Presentata in anteprima al Tribeca Film Festival e alla 19esima edizione del Festival del Cinema di Roma, L’amica geniale 4 è la quarta e ultima stagione dell’acclamata serie TV prodotta dalla Rai e acquisita dalla piattaforma HBO che l’ha trasmessa in streaming circa due mesi prima rispetto al rilascio italiano. Infatti, a partire dall’11 novembre 2024, saranno resi disponibili in diretta e poi in streaming su RaiPlay i primi due episodi di L’amica geniale 4, che usciranno in coppia ogni lunedì, per un totale di 10 episodi. Oltre a una doverosa guida alla visione, seguono la trama e la recensione del primo e del secondo episodio di L’amica geniale 4, la quarta e ultima stagione della serie TV.
La trama di L’amica geniale 4×01 e 4×02
Prima di passare alla recensione dei primi due episodi di L’amica geniale 4, la quarta e ultima stagione della serie TV Rai, occorre prima riportare la trama e dunque di che parlano. L’episodio 4×01 di L’amica geniale 4, dal titolo La separazione, inizia proprio in Francia negli anni ’70, dove e quando l’ultimo episodio della terza stagione di L’amica geniale – Storia di chi fugge e di chi resta ci aveva lasciato, ossia con Elena insieme a Nino che continuano la loro fuga d’amore, ma con difficoltà sia perche Lenù è convinta che Nino parli di nascosto al telefono con Eleonora, quella che dovrebbe essere la sua ex moglie, ma anche per colpa dell’astio con sua mamma Immacolata e con Adele la madre del suo ex marito Pietro che vorrebbe tenere le sue due bambine per sé. Lenù è così sempre più spinta a voler andare a vivere a Napoli con Nino e portarsi con sé le figlie, fino a quando una chiamata inaspettata da parte di Carmen, dopo la quale si incontrano per un caffé a Napoli, raggiunte da Lila, che darà a Elena la cattiva notizia che in realtà Nino non ha mai lasciato la moglie, ma addirittura vive ancora con lei ed è stato recentemente assunto nell’azienda di suo suocero. Delusa dalle bugie e dal tradimento da parte di Nino, l’episodio 1 termina con Elena che decide di non volere avere più niente a che fare con lui.
Nell’episodio 4×02, La dispersione, Elena e Nino sono insieme nella casa che lui vorrebbe affittarle a Napoli e lei ne approfitta per rivelargli cosa ha scoperto sul suo conto. Come suo solito Nino trova giustificazioni, ma Elena sembra finalmente convinta a dover prendere le distanze da lui per non soffrire e va a stare da Mariarosa, la sorella di Pietro, a Milano nella stessa casa in cui ospita Franco, portandosi le sue due figlie con sé. Nino non accettando la reazione e la fuga di Elena, comincia a chiamarla insistentemente, dapprima rifiutandosi di rispondere, poi passando ad avere un confronto al telefono mettendo in chiaro la sua posizione e rivelando che Eleonora è incinta di sette mesi. Nel mentre, Dede e Elsa, le due figlie di Elena, hanno modo di acquietarsi e di riprendere il rapporto con la loro madre da dove lo avevano lasciato, ed Elena e Franco si ritrovano a condividere momenti profondi in memoria dei vecchi tempi. Il ritrovamento del corpo di Franco nella sua stanza da letto, che si è tolto la vita è inaspettato, tanto da sconvolgere Elena e a farla riflettere sulla paura di poter perdere per sempre anche Nino. Non essendoci più l’unica persona e ragione per cui Elena era ben accolta nella sua casa, Mariarosa si dimostra sempre più ostile nei suoi confronti così decide di andarsene nella casa che Nino ha preso in affitto per lei, dove dovrà iniziare a far conciliare la sua vita personale con quella professionale.
L’amica geniale 4: la recensione del primo episodio
Dopo aver riportato la trama dei primi due episodi, possiamo passare alla recensione del primo episodio di L’amica geniale 4, dal titolo La separazione. La quarta stagione della serie TV Rai tratta dall’omonima tetralogia di libri scritta da Elena Ferrante, dopo essere stata trasposta con la camera per la televisione da registi come Saverio Costanzo, Daniele Luchetti e Alice Rohrwacher passa ora nelle mani di Laura Bispuri, che coglie l’arduo e delicato compito non solo di rispettare le aspettative e di restare all’altezza del lavoro svolto dai suoi colleghi precedenti, ma soprattutto di accompagnare lo spettatore verso la conclusione della serie TV. La prima impressione che possiamo riferire riguardo a L’amica geniale 4 dal suo capitolo iniziale dal titolo La separazione è abbastanza positiva. L’episodio 4×01 si apre bruscamente, lo spettatore potrebbe fare qualche sforzo per associare la figura adulta di Elena mostrata nella scena di apertura con quella che aveva appena lasciato nella terza stagione della Lenù al tramonto dei suoi vent’anni.
La prime sensazioni da cui si viene travolti sono dunque di spaesamento, di difficoltà ad accettare che la Lenù che fino a ora ci ha accompagnato possa essere sostituita da un’altra immagine, ma si tratta del medesimo procedimento accaduto nel passaggio dalla prima alla seconda stagione. Tuttavia, per questa quarta e ultima stagione il boccone si fa più amaro perché lo spettatore sa già a priori che la storia sta per finire e che queste nuove incarnazioni di Elena e Lila rimarranno impresse nel cuore nonostante tutto. A parte alcuni momenti onirici, alquanto suggestivi che riportano all’atmosfera orrorifica e da favola fondante l’intera serie TV di L’amica geniale, rispettando così coerentemente l’intento del testo di partenza, il primo episodio 4×01 – La separazione risulta mediamente debole, a tratti sconclusionato e diluito forse fin troppo nella sua ripetitività tematica del rapporto tra Elena e Nino, forse perché la carne da mettere al fuoco è tanta e difficile da maneggiare. Nonostante ciò, il tema della separazione citato nel titolo che percorre come un filo rosso l’intero episodio è percettibile in ogni sua declinazione possibile, abilmente rappresentato e portato su schermo persino nelle inquadrature nel momento del primo incontro dopo anni tra Lenù e Lila, in cui non compaiono mai entrambe nella stessa ripresa, proprio a segnalare la loro attuale distanza.
L’amica geniale 4: la recensione del secondo episodio
Dopo aver visto la recensione del primo episodio La separazione, passiamo ora alla recensione del secondo episodio di L’amica geniale 4, La dispersione. Innanzitutto, i titoli proposti dalla serie TV per i vari capitoli della stagione sono emblematici per comprendere il filo conduttore della puntata. Infatti, se nel primo episodio 4×01 La separazione, il dolore è una sensazione leggermente percepibile quasi a mo’ di capriccio soprattutto da parte di Elena che sguinzaglia la sua gelosia nei confronti di Nino che pensa le stia nascondendo qualcosa, lasciando lo spettatore con il medesimo sentimento di distacco e lontananza nell’attesa della visione della puntata successiva, in La dispersione si tramuta in qualcosa di palpabile, fino a diventare insostenibile e straziante. Di fatti, a parte il tira e molla tra Elena e Nino che si posiziona finalmente in secondo piano e lascia respiro alla narrazione, il secondo episodio è un intimo ritratto malinconico e altamente emozionale dei personaggi che ne sono protagonisti, fino a un punto di non ritorno.
In La dispersione, il secondo episodio di L’amica geniale 4, la costruzione narrativa si dimostra nettamente superiore e più matura rispetto a quella del suo precedente, ben scandita tra momenti di tranquillità che mettono lo spettatore a proprio agio, per poi prepararsi a sferrare il colpo peggiore con un evento tragico come la morte di Franco. Ecco dunque che nel secondo episodio sembrano finalmente raffiorare quegli elementi caratteristici della serie TV L’amica geniale che la contraddistinguevano da molti altri prodotti seriali, per il suo crudo e perturbante realismo magico degli omonimi romanzi che i lettori potevano ritrovare con grande soddisfazione trasposti anche in televisione. Inoltre, dopo l’incontro tra Lenù e Lila tanto agognato dopo anni trascorsi senza essersi più viste posto a fine episodio in La separazione, in La dispersione si percepisce maggiormente l’assenza della figura di Lila, che prepara già al suo ruolo preponderante degli episodi successivi. Dopo un primo episodio di rodaggio, partito forse con fin troppe poche pretese e con una punta di tedio, con La dispersione si riporta finalmente in carreggiata L’amica geniale 4 verso la sua vera natura di serie TV che destabilizza, che sconvolge gli animi, che porta dentro le vite dei suoi personaggi, fino a causarne la loro stessa dispersione.