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Wicked: 5 curiosità che non sai sul musical con Ariana Grande

Fa parlare tantissimo di sé in virtù di una serie di motivi: non tutti però conoscono tutti i dettagli a proposito di questo film. Ma quali sono 5 curiosità che non sai su Wicked?
Wicked: 5 curiosità che non sai sul musical con Ariana Grande

In un 2024 particolarmente ricco di titoli e di grandi sequel che hanno conquistato il botteghino internazionale, uno degli ultimi prodotti maggiormente attesi è sicuramente Wicked, il musical che adatta l’omonimo lavoro teatrale e che vede – all’interno del suo cast – attori e interpreti come Ariana Grande, Michelle Yeoh, Jeff Goldblum e Peter Dinklage nel cast vocale. Come per tutti i film di questa portata, sono tante le curiosità che meritano di essere raccontate e che permettono di rapportarsi al lungometraggio con maggiore conoscenza: ma quali sono quelle relative a Wicked? Di seguono, si indicano 5 curiosità che non sai sul musical con Ariana Grande.

1) Le pesantissime sessioni di trucco di Cynthia Erivo

Per quanto l’interpretazione più iconica del film sia sicuramente quella di Ariana Grande, il ruolo più importante – per screentime, senso del personaggio e non solo – del film è quello di Cynthia Erivo, che veste i panni di Elphaba Tropp. A questo personaggio sono legate tantissime curiosità, ma nell’ambito delle cinque curiosità che non sai a proposito di Wicked vogliamo parlare soprattutto delle pesantissime sessioni di trucco a cui si è sottoposta ogni giorno sul set Cynthia Erivo.

L’attrice, per ottenere la sua caratteristica pelle di colore verde acceso, si è sottoposta a sessioni di trucco di diverse ore, a seconda del tipo di inquadratura e di parte del volto che doveva essere inquadrata, con una durata minima di 2 ore e 45 minuti; per rimuovere il pesante trucco, invece, il tempo stimato era di circa 45 minuti al termine delle riprese. Un’altra curiosità legata al trucco di Cynthia Erivo c’è anche l’uso delle protesi, che sono state utilizzate sulle orecchie per coprire i numerosi piercing dell’attrice e per evitare che li togliesse quotidianamente, durante le sessioni di make-up.

Le lunghe sessioni di make-up a cui si è sottoposta Cynthia Erivo per Wicked

2) Il lavoro di Frances Hannon e Paul Tazewell

Uno dei pregi di Wicked è sicuramente il lavoro realizzato nel trucco e per i costumi, che appaiono naturalmente meritevoli di una candidatura agli Oscar, e che sono stati rappresentati dal lavoro di Frances Hannon e Paul Tazewell; per quanto riguarda la prima, ha dovuto studiare a lungo per trovare una tonalità di verde che non apparisse simile alla vernice e che permettesse di far risaltare il volto di Cynthia Erivo, optando per un colore che presentasse anche delle sfumature di giallo, in modo da non dare l’idea di una tonalità “evidenziatore” che respingesse la luce, accogliendo al meglio il fattore illuminazione e disegnando anche delle linee morbide sul volto dell’attrice.

Paul Tazewell, invece, ha dovuto lavorare ai costumi in modo da evitare che il trucco utilizzato non macchiasse i vestiti, realizzando una tuta di pelle colorata e foderando gli abiti di Cynthia, così da conferire un effetto globale assolutamente unico: evitando di utilizzare la vernice anche sul corpo dell’attrice, infatti, è stato possibile restituire l’idea che tutto il corpo fosse di colore verde, permettendo anche ai costumi di essere riutilizzati nel corso delle diverse riprese.

3) Lo scarso ricorso alla CGI

Negli ultimi anni gli effetti speciali e la CGI rappresentano un qualcosa di estremamente comune nei set cinematografici, soprattutto per i numerosi lavori di blockbuster, con esempi celebri che sono rappresentati da Avatar o dai lungometraggi Marvel. Il team di creazione di Wicked voleva ricreare delle atmosfere che fossero quanto più possibile immersive e realistiche all’interno del film e, per questo motivo, sono stati realizzati numerosi set per evitare il largo uso della CGI, che comunque è presente in sede di post-produzione e per aggiustare numerosi elementi grafici ed estetici del film. Un esempio è dettato dall’utilizzo di vernice verde per i pavimenti del set, realizzata tramite tecniche di verniciatura a spruzzo, così come la Yellow Brick Road che è stata ricreata utilizzando tanti piccoli mattoncini di colore giallo.

4) Le canzoni sono state eseguite dal vivo

Quando si parla di un musical è evidente che uno degli elementi fondamentali, all’interno del film, sia dettato dalla presenza di canzoni presenti all’interno della colonna sonora e anche per Wicked i numerosi brani costituiscono un elemento fondamentale, in grado di far risaltare l’atmosfera del lungometraggio e di conferire un grandissimo pregio ad esso. Non tutti sanno, ed è per questo che si cita questa tra le cinque curiosità che non sai su Wicked, che le canzoni presenti nel film con Ariana Grande sono state eseguite dal vivo sul set, che fungeva anche da studio di registrazione, pur con tutti gli aggiustamenti successivi che sono stati realizzati in sede di post-produzione audio.

Secondo Ariana Grande, che è stata grande promotrice di questa scelta, era necessario eseguire le canzoni dal vivo per evitare che l’effetto delle tracce già registrate (da eseguire in playback) rendesse le riprese plastiche; grazie all’esecuzione dal vivo di alcuni brani, da parte dell’attrice così come di tanti altri presenti nel cast, era possibile lanciarsi in tentativi di improvvisazione e personalizzazione del brano, ricreando così una connessione emotiva molto più forte con acuti, code di un brano o accenti particolari. Non solo, dal momento che Ariana Grande ha vissuto anche come una sfida questa scelta, in completo omaggio alle attrici di Broadway che si esibiscono di fatto dal vivo praticamente ogni giorno a settimana, pur dovendo contemporaneamente anche recitare.

5) Gli abiti di Wicked

Come detto precedentemente, il lavoro nei costumi di Wicked appare assolutamente straordinario e meritevole – almeno – di una statuetta nel contesto dei prossimi Oscar. La curiosità sugli abiti di Wicked interessa soprattutto quelli delle due protagoniste; per quanto riguarda l’abito di Ariana Grande, inizialmente concepito come omaggio a quello a bolla di Il meraviglioso mago di Oz, in un primo momento si era scelto di utilizzare una sfumatura rosa ma (per ragioni di iconicità e di colorazione complessiva del modello) si è poi optato per le sfumature arcobaleno che si osservano all’interno del film; quanto all’abito di Elphaba, invece, l’ispirazione fondamentale è quella del mondo dei funghi, che conferiscono non soltanto la colorazione all’abito, ma anche le forme e tutti i motivi particolari che si osservano sullo stesso, ricco di numerosissimi dettagli di grande pregio.