trap – M. Night Shyamalan
- Septembre sans Attendre – Jonás Trueba
Cosa sono i Cahiers du Cinéma
Fondata nel 1951 da André Bazin, Léonide Keigel, Joseph-Marie Lo Duca e Jacques Doniol-Valcroze, i Cahiers du Cinéma sono la più prestigiosa rivista cinematografica di Francia, nonché una delle più importanti al mondo. Nata dalle macerie della Revue du Cinéma, inizialmente essa mette insieme due gruppi parigini di notevole rilievo, come Objectif 49 (di cui erano membri Robert Bresson e Jean Cocteau) e Ciné-Club du Quartier Latin. Come detto in precedenza, tra i vari collaboratori della rivista hanno figurato personaggi centrali nella storia della settima arte, come François Truffaut, Jean-Luc Godard, Éric Rohmer, Jacques Rivette e Claude Chabrol.
Su una certa Tendenza del Cinema Francese – articolo scritto da Truffaut nel 1954 – è il manifesto del movimento nato per mano degli autori sopracitati che, col tempo, prenderà il nome di Nouvelle Vague. Nel 1998, Le Editions de l’Etoile (casa editrice dei Cahiers du Cinéma) fu acquistata da Le Monde che, dieci anni dopo, la cedette ai britannici di Phaidon Press. Nonostante la rivista sia cambiata molto nel corso del tempo, il suo ruolo chiave nella critica cinematografica, nell’elaborazione di un pensiero politico e nella voglia di stare al passo con i tempi è sempre stato centrale e registi del calibro di André Téchiné, Olivier Assayas, Leos Carax e Patrice Leconte, sono tutti passati dalla rivista, la cui classifica dei 10 migliori film dell’anno è sempre apparsa come una delle più autorevoli al mondo.